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« E quindi vai ancora a scuola? »
« Si.. ho l'ultimo anno.. »
« E poi dopo cosa vuoi fare? Magari i miei figli avrebbe continuato la scuola, speriamo che Rosa ci riesce. »
« Non lo so ancora, avevo fatto richiesta ad un college in California ma non sono stata presa quindi adesso mi toccherà vedere un po'.. »
« Vabbè io po non ne capisco di queste cose.. sono crescita con le molliche di pane.. »

Sorrisi alzando il viso a Maria, la mamma di Ciro. Era bellissima.. aveva un viso angelico e sembrava quasi non essere di questo mondo.
Stavamo parlando da un po' lo, avevamo finito di cenare ed eravamo fuori al giardino del ristorante.

« Embè Giulia, la tua famiglia? »

Alzai lo sguardo deglutendo appena, avevo dimenticato di questo dettaglio. Girai il viso a Rosaria la mamma di Edoardo che mi fece segno di parlare e sussurrai appena.

« Vivo con mio padre e i miei fratelli, uno si sposa l'anno prossimo in chiesa e ha già una bambina.. l'altro è fidanzato. »
« Ah, e tuo papà tutto bene? Sa di Ciro? »

Era ovvio che chiedeva quelle informazioni, una sconosciuta che doveva entrare nella sua famiglia, avrei fatto di peggio se mio figlio mi avrebbe portato la sua ragazza.

« Si, lo conosce bene.. diciamo che spesso li vedevo sempre insieme ma adesso non più.. »
« Come mai? Ciro ha sbagliato qualcosa? »
« Nono.. ma mio padre soffre di Alzheimer.. »
« Oddio.. scusami.. non volevo.. »

Le sorrisi subito guardandola per rassicurarla.

« La tua mamma? »
« Non abbiamo rapporti da 10 anni. »
« Okay, poi ne riparliamo basta domande.. »

Sorrisi appena guardandola mentre fece per entrare e mi indicò fermandosi:

« Non ho fatto domande a Vanessa perché già glie l'ho fatto l'interrogatorio la settimana scorsa.. e comunque.. benvenuta in famiglia. »

Risi sentendo subito dopo le risate di Vanessa e Rosaria dietro di me che entravano dentro al ristorante e girai la testa a Rosa:

« Perdonala ma mamma e super protettiva e poi ha le preferenze per Ciro! »
« Rosa, ma quand mai a mammá.. »

Sorrisi scuotendo la testa tornando a sedermi affianco a Ciro e girai la testa a lui sentendo la sua mano calda dietro la mia schiena nuda:

« Tutto apposto? T'ha fatt na testa di domande? »
« Tua madre è stupenda.. »

Sussurrai a bassa voce mentre lo guardai sorridere e appoggiare le labbra sulla mia guancia, sorrisi poggiando le dita sulla sua gamba e girai la testa verso Edoardo che se ne stava col telefono in mano.

-

Passammo una serata davvero tranquilla,
La famiglia Ricci credo sia anche più accogliente della mia, sentirmi quasi in famiglia era strano per me, anche se sentivo la mancanza di papà e dei miei fratelli per tutta la serata.

Ciro aveva spento le sue 18 candeline sulla torta che gli avevano portato e poi all'uscita stavo scambiando il mio gloss che mi ero portata dietro con quello di Rosa.

« Amo.. eddai c'è ne andiamo? »
« Ciro aspe!! Giù poi te li ridò quando vieni a casa »
« Ro, puoi tenerlo magari qualche giorno vengo a prenderti e andiamo in giro insieme.. »
« Davvero? »
« Se tua mamma dice si.. »
« Me lo vedo io! »

Soffiai una risata guardandola allontanarsi dopo avermi salutata e riuscì a salutare la mamma e il papà lasciando poi il ristorante dopo di loro con Ciro.

« Ma fammi capire dove vuoi andare con Rosa? »
« In giro.. a fare shopping.. »
« Si così spezzo le gambe ad entrambi.. »
« Guarda che è in buone mani.. »
« Si come no.. »

Lo guardai facendogli una smorfia col naso mentre guidava e alzai appena un po' la voce dello stereo dove passava " Rocco Hunt - Non litighiamo più. " poi tornai a guardarlo sentendolo parlare.

« Ti piace la mia famiglia? »
« Sono stata bene.. »
« Papà mi ha detto che sei l'unica bella che ha conosciuto.. e mamma è pazza..»
« Quante ne hai portate scusami? »
« Due o tre.. »

Lo guardai male spingendolo appena dalla spalla guardandolo ridere e io non lo feci.

« Scema, in realtà sono stato fidanzato ma non le ho mai portate a casa. »
« Sisi come no. »

Per quella frase, rimasi imbronciata quasi per tutta la sera, infatti quando mi chiese se volevo andare con lui in casetta giù Marechiaro gli dissi di no, ma lui senza ascoltare mi ci portò.

Sospirai appena togliendomi i tacchi sedendomi sul letto e slacciai il vestito poggiando la borsetta sul letto:

« Hai finito di non parlarmi? »
« Puoi benissimo parlare con le altre.. »
« Ma davvero sei gelosa di ex che sono state prima di te e che nemmeno conosci? »
« troppo normale. »
« Sei una bambina. »
« La bambina ti piace però.. »

Alzai la voce e lo guardai ridere, sbuffai appena intrecciando le braccia al petto e lo indicai:

« Ridi di nuovo e ti giuro che non ti parlo più »
« Ma mi fa ridere la tua faccia.. »
« Ja strunz.. »
« Comm me chiammat? »

Smise di ridere avvicinandosi di più a me e lo guardai mentre appoggiava le mani sul letto.

« Strunz. Cos'è le tue ex non ti hanno mai chiamato così? »
« Mh.. detto da te è più sexy.. »

Guardai la sua mano finire sul cavallo dei suoi pantaloni e stringerlo appena tra le mani, morsi il labbro girando subito lo sguardo per evitare di fargli notare che avevo visto e lo guardai ridere.

« Ja.. o sai a memorij ormai. »
« Ma tu davvero sei un animale.. »
« Mh? Vuo verè comm song animal? »
« È' inutile che fai quello che comanda.. »

Nemmeno riuscì a finire la frase,
La sua mano afferrò subito il mio collo e le sue dita erano attorno a quest'ultimo facendo in modo che la mia schiena finisse sul materasso.

Cercai di essere più seria di lui e li capì che eravamo davvero due teste di cazzo, lo siamo sempre stati.. morsi le labbra per non sorridere e le sue labbra finirono sulle mie in un fogoso bacio.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora