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« Non ti piace? »
« Amo ma non è la pizza di Napoli.. »
« Amo ma stamm a Londra.. »
« E tu pizzaiolo ti stai mangiando sta pizza da quanto tempo? »
« Cinque mesi.. aspe pero'.. tra un po' apriremo una pizzeria napoletana in una periferia di qui e poi c'è una cosa che devo dirti.. »

Lo guardai mentre si puliva le mani seduti insieme in un tavolo di un pub di Londra.

« Mh? »
« Hai visto no che c'era Cloe in camera.. »

Diventai seria guardandolo, odiavo spesso la mia gelosia, diciamo che in questo "argomento" ero un Ciro in versione femminile.

« No aspe.. mi sta aiutando per un logo.. »
« Che logo? »
« Stiamo cercando di aprire una fondazione per gli anziani con L'Alzheimer.. sarà una struttura con specialisti e.. sai no? »

Eravamo seduti uno di fronte all'altra..
alzai lo sguardo a lui sentendo il mio cuore forse troppo piccolo da infilare tutto l'amore che questo ragazzo mi stava donando..
Quasi mi sentivo in dovere di ripagarlo ma un "grazie" non avrebbe concluso le cose.

« Amore.. » 
« No amo.. lo faccio per te, per me ma anche per Giovanni.. »

Poggiai le dita sulle sue che erano appoggiata al tavolo e deglutì appena sentendo la sua mano afferrare la mia e sussurrai a bassa voce:

« Non so come dirti grazie.. vorrei fare qualc.. »
« C'è una cosa che puoi fare, anzi due.. »

Lo guardai alzando un sopracciglio..

« La prima.. accetti Edoardo come tuo studio di registrazione e fate uscire quella canzone nuova. Due.. puoi restare al mio fianco e amarmi.
Giulia.. io se sono quello che sto diventando oltre alla mia famiglia e grazie a te.. se sono uscito da lì e non ho fatto cazzate è solo perché avevo paura che quando uscissi tu non ci saresti stata ad aspettarmi.. e allora sentivo la galera così pesante e ho cercato di sistemare tutto e adesso che sono dove sono.. voglio mantenere quella promessa.. donarti tutto ciò che entrambi non abbiamo mai avuto.. »

Mi alzai spostandomi sulla sedia accanto a lui..
Non era da noi fare smancerie in pubblico, spesso lo facevamo soltanto quando c'era qualcuno che andavamo di gelosia e per dimostrare a quella persona che lui era mio o io la sua lo facevamo, ma tenevamo le nostre cose nella nostra intimità.

Lo baciai allungando la mano a coprire le nostre labbra e lo sentii sorridere spostandosi appena:

« Ma ancora che hai vergogna? »
« Sta zitto e baciami dai.. »

Quasi lo supplicai, ma non per molto perché riprese a baciarmi e sorrisi appena girando la testa subito al cellulare di Ciro.

Lo sentii sbuffare e gli feci segno di rispondere tornando poi a bere l'acqua che avevo nel bicchiere sentendolo parlare.

« Hey.. no tranquilla.. si sono al CordenCard.. credo 20 minuti e torno a casa, no sono con Giulia. Va bene.. a dopo! »

Lo guardai staccare e alzai un sopracciglio aspettando che parlasse.

« Cre? » mi chiese
« chi e' ?? »
« Cloe, mi ha detto che forse ha trovato un logo adatto a noi e che voleva che andassimo a casa sua quando torniamo. »
« Amo.. però questa si deve scollare un po'.. »
« Finiscila stupida.. »

Lo guardai facendo un finto sorriso e sospirai appena girando la testa al vetro del locale.

« Amo ma come fai mo con la scuola? »
« Ho chiesto la DAD.. poi gli scritti saranno a maggio quindi andrò lì a farli e poi torno! »
« Sei sicura di voler farlo? »
« Voglio stare con te.. »

Sussurrai poggiando la guancia sulla mano retta dal gomito sul tavolo e lo dissi quasi a bassissima voce, ma lui capi.. lo guardai sorridere e feci la stessa cosa sentendolo subito dopo.

« Ja Jiammuncenn.. »

Ci alzammo e dopo aver pagato lasciammo il locale.

« Ma questa novità che stai andando a casa del professore per studiare? »
« Così mi interroga prima e prima faccio.. »
« Lagg semp ritt ca chill è pedofil.. »
« Dai stupido.. »

Sorrisi stringendo la sua mano poggiando la testa sul suo braccio camminando in strada tornare a casa.. qui a Londra non c'era mai un clima adatto, oggi faceva abbastanza freddo e lui se ne accorse per questo avvolse il braccio attorno al mio corpo..

« Che poi.. per aver 40'anni è un bell'uomo.. »
« Giulia, ti lascio per strada! »
« Non ne avresti il coraggio.. »
« Eh, ringrazia Dio o al prossimo commento dormi fuori stanotte.. »

Lo spinsi appena guardandolo mentre tratteneva il sorriso e sorrisi appena.

-

Una volta nel palazzo, entrammo in ascensore e sospirai appena appoggiandomi a quest'ultima guardando due signore e un ragazzo presenti con noi nell'ascensore.

Girai la testa a Ciro guardandolo farmi segno di non fare stupidaggini conoscendomi e alzai le spalle come per dire "non sto facendo niente"

Girai la testa ai pulsanti e con tutta me stessa cercai di non premere il pulsante STOP..
Infatti Ciro se ne accorse e mi sposto' mettendosi al mio posto.

Dopo poco uscirono le due donne e poi il ragazzo, ci mancano ancora 5 piani per arrivare e mi girai verso di lui:

« Ma possibile che devi rompere sempre? »
« Ma tu immaginati la faccia loro... »
« Sei una bambina! »
« La bambina oggi ti piaceva a letto.. »
« La bambina mi piace sempre, in ogni istante »

Lo guardai avvicinarsi e poggiare le sue mani calde sul mio collo scoperto e baciarmi e la sua mano finire sul mio fondoschiena.

Non esitai a ricambiare, era strano.. sentivo che ogni volta che ci avvicinassimo più del dovuto volevamo entrambi qualcosa di più, sicuramente era stata la lontananza.. ma non sapevo se era un bene o un male.

« Eja uagliu.. pure qua no.. »

Mi staccai appena sentendo l'ascensore aprirsi e la voce di Edoardo appoggiato all'ascensore facendo una smorfia di disgusto.

« Fratè.. cre si gelus pecchè tu nun può chiava? »
« M si simpatic... no sono geloso perché Giulia mi sta rubando il fidanzato.. »
« Edoardo.. ti avevo detto di non dire alla mia ragazza che fossi il mio amante.. »
« Ah giusto.. adesso Giulia mi odierà.. »

Lo guardai parlare come se non ci fossi avanti e vi giuro che era troppo divertente la cosa, soprattutto perché era divertente il loro italiano perfetto.. ma quell'accento napoletano di due scugnizzi napoletani non andavano via nemmeno sotto tortura.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora