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• POVs Giulia •

« Davvero sei bravissima.. »
« Ma..sono solo due note per questo ci riesco »
« Ti ripeto, sei bravissima.. »

Sorrisi guardando Filippo siccome ero seduta con lui al piano mentre avevamo spesso di suonare e appoggiati al piano c'erano Carmine e Naditza.

« Okay, io vi lascio.. »
« Te ne vai? Abbiamo appena iniziato.. »
« Ho delle cose da fare.. »

Sorrisi a Nad.

« Nad.. ti va se più tardi parliamo un po'? »
« Si.. va bene.. »

Le sorrisi ancora girando poi lo sguardo a Carmine che mi stava fissando da quando mi ero avvicinata, era davvero un tipo silenzioso.. il prossimo a dover fargli vomitare qualcosa.

Mi girai appena per andare via ma sbattei con il petto contro a qualcuno abbastanza più alto di me, alzai la testa deglutendo e lo guardai negli occhi.

« Non mi riconosci...? Hai dimenticato già il tuo ferito in ospedale ? »
« Non dimentico niente io.. »

Sussurrai con le labbra socchiuse, eravamo troppo vicini.. restai a guardarlo e guardai il suo sorriso tirato appena sul a lato destro..

« Farò il bravo.. promesso.. »
« Lo spero.. »

Gli sorrisi appena e smisi di farlo subito trattenendo quel sorriso abbassando lo sguardo spostandomi leggermente alzando poi gli occhi notando Edoardo dietro Ciro..

Mi rivolse lo sguardo, era davvero strano..
Mi avvicinai a lui sussurrando a bassa voce:

« Ti va se dopo mi fai leggere qualcosa? »

Edoardo scriveva dei versi delle poesie a volte, gli piaceva molto farlo e in quelle settimane mi aveva fatto leggere diversi temi che aveva fatto per ore di italiano siccome qui facevano scuola.

« No Giuliè.. meglio di no.. »

Alzai un sopracciglio e poi girai la testa a Ciro, ci stava guardando, guardai di nuovo Edoardo e sospirai appena serrando la mascella annuendo come per dirgli "Va bene".. mi allontanai appena e andai nell'aula di arte dove spesso quando non c'era nessuno mi sedevo.

Feci per entrare ma notai Teresa seduta sul banco.

« Hey..Scusami.. »
« Nono entra.. »

Deglutì entrando chiudendo la porta alle spalle avvicinandomi guardando la vidi farmi spazio sul banco, mi appoggiai accanto a lei e guardai il mare fuori dalla finestra come stava facendo lei.

« Che succede Ter.. »
« Non lo so Giù.. sembra che sia inesistente per tutti, non piaccio mai a nessuno e non riesco a fare amicizia come sempre.. »
« A me piaci invece, sei una ragazza davvero carina e io sono tua amica.. »

La guardai sorridere e sorrisi appena girando poi lo sguardo a lei smettendo di sorridere sentendola:

« Cosa c'è tra te e Edoardo Conte? »
« Cosa? Niente.. perché? »
« Guarda che.. lo vedo come ti guarda.. »
« Siamo solo amici.. e spesso mi dice le sue cose ma più di tan..»
« Due amici e soprattutto una persona che lavora qui non un detenuto non stanno per baciarsi.. »

La guardai subito deglutendo.

« Vi ho visti.. quando sei andato da lui a portargli le lettere.. lui stava per baciarti.. »

Abbassai subito lo sguardo scuotendo la testa.

« Ter.. non c'è niente, è stato solo l'euforia che lui ha ricevuto la lettera dalla mamma.. »
« So che l'hai aiutato con Ricci.. me l'ha detto lui.. »
« Cosa? »
« Mi ha detto che tu gli riportavi delle cose.. »

La guardai deglutendo e quasi mi sentì tradita..
mi alzai dal banco e scossi la testa.

« Ne riparliamo okay? »
« Giulia.. non farti fare da questi ragazzi.. »

La guardai quasi in malo modo uscendo dalla stanza camminando fino alla stanza dove avevo dormito, presi lo zaino che avevo posato il giorno prima, le ultime cose e poi andai a firmare la presenza, il mio esserci quella mattina.
-

Camminai fino all'uscita del minorile senza nemmeno alzare lo sguardo per poter lasciare L'IPM.

« Giulia.. »

Girai la testa sentendo la voce che in quel momento non volevo sentire, Edoardo..
mi fermai girando lo sguardo a lui.

Nemmeno mi rivolse la parola, afferrò il mio braccio tirandomi dove posavano la spazzatura la sera e la mattina stesso i ragazzi toglievano.

Mi feci lasciare subito spingendolo.

« Ma c cazz vuo? »
« Ma c tien..? »
« Ma c cazz fai tu.. hai detto a Teresa quello che facevo per te.. ma c problem tien? »
« E quindi..? »
« Edo se la direttrice viene a saperlo me ne mandano a casa.. o vuo capi o no? »

Alzai la voce ma la sua mano tappo' la mia bocca.
Poggiai la mano sul suo polso per farlo spostare ma non lo fece, alzai gli occhi sbattendo con la schiena contro il muro freddo..

« Non dirà niente.. »

Tolse piano la mano e deglutì notando la troppa vicinanza che stavo davvero odiando..

« Ti fidi così tanto di lei? »
« Si gelos e Teresa pe cas..? »
« Pecchè dovrei essere gelosa di lei? »
« Forse perché ti piaccio.. »

Istintivamente chiusi gli occhi quando le sue dita accarezzarono il mio mento e poi spostarono i capelli dal mio collo..

Apri subito gli occhi quando il suo naso tocco' il mio e le sue labbra dopo poco per la prima volta toccarono le mie, era un bacio.. vero..

La sua mano afferrò del tutto il mio viso e l'altra mano finì nei miei capelli mentre io rimasi immobile ma le nostre labbra continuavano a muoversi e mi staccai soltanto quando le nostre lingue si toccarono.

Forse il suo sguardo mi stava chiedendo "perché", scossi subito la testa in un no.

« Pecchè Giù.. »
« Edo.. no.. »
« Io lo voglio e anche tu.. dove sta il problema? »
« Non posso.. »

Lo spostai appena uscendo e sali i gradini del cortile girando lo sguardo camminando verso l'uscita, poggiai il dorso della mano sulle labbra sentendo ancora il suo sapore.

• POVs Ciro •

Quasi mi piaceva stare in questo posto,
Più che altro mi piaceva prendere in giro gli altri.

Avevo iniziato col Milanese, poi la rossa, Viola.. era davvero carina ma non quando lo era Giulia.

Ero appoggiato al campetto con le braccia consorte al petto mentre stavo scambiando diverse parole con Gaetano, ma nel momento in cui rimasi in silenzio cercando con lo sguardo Edoardo..

Chissà dov'era andato.. di sicuro a rompere le palle a qualche ragazza.. notai Giulia camminare a passo veloce mentre si toccava le labbra con il dorso della sua mano senza alzare gli occhi dall'asfalto.

Mi spostai subito e cercai di seguirla:

« Giulietta.. oh.. »

Nemmeno mi rivolse lo sguardo, alzai un sopracciglio guardandola lasciare l'istituto e girai la testa guardando Edoardo uscire dalla stanza della spazzatura mentre si toccava le labbra anche lui..

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora