• POVs CIRO •
Quando, quel giorno, ho posato i miei occhi su di te per la prima volta, ho visto uno scorcio del mio futuro, di un futuro in cui sarei venuto correndo da te alla fine di una giornata estenuante per rifugiarmi tra le tue calde e accoglienti braccia e per poggiare la testa su di te come se non ci fosse nessuna preoccupazione al mondo, un futuro dove tu saresti stata l'ultima cosa che i miei occhi avrebbero visto prima di chiudersi. Quando ti ho visto per la prima volta, ho provato questa strana sensazione nella mia anima, qualcosa che non avevo mai provato prima e ci ho messo un po' a capire cosa fosse. Era una sensazione di sicurezza, di calore, di felicità e gioia autentica. Mi sono chiesto più volte cosa significasse, come fosse possibile che uno sguardo era stato in grado di darmi qualcosa che avevo difficoltà a descrivere a parole. Mi era sembrato di sentire, in quel piccolo momento, un'infinità di sentimenti diversi. Forse avevo sempre avuto bisogno soltanto di questo, di uno sguardo, di un battito nuovo del mio cuore, di mani invisibili capaci di toccarmi, senza mai smettere di farlo, laddove non ci era mai riuscito nessuno.
« Stai dormendo? »
« No.. »Mi avvicinai al suo corpo esile e sorrisi appena poggiando la mano sul suo fianco mentre restava bellissima con lo sguardo rivolto verso il vuoto e la mano sotto la guancia appoggiata al cuscino.
« Ti sentì meglio? »
« Ho il vomito.. »
« Hai preso le vitamine? »
« Si ma non fanno niente.. »
« Vuoi che stia un po' affianco a te? »La guardai annuire subito e sorrisi accarezzandole i capelli che spostai dal suo viso.
Non era in ottima forma, l'avevo vista mettere le cose il lavastoviglie e poi correre in bagno, aveva vomitato più di una volta ma sapevamo entrambi che erano normale, anche se restava il fatto che non smettevo di preoccuparmi per lei.
Era tutto così nuovo per noi due, eppure sapevamo di dovercela fare per il piccolo ma soprattutto per noi due, che abbiamo cercato di realizzare mattone per mattone insieme.
Mi infilai sotto le coperte al suo fianco abbracciamola subito e feci attenzione al suo pancino che ormai era ben evidente e le baciai i capelli rossi e profumati come suo solito stringendola tra le mie braccia.
« Va meglio? »
La sentii annuire e sorrisi leggermente baciandole ancora il viso facendo piano.
« Ma non è che stavi facendo finta per farmi stare accanto a te? »
« Magari.. odio vomitare sembra che soffoco »
« E io odio vederti così.. »La guardai alzare il viso e sorridermi, sorrisi appena allungando le dita sulle sue labbra rosse accarezzandole appena e sorrisi guardando del bianco del dentifricio all'angolo destro delle sue labbra che riupuli' col mio pollice.
« Riposa dai.. sto al tuo fianco..»
La guardai annuire e sorrisi appena accarezzandole i capelli mentre afferrai il cellulare leggendo diversi messaggi.
Pochi istanti dopo la guardai dormire e sospirai appena guardando l'ora. Era pomeriggio quindi avendolo libero potevo stare al suo fianco, in realtà finì per addormentarmi al suo fianco. Ero un po' stanco ma non potevo fermarmi.
-MI svegliai di soprassalto, non ricordo quasi dov'ero, per un momento mi ritrovai spaesato, perso tra i ricordi di ieri e quelli di qualche giorno prima, cerco qualcosa che mi faccia sentire a casa, o in un posto conosciuto.. ma io già ero a casa. Una porta verde, sembrano le ante di un armadio a muro, un leggero sole che entra dalla finestra.
Accanto a me dei capelli morbidi, due occhi chiari che mi guardavano, un sorriso alza le guance dando loro il rossore giusto per una ragazza piena di sogni come Giulia.
Aveva la testa appoggiata a una mano e mi fissava, mi accarezzò per un secondo il viso sfiorandomi il naso come si fa con i bambini..
« Fuori c'è il tramonto, se vuoi facciamo uno spuntino e vediamo il sole tramontare .»
« Tu perché sei sveglia, da quando? »
« Non riuscivo a dormire, poi ho visto che avevi il sonno agitato e mi sono fermata a guardarti, magari ti svegliavi e avevi bisogno di un viso familiare..»
«Credo di aver fatto un brutto sogno.»Sussurrai a bassa voce guardandola poggiando la mano sulla sua aprendo gli occhi del tutto.
Mi chiese:«Ti ricordi cosa hai sognato?»
«No, è tutto un po' confuso.»
«Vedrai che ti verrà in mente, altrimenti sparirà via insieme al tramonto. Vuoi dormire ancora un po'?»
« No giù.. voglio stare con te.. »Se tutto questo finisse.. se tutto questo un giorno finirebbe, di sicuro mi sentire un nulla.
La guardai sorridere e sospirai appena infilandomi nelle sue braccia come forse non avevo mai fatto, come un bambino ed io bambino non c'ero mai stato..
Strinsi il suo braccio poggiando le labbra su quest'ultimo mentre le sue dita accarezzavano i miei capelli ricci che non avevo riempito di gel e con l'altra mano accarezzai la sua piccola pancia.
Girai la testa alla finestra notando davvero il tramonto e girai lo sguardo a lei sussurrando:
« Ha il tuo stesso colore di capelli.. »
« I miei sono quasi arancione.. »
« Ma non è vero.. io amo il tuo rosso.. »La guardai abbassare il viso al mio e lasciarmi una scia di baci lungo la guancia, sorrisi subito girando la testa e a farci tornare alla realtà fu il cellulare di lei.
« Vorrei non rispondere ma abbiamo Edo che combina guai h24 quindi.. »
« Rispondi.. tanto prima o poi l'ammazzo.. »Sentii la sua risata e poi smettere di ridere guardando il cellulare, mi sporsi per guardare e notai che aveva segnato "Tommaso"
Afferrai il cellulare dalle sue mani portandolo all'orecchio guardandola guardarmi male:
« Chi è? »
« Giulia.. »
« Non e' Giulia, sono suo marito e sei pregato di non chiamare o chiamo la polizia. »
« Ricci.. guarda che volevo solo avvisarti che Valletta è fuori. »
« Eh? Cosa? »
« Si, ma credo non fare più niente.. volevo solo avvisare in caso. »
« Brav. Ciao. »Staccai la chiamata girando il viso sentendola:
« Oh.. che ha detto? »
« Niente che ti ha chiamato per sentirti »Non volevo dirglielo, non volevo si preoccupasse anche perché adesso io ero al suo fianco e non aveva bisogno di altre preoccupazioni.
La guardai annuire e mi alzai dal letto.
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Pazzo di te.
Fanfiction" O'ben che me vuò tu è incomparabl, O'mij è n'quantificabil.. pe te nuj simm angel? E parl, Quan ce st' o'silenzj i sent i fantasm si fuor chiov nuj ascimm e ballamm Po'vuò ca no riman sol tu e facc chell'che vuò. " ( Rose Villain, Geolier - Fanta...