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Una settimana dopo dalla morte di papà.

Diciamo che mi stavo riprendendo piano piano, non era così facile abituarmi al silenzio in casa al mio ritorno da scuola, a non trovarlo vicino alla cucina a prepararmi il pranzo e alla sua solita frase prima di uscire « Mi raccomando Giù Giù, nun me purtà guai..  » a quando mi chiedeva di Ciro, e al fatto che mi ripeteva quanto gli piacesse questo ragazzo che credeva nei suoi sogni.

Non riuscirò mai ad abituarmi a tutta questa mancanza incolmabile, e a casa mia.. c'era un lutto incredibile, troppo da essere riempito con le risate persino della mia nipotina Martina.. che era venuta due volte da quando papà non c'era.

Come quel giorno: Ciro era dai genitori, sarebbe tornato a Londra tra due giorni, aveva voluto a tutti i costi restare qui con me..
Ecco quando vi dico che lui e' ormai l'unica medicina adatta ad ogni mio male.

Ricordo che il giorno dopo dei funerali eravamo a casa mia nella mia camera e gli avevo detto di quanto fossi stanca di tutto ciò, e lui la sera.. era tornato da me con del Mc e una lettera enorme soltanto per dirmi che ero speciale.

Erano queste le piccole cose che amavo di lui, quelle che soltanto io e lui conoscevamo nel nostro più immenso segreto.

• Ieri mi hai detto delle parole: Sono stanca.
Ascoltami un po', Rossa mia:

Tu sei stanca perché non ti metti mai al primo posto.
Permetti agli altri di farti del male, permetti loro di starti vicino anche quando sei cosciente del fatto che non ti meritino, ma in fondo ti imponi la convinzione di essere felice e chiudi un occhio, a volte anche due.
Sei stanca perché sei troppo buona, sei sempre disponibile per tutti, sei disposto ad ascoltare i problemi altrui anche se ti chiamassero a notte fonda e non vedi l'ora di andare a dormire.
Sei stanco perché fai sempre il primo passo e ti preoccupi per tutti e in fondo speri che un giorno qualcuno ti tratterà allo stesso modo, con lo stesso amore e con quella stessa paura di perderti. sei stanco perché credi nelle amicizie, nei cambiamenti, nell'amore, anche quando le persone ti deludono, ma non ti dai mai per vinta e al contrario.. hai speranza.
Credi nell'amore, perché nonostante le brutte esperienze, hai trovato anche tu una persona per la quale hai sentito qualcosa, qualcosa che non si e mai concretizzato, ma rimane li... e lasciami vantare di essere io quella persona che ti ama come non mai.. e ci ripensi a distanza di giorni, mesi e anni.
Sei stanca  perché non ti piaci, ti senti sbagliata, non ti senti mai abbastanza e questo crea in te un'insicurezza tossica.
sei stanca, perché? perché devi cercare la felicità nelle persone giuste, devi andare avanti, devi donare amore, con quella stessa paura di perderti. sei stanca  perché credi nelle amicizie, nei cambiamenti, nell'amore, anche quando le persone ti deludono, ma non ti dai mai per vinta e al contrario hai speranza.
troverai gli amici giusti che ci saranno sempre per te.. come Edoardo, Valeria, Rosa.. e forse anche Teresa o quel cretino di Di Salvo.
Troverai gli amori veri che si innamoreranno del tuo sorriso e cercheranno di stampartelo in viso.. proprio come ti amo io. fai cio che senti. non avere rimorsi, prendi quell'auto, quel treno o quell'aereo, fai le tue pazzie, la vita alla fine
È una, e se non vuoi andarci da sola per la tua costante ansia di viaggiare tanto allora.. io sarò con te.
Pero quando sarai stanca promettimi che ti fermerai.. , fermati, rifletti e pensa.. pensa se è tutto giusto ciò che ti circonda.
ricorda, non sei sbagliata, sei solo troppo per molti.
Non ti prometto di essere il tuo Romeo perché io di ste stronzate non ne capisco, ma posso prometterti di essere il tuo Ricci.. e di restare sempre al fianco della mia Giulietta, prendendo con me tutti i tuoi affanni, i tuoi dolori, le tue parole.. e farle diventare un po' anche mie.
Ti amo Giulia, perché senza saperlo hai salvato la mia vita con quel sorriso che nascondi tra i capelli rossi come il rame che ti ritrovi..
Ti amo, e ti amerò per il resto della mia vita.
- Tuo Ciro. •

Quella lettera l'avevo letta e riletta mille volte, sembrava sentire un po' di lui sulla mia pelle ogni volta che non era al mio fianco e spesso in classe mi assentavo soltanto per fantasticare sul nostro futuro.
-

« Hey.. Giulia.. posso lasciarti stasera Martina se per te non è un problema? Vorrei portare Giuseppe un po' in giro almeno per farlo svagare e mia madre non può tenere la piccola.. »

Guardai mia cognata Giada mentre aveva in braccio la piccola Martina di appena 7 mesi che dormiva beatamente..

Sorrisi appena annuendo, forse faceva del bene anche a me.. magari sentirla più al mio fianco e cercare di essere la zia che non ero mai stata da quando era nata.

« Grazie mille davvero.. ha appena mangiato, lei magia alle 20:00 preciso, c'è tutto nello zaino, i pannolini e il pigiamino passo a prenderla domani mattina.. grazie davvero.. »

Io e Giada non abbiamo mai avuto un rapporto speciale, però mi era simpatica.. le sorrisi appena annuendo prendendo la piccola che mi stava porgendo e poi la guardai andare via.

Ecco, eravamo rimaste io e lei.. in questa casa immensamente vuota senza il nostro papà e nonno.

Christian era dalla sua ragazza, diceva di non riuscire più a tornare a casa da quando papà non c'era, ma sapeva meglio di me che sarebbe dovuto tornare al più presto.

Mi appoggiai sul divano tenendola in braccio e sentii il mio cellulare squillare da una notifica,
Ero appena tornata da scuola e ringraziai che fosse venerdì così potevo studiare il giorno dopo.

- Amore, mi apri? Sono fuori al cancello da 5 minuti.. -
- Perché non bussi? -
- Lo sto facendo.. -
- Okay, credo non funzioni il citofono.. -

Mi alzai piano cercando il più possibile di non svegliarla e mi avvicinai alla cancello aprendolo entrando poi prima di lui in casa:

« Hey! Sei sola..? »
« Io e Marti.. e così saremo tutta la giornata e tutta la notte. »  

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora