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« Giulia?? »

Girai subito la testa di scatto e deglutì appena guardandolo.

« Che c fai ca? » chiese
« No.. tu che ci fai qua.. » mi chiese

Deglutii appena girando la testa verso il tavolo dove c'era Giovanni con altre persone e poi guardai lui parlare.

« Ho chiesto il permesso per un giorno.. »
« Ah.. mi fa piacere.. Ciro? »
« Non glie l'hanno accettato.. »

Annuì semplicemente guardando ogni tanto dietro di me sperando Giovanni non si accorgesse di niente e soprattutto Edoardo.

« Giulia.. c cazz c fai ca? »
« Ma adesso devo pur dare conto quello che faccio fuori dal mio lavoro?? »

Lo guardai guardarmi male e sospirai appena indietreggiando lasciandoli li all'uscita dei bagni avvicinandomi piano quasi sfiorando la spalla di Giovanni uscendo fuori dal ristorante.

Lui forse capi' infatti si tirò su scusandosi con le persone che erano sedute e mi seguì.

« Ma cre oh?.. »
« C'è ne dobbiamo andare.. »
« Ma nun pozz lascia accussi.. ho un affare da chiudere.. »
« Ti aspetto in macchina, non mi sento bene. »
« Giulia, nun fa strunzat e tras.. »
« Giová pe favor.. »
« E c dic? A nammurata mij nun s sent bon? »

Annuì appena ma mi girai subito guardando lo sguardo di Giovanni fissare dietro di me, annuire e poi sorridere.

« Ah.. p mezz e chist? »

Girai l testa verso Edoardo e deglutì appena alzando là spalle, perché doveva sempre andarmi di male in peggio?

« O nammurat tuoij? » chiese Edo
« Eh pecchè.. tien cocc problem? » Giovanni
« Allor over si proprij na puttan.. »

Deglutì alzando subito la testa ad Edoardo sentendo leggermente i miei occhi gonfi dalle lacrime che non versai e abbassai lo sguardo all'erba che c'era fuori.

Alzai appena lo sguardo guardandolo indietreggiare e andare via.

« Saluto e c'è ne andiamo. »

Alzai le spalle come per dirgli "fai come vuoi" e camminai piano verso l'auto di Giovanni parcheggiata proprio più in là.

Non potevo continuare a vivere una vita piena di bugie, soprattutto perché alla fine l'unico che avrebbe sofferto come un cane sarebbe stato Ciro.

Deglutì togliendomi i tacchi e girai la testa guardandomi attorno iniziando a correre, ma la giacca mi arrivava sotto ai piedi e la tolsi subito facendola cadere a terra correndo più velocemente.

« Edoardo! »

Urlai istintivamente guardandolo salire sul suo motorino e fermarsi sentendo la mia voce.

« O sacc.. facc schif ma portami via.. p favore.. »

Girai la testa verso l'entrata del ristorante notando Giovanni uscire e poi girai subito la testa a lui, quasi supplicandolo.

« Che sta succerenn Giù.. »
« Per favore Edoà.. »

Sussurrai a bassa voce guardandolo farmi cenno di salire è salii subito dietro di lui mentre lui sfreccio' via da quel posto il più presto possibile.

Guidò così velocemente per tutto il tempo, e rimasi con lo sguardo nel vuoto mentre le mie mani stringevano il suo busto..

-

Lasciammo il suo SH a differenza di Ciro lui l'aveva nero. Sorrisi appena guardando il motorino pensando a lui e poi scesi con lui proprio dove andammo con i ragazzi dell'IPM giù Marechiaro.

Mi sedetti accanto a lui sugli scogli e sospirai appena guardando il mare sentendo leggermente freddo, lui se ne accorse perché si sfilò la giacca che aveva e l'appoggio sulle mie spalle.

« Me vuo ricr che sta succedendo? Le bugie non ti fanno vivere Giulia, to dic nu Strunz.. »

Chiusi gli occhi appoggiando il mento sulle ginocchia nude e girai lo sguardo al mare sussurrando a bassa voce.

« Quando stavo lì dentro.. Giovanni Valletta.. è stato il mio primo.. »

Chiusi gli occhi accorgendomi di star piangendo e prima che se ne accorgesse asciugai subito le lacrime con le dita.

« Da quando Ciro aveva sistemato le cose pensavo di ricominciare da capo.. di poter innamorarmi davvero e smetterla con queste bugie di merda.. però poi un giorno mi arriva un messaggio di Giovanni.. »
« Chi glie l'ha dato il tuo numero? »
« Salvo.. »

Guardai le sue nocche diventare rosse e abbassai subito lo sguardo sospirando appena.

« E mi ha detto che se volevo che la mia dignità avesse ancora un senso dovevo fingermi sua fidanzata.. »
« Quindi eri a quella cena con lui per questo? »

Annuì guardando il mare e sussurrai:

« E poi ha messo in mezzo Ciro e ho avuto paura.. ho pensato che magari dopo stasera non mi avrebbe più nemmeno guardata.. »
« Giulia.. Valletta è tanto bello quant Strunz.. »

Girai lo sguardo verso di lui, nemmeno riuscivo a capire il suo sguardo o il suo umore, ma di sicuro non era positivo..

« Ciro lo sa? »
« No.. e lo so che quando lo saprà farà qualche cazzata o meno mi odierà a morte ma.. »
« Ciro non odia nessuno.. »

Lo guardai deglutendo e annuì appena sussurrando:

« Tu mi odi pero'.. »
« Io non sono Ciro.. »
« Ma pensavo mi volessi bene.. »

sentii il suo sospiro e abbassai gli occhi al suo vestiario.. aveva uno smoking.. sorrisi leggermente asciugando le guancia bagnate dalle mie lacrime e lo sentii parlare:

« Giulia.. ti ho odiata a morte quando il mio cuore era solo tuo e tu guardavi soltanto Ciro. Ti ho odiata quando ho saputo che hai regalato il tuo corpo ad uomini.. e ti ho odiata anche adesso quando hai finto di essere chi non sei.. ma non ti odierò mai davvero abbastanza da poter dimenticare i miei sentimenti verso di te.. tanto grandi da sapere che se un giorno tu sarai felice con mio fratello.. allora è perché mio fratello e tu eravate e siete destinati a stare insieme.. »

Era sempre così bravo con le parole.. sospirai appena poggiando la mano sotto al mio mento retto dal ginocchio e sussurrai a bassa voce:

« In un'altra vita magari nascerà un'altra Giulia.. e un altro Edoardo.. e magari quelli saranno destinati a stare insieme no? »
« Bho.. magari.. »

Lo guardai sorridere e sorrisi appena tenendo poi lo sguardo basso.

« Giulia.. Ciro merita la verità.. quindi tu diman.. pure se c'è l'hai di festa.. va addu iss e digli tutto.. sol accussì potrai stare in pace con te stessa e ricominciare la tua vita.. »
« Mi odierà tropp assai Edo.. »
« Ma le vist? Sta t magnat e te.. »

Lo guardai soffiare una risata e appoggiai le mani sugli scogli sorridendo appena girando lo sguardo alla luna.

« Giovanni si vendicherà? » chiesi
« Forse.. ma Ciro deve saperlo.. »
« Puoi restare al mio fianco? »
« Sarò dietro di noi.. dietro tre in qualsiasi momento. »

Mi allungai a lui abbracciandolo istintivamente poggiando la testa sul suo petto e chiusi gli occhi quando la sua mano toccò i miei capelli ormai sciolti dal motorino e sospirai appena sentendo il suo cuore.

Chissà, se in un'altra vita davvero un Edoardo sarebbe stato con una Giulia.

« Edoà.. ma tu vestito così bene? »
« Diciamo che e' il compleanno di mia cugina »

Sorrisi guardandolo e poi guardai i suoi occhi guardare le mie gambe.

« E tu chiuret a giacc ca si Ciro stess ca t'acceress. »

Sorrisi appena stringendomi nella sua giacca.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora