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* POVs CIRO RICCI •


" La settimana prossima parto per Londra per fare il pizzaiolo Mà. "

Io e i miei fratelli ridiamo sempre perché Mammà ogni volta che sente queste parole se mett paur.
Pero.. un giorno glie lo devo dire!
Gli devo dire: " Mammà ij me ne vac, però te penz semp. "

Voglio lasciare Napoli.
Qua ogni giorno è sempre lo stesso:
Papà fa i sacrifici, la casa va avanti.. ma e cerevell mij.. se bloccan.

Saluto a mammá e scendo..

Lungo le scale incontro a papà, ogni vot che sceng papà me ric sol "statt sccort" pero'.. lo so che si fida di me, lo sento parlare con i suoi amici e dice che io sono il suo orgoglio.
O' voglij bene a papà..

Giu al palazzo mi sta aspettando Edoardo, ma cre.. lo vedo triste..
Mi dice che la ragazza lo ha lasciato, lo sapevo che succedeva.. ma non glie l'ho detto.  Gabriella è figlia di un avvocato, vuole un'altra vita! Pero' col tempo capirà..
Edoardo piange, nun lagg mai vist accussì.. e in me aumenta l'insoddisfazione, il nervosismo, mi sento un fallito.

È sabato, e dovrei essere contento perché domani non lavoro ma.. aro vac staser senza n'eur?
Allora dico:
« Edoà.. staser vuless ij a ballà.. »
E lui mi risponde come se avesse letto il mio pensiero precedente:
« Ma aro jiamm c stamm senza n'eur? »

L'unica soluzione è una rapina.
Lui è impaurito dall'idea e un po' anch'io.. però è questo il momento, dobbiamo agire.
Se ti fai fregare dal pensiero la cosa non la fai più, allora Edoardo si occupa del motorino e io di tutto il resto..

Vado a cambiarmi i vestiti a casa di mia nonna, da quando il nonno è stato ucciso stong semp cu ess, le porto un pacchetto di sigarette..
Comm è bell a Nonn.. ogni volta che mi vede si comporta come se tornassi dalla guerra e non mi vede da tre anni.
A voglij assai bene.

Edoardo mi chiama, devo scendere.. giriamo per un quarto d'ora senza trovare nessuno, ci sta troppa gente per strada.
Edoardo non parla. E io gli dico di andare piano, con la voce che trema, i denti che battono, sento freddo e il cuore più pesante.
Chissà come sarà la faccia di quello che rapinerò.

Vedo una macchia parcheggiata, la luce interna accesa.. ci stava una coppia dentro, è quella buona.

Edoardo si avvicina, la mia ansia si trasforma in adrenalina, sento il mio corpo che si fa dieci volte più grande, urlo fortissimo, gli punto la pistola in faccia, la sua faccia non la vedo, non riesco a vedere niente.. sento Edoardo che urla insieme a me, la ragazza piange, sembra di stare ad un locale con la musica ad alto volume e poi.. si ferma tutto.

Il pianto, le urla, il motore, il cuore.. mi ferma uno sparo.

Ma cre? Non riesco più a parlare, sento caldo al petto.. le mie orecchie fischiano, un momento che dura un eternità..
Viene interrotto con violenza da un altro sparo.

Cado, disteso a terra non riesco a muovermi, non sento il mio corpo ma sento che posso pensare..

Penso un migliaia di cose in un minuto:
Penso a papà, ai miei fratelli, a nonna mij..
Tengo l'immagine fissa di mia madre che si arrabbia ogni volta che dico che voglio andare a Londra.
Mi guarda fisso, mi accarezza facendomi una cazziata e mi dice.. tu nun t n vai.

Nun te preoccupa' Mà, ij sacc comm funzion, mi trovo un lavoro, faccio i sacrifici, mi trovo una ragazza, ma spos.. po ta port a conoscr. Tutto insieme cambiamo vita in un altro posto, per questo me ne devo andare..

Tu nun preoccupà Mà,
Ij me ne vac, però te penz semp.

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Non ricordo niente, se non le urla, le sirene, la polizia, l'ambulanza e poi niente più.

Riuscì a capire di essere in ospedale, ma non era ancora il mio mento di presentarmi a voi. Lascio che sia il mio miglior amico a farlo per me.

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{Non ho mai scritto sotto i capitoli però volevo aggiungere un paio di cose, non sarà per niente uguale, qualcosa si, qualsiasi cosa ovviamente è frutto della mia immaginazione. Spero solo che vi piaccia e non vedo l'ora di leggere i vostri commenti.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora