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Cazzo, cosa cazzo mettevo adesso?
Sbuffai appena alzandomi dal letto ringraziando di aver già fatto la doccia prima che mi infilassi nel letto, non mi ero nemmeno vestita..

Sbuffai appena infilando il maglione sentendo leggermente freddo e mi accorsi che era il maglione di Ciro che mi lascio' nell'IPM..
Sorrisi appena guardandomi le maniche lunghe e mi strinsi a me stessa aprendo l'armadio.

« Giù.. sei sveglia? »
« Mh.. si.. entra.. »

Guardai mio fratello Christian entrare e buttarsi sul mio letto poggiandosi le mani sul petto e girai la testa verso di lui.

« Dove devi andare? »
« È il compleanno di.. »
« Ciro Ricci..? »
« Lo conosci? »
« Conosco suo fratello Pietro, andavamo a scuola insieme e poi ha dovuto lasciare perché doveva lavorare.. vengono da una famiglia di merda ma la sua è davvero umile.. »

Sorrisi appena guardando mio fratello maggiore e poi poggiai la mano sulla maniglia dell'armadio.

« Che ne pensi di papà.. Chri? »
« Non lo so, ma sembra di perdendo ogni giorno di più.. e odio tutto ciò. Lui è l'unica cosa che ci rimane Giulia.. »

Annuì appena avvicinandomi a lui e lo guardai alzarsi dal busto abbracciando il mio corpo con le sue braccia muscolose.

Io e Chris da quando papà aveva la malattia eravamo abbastanza uniti, dimenticatevi delle liti che c'erano ogni giorno.. sembrava quasi capirci con uno sguardo. Evidentemente certe cose dovevano capitare proprio per formarci.

Accarezzai i suoi capelli ricci e sorrisi appena sussurrando a bassa voce.

« Io non ti lascio solo Chri.. »
« Giù.. se succede qualcosa a papà.. non ci perdiamo okay? Io sto sempre qui.. non come peppe e mamma.. »

Mi abbassai subito a lui e accarezzai la sua guancia con la barba col pollice e sorrisi appena annuendo poggiando la fronte sulla sua.

« Sempre insieme Chri.. »

Lo guardai annuire e per un istante notai in lui l'impotenza che spesso diceva di non avere.. sorrisi leggermente e poi lo sentii:

« Dai, hai deciso cosa mettere? »
« Non ho un cazzo.. »
« Ma quel vestitino che non hai più messo al battesimo di Martina? »
« Giusto.. »

Mi avvicinai all'armadio cercando all'interno il vestito e quando l'afferrai restai a guardarlo, non ero convita, però forse addosso sarebbe stato tutta un'altra cosa.

Uscì dalla stanza lasciando Christian li uscendo soltanto 30 minuti dopo quando fui del tutto pronta:

Entrai in camera spostando i capelli dal viso e guardai mio fratello posare il cellulare che aveva tra le mani sul letto

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Entrai in camera spostando i capelli dal viso e guardai mio fratello posare il cellulare che aveva tra le mani sul letto.

« Cazzo Giù.. sei strabella.. »
« Sei sicuro? Non è che è troppo scollato.. forse ci sono i genitori e non voglio apparire per.. »
« Giulia.. basta guardarti per capire che hai vergogna della tua stessa ombra.. »

Sorrisi appena sistemando i tacchi e poi girai la testa allo specchio guardandomi per l'ennesima volta sentendo il mio cellulare squillare: Amore.

Deglutii girando il viso al mio fratello che mi fece segno di rispondere e lo feci:

« Amore, sono giù sei pronta? »
« Due minuti e scendo.. »
« Ja che sono tutti già li.. »
« Ma dove? »
« Scendi poi ne parliamo! »

Sbuffai staccando e presi la borsetta tornando a guardarmi allo specchio:

« Giulia.. t n vai o no? Stu uaglion sta aspettan »

Annuì appena facendo per andare ma mi fermai sotto la porta della mia camera guardandolo:

« Ma davvero mi hai detto che sono bella? »

Lo guardai sorridere e annuire indicandomi di andare via.. sorrisi appena lasciando casa e guardai mio padre guardare la tv col telecomando tra le mani.. mi avvicinai baciandogli la guancia e lui nemmeno mi salutò..

Uscì chiudendo la porta alle spalle guardandomi attorno, uscì dal cancello e notai un Audi nera..
Alzai un sopracciglio notando Ciro abbassare il finestrino:

« Amo.. t muov? »
« Ma dove l'hai presa sta cosa? »
« Edoardo! La settimana scorsa ha preso la patente e suo zio gli ha regalato l'auto.. »

Alzai un sopracciglio avvicinandomi a lui ricambiando il suo bacio e lo guardai far cadere gli occhi sulle mie gambe mentre chiusi la portiera.

« Si troppa bell Giù.. »

Sorrisi allungando la mano dietro la sua nuca per accarezzarlo e notai che anche lui era vestito bene, aveva vestito elegante ma sotto aveva una camicia normale bianca appena sbottonata..

« Anche tu sei bello, Ricci..»

Si allungò tornando a baciarmi e ricambiai subito stringendomi appena a lui accarezzandogli la guancia e poi si staccò per poter guidare.

Era un pazzo, senza patente.. un auto che nemmeno io neopatentata potevo portare.

-

Parcheggio' avanti ad un ristorante al centro di Napoli, aveva guidato più o meno 20 minuti mentre lo stereo ci aveva regalato tutte le canzoni neomelodiche che lui conosceva, anch'io le conoscevo ma andavo su altro.

Mi aveva persino dedicato "Fantasmi" di Geoiler.
Diceva che lui con i Fantasmi gli parlava di me.
Aveva una fantasia,
La stessa fantasia che mi aveva fatta innamorare di lui.

« Amo.. vuoi camminare? »
« Ciro.. e se non va bene? »
« Ma cosa..? »
« Se ai tuoi genitori non piaccio.. »
« Giulia.. ma la smetti? »
« Sono troppo nuda..? »
« Tu per me sei nuda anche col maglione quindi non domandarlo a me.. ma sei bellissima e stai benissimo, entriamo dai.. »

Sospirai appena afferrando la mano che mi porse intrecciando le dita alle sue e guardai a terra cercando di mettere i piedi in modo bene su quei tacchi..

Lo guardai guardarmi e sorrise appena, sorrisi leggermente entrando guardandomi attorno e Ciro camminò fino ad un tavolo lungo.. per 9 persone.

C'era un uomo, una donna.. una ragazzina, un ragazzo seduto accanto ad un'altra ragazza.. Edoardo e Rosaria.

Quasi mi tranquillizzai vedendo gli ultimi due.

« Salve ragazzi belli.. »
« Ciro.. nun te fa riconoscer semp.. »
« Mamma.. Papà.. Giulia.. la mia fidanzata! »

La donna aveva dei capelli lunghi neri fino alla schiena, proprio come la ragazzina seduta accanto a lei.. suo padre aveva un viso da uomo "duro" quelli proprio che comandavano..

Sorrisi appena guardando il sorriso della donna, Aveva un sorriso spettacolare e aveva una grande rassomiglianza con Ciro..

« Ciao tesoro.. Dio sei bellissima.. io sono Maria.. piacere.. »

Guardai la sua mano allungarla subito sulla mia e lasciai la mano di Ciro stringendo la sua sorridendo.

« Giulia.. piacere.. »

Capii che era la mamma di Ciro e subito dopo suo padre strinse anche lui la mia mano con un sorriso enorme, sembrava che quella faccia da duro era soltanto apparenza..

« Piccerè.. lo sai che sei bellissima? »
« Grazie mille.. »

Si chiamava Salvatore, papà di Ciro.
Poi si avvicinò la ragazzina, Rosa.. era la sorella più piccola di Ciro e mi aveva rivolto un sorriso enorme urlando quasi "Era ora" mentre sua madre la rimproverava per non dover urlare.

Strinsi la mano di Pietro suo fratello e Vanessa, la fidanzata di quest'ultimo.. diciamo che era anche per lei la prima volta. Abbracciai Edoardo e Rosaria e poi mi sedetti accanto a Ciro.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora