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« Scusami ma con chi dovresti uscire? »
« Te l'ho detto.. ho un amico.. »
« Ma tu un amico hai, e sono io! »
« Dai non fare quello geloso.. »
« Tu invece di trovarti amiche te ne trovi maschi.. »
« Lo sai, ho sempre avuto un debole.. »
« Ma vafancul. E copriti »

Edoardo e le sue azioni di gelosia parte 10768.

Lo guardai ridendo mentre mi sistemai il vestitino che avevo addosso o meglio era un semplice vestitino nemmeno corto, avevo raccolto i capelli in una semplice cosa e un trucco davvero leggero.

« Ma perché se resti a casa? » mi chiese
« Dai Edo.. »
« Ma lo conosci da tre giorni.. »
« E quindi? Conosco persone da anni e guardami come mi sono ridotta.. »

Capii che stavo parlando di Ciro, lo guardai sospirare e alzai le spalle allacciandomi i lacci dei tacchi bassi e dopo avergli baciato la guancia lasciai l'appartamento aspettando che arrivasse l'ascensore e quando arrivò entrai.

Per tutto il tempo mi sistemai nello specchio del l'ascensore e dopo poco che si aprirono le porte alzai la testa fermandomi di scatto notando..
Ciro e lei smettere di ridere vedendomi.

Nemmeno alzai la testa, uscì dall'ascensore e mi fermai sentendo il mio nome pronunciato da lui:

« Giulia.. »
« Mh? »
« Ma dove stai andando? »
« Non credo siano problemi tuoi.. »
« Ma non conosci nessuno qui.. »
« Sono abbastanza simpatica da farmi amici e non stare accollato al primo calciatore con soldi come una POPICE A MESTIERE. »

Mormorai guardando Cloe con lo sguardo basso e gli sorrisi sfacciatamente guardando il viso di Ciro e entrate poi in ascensore a sguardo basso.

Io davvero non sapevo che fare, ma se lui stava bene quella situazione allora andava davvero bene così.

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Guidai per tutto il tempo fino alla pozione che mi mandò su whatsapp.

Era strano quel posto.. c'erano poche case e sospirai appena parcheggiando guardandomi attorno, erano le 21:30.. ero anche in ritardo di 10 minuti.

Mi avvicinai ad una delle casette e deglutì bussando alla porta sperando di non fare figure di merda.

• POVs CIRO •

Con chi cazzo era? Dove era andata? Con chi si stava frequentando?

Avevo mille domande nelle mia testa ma sapevo che dovevo smetterla perché le stavo facendo soltanto dal male.
Avevo Cloe sul divano al mio fianco che stava dormendo e mi alzai piano uscendo di casa andando all'appartamento di Edoardo dove mi apri' subito:

« Ah ma già sei di ritorno allora mi ascolti quando parlo di non uscire con sconosc.. »

Smise di parlare quando si rese conto che ero io, sospirai appena guardandolo e entrai chiedendomi la porta alle spalle.

« Ma cu chi cazzz e' jut?? »
« Ma mo c vuo Cì? »
« Oh.. ma m si cumpagn o no? »
« Essere amici vuol dire pure dirti quando stai sbagliando e tu le fatt ross stavot.. »
« Okay. Sto sbagliando ma.. con chi sta? »
« Aveva una cena in un ragazzo.. »
« Chi è chist?  »
« Non lo so.. si chiama Tommaso.. »

Serrai la mascella sentendo i nervi a mille e mi sedetti sul divano prendendo il cellulare andando su Instagram cercando tra i follow di Giulia

« Oh ma c stai facenn.. »
« Aspè Edo.. »

Tommaso Gagliardi. Napoli. 20 anni.

Deglutì appena girando lo sguardo ad Edoardo quando i miei occhi notarono un particolare, tra i follow di questo tizio c'era Giovanni Valletta.

« Non è un ragazzo semplice Ciro.. »
« Edoà.. Giulia sta in pericolo.. »

Entrambi ci alzammo di scatto e mentre Edoardo afferró la sua giacca io ringraziai di avere addosso le chiavi della mia auto. Ore 23;25

Sapevo che Valletta poteva fare di tutto per la vendetta, e io non l'avevo protetta..

• POVs GIULIA •

« Che poi le persone credono di entrare e uscire dalle nostre vita a loro piacimento, ma loro non sanno che chi va via non ritrova mai la stessa persona che ha lasciato.. »
« Concordo con te! »

Mormorai stando sul divano con lui.
Ero lì da un bel po, diciamo che era davvero simpatico e sembrava capirmi più del dovuto.

Avevamo cenato più di mezz'ora fa e avevamo guardato un film che nemmeno ricordavo il nome, davvero era strana come cosa ma ci stavo bene.

« E com'è questa cosa che il tuo ex è stato in un carcere minorile..? »
« Perché me lo chiedi.. aspetta ma che ne sai? »
« Me l'hai detto tu.. »
« Non ricordo di averlo detto.. ma comunque.. una rapina andata male.. »

Lo guardai annuire e sorridermi.. sospirai appena guardando l'ora e mormorai:

« Credo di dover tornare a casa o poi non ricordo la strada.. è notte.. »
« Se vuoi ti accompagno io.. »
« Nono ho la mia auto qui fuori.. »

Lo guardai annuire e sorrisi appena alzandomi prima di lui avvicinandomi alla porta che lui stesso apri' alzai la testa sentendolo:

« Allora? Ci vediamo di nuovo? »
« Si.. okay.. per me va bene.. »

Lo guardai avvicinarsi e fare per baciarmi ma girai appena la testa facendo in modo che le mie labbra toccassero la sua guancia..
Sorrisi appena guardandolo sorridere e indietreggiai appena guardando la mia auto parcheggiata di fronte alla strada.

« Mi raccomando.. fai attenzione.. »

Annuì sorridendogli e camminai piano attraversando la strada per andare alla mia auto, iniziò a piovere e velocemente cercai di arrivare ma sentii una voce o meglio un urlo,potevo riconoscere quella voce tra mille, Ciro.. stava scendendo dall'auto che lui stesso stava guidando e urlava:

« GIULIAAA VATTENN »

e mi fermai d'istinto bloccandomi sulla strada ma prima che potessi continuare a camminare un faro quasi mi accecò gli occhi e istintivamente allungai le mani a coprirmi gli occhi.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora