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« AMOREEE »

Urlai con tutta me stessa quando fui quasi pronta e sentì la porta spalancarsi guardando Ciro quasi preoccupato.

« CHE CE? »
« Niente.. guarda qui.. »
« Giulia.. ma tu si scem? »
« Nono.. »
« Nono.. ij penz e si.. che c'è? Sta Edo e Rosa che ci aspettano te vuo movr? »
« Guarda.. »

Lo guardai avvicinarsi lasciando la soglia della porta e alzai appena il maglioncino che indossavo mettendomi di profilo avanti allo specchio..

Avevo un piccolo rialzo ma era così tanto evidente per essere a quasi due mesi.

Lo guardai avvicinarsi e guardare nello specchio e notai il sorrisone enorme che si formò sulle sue labbra.

« Ua amo.. »
« Strano vero..? »
« Tropp bell.. »

La sua mano finì sul mio addome appena gonfio leggermente e alzai lo sguardo a lui sorridendo poggiando la mano sulla sua.

« Dobbiamo dirlo ai ragazzi amo.. »

Annuì subito e gli lasciai un bacio a stampo che lui non perse tempo ad allungare e pochi minuti dopo lasciammo tutti insieme il nostro appartamento sotto le risate di Edoardo che prendeva in giro Ciro per il modo in cui si era spaventato.

Le porte del l'ascensore si aprirono e io feci per uscire per prima ma notai subito la bionda.. Cloe, entrare nella stessa ascensore aspettando che noi uscissimo..

La guardai stringendo subito la mano di Ciro e infatti lui se ne accorse perché avvolse le mie spalle col suo braccio.

« Ciao Ragazzi.. »

Disse in modo semplice, la verità era che era una brava ragazza.. che alla fine sembrava quasi anche fosse sola li. Ma si era innamorata della persona sbagliata, della persona destinata a qualcun'altro e non sapevo come fosse quel tipo di amore, ma sapevo che gli uomini delle altre donne.. per me erano invisibili.

« Ciao Cloe.. »

mormorò Ciro in modo semplice e Edoardo la salutò con la mano mentre Rosa gli mostro' il suo più fastidioso sguardo, mentre io rimasi impassibile.
Infatti non appena uscimmo dal palazzo Ciro ne approfitto' subito per baciarmi come per dire "va tutto bene"

-

Passammo la giornata fuori, ci divertimmo un sacco soprattutto perché Edoardo e Ciro sembrano quei due ragazzi dei vicoli di Napoli che davano fastidio persino ai passanti per strada e questi li guardavano male.

« Dai amore smettila.. »
« Ma chill sta guardann a tre or.. »
« Ma di sicuro non sta guardando noi.. »
« Vabbuò ragazzi comunque.. dobbiamo dirvi una cosa! »

Edoardo era preso a rotolarsi i capelli sciolti di Rosa nelle dita mentre Rosa infastidita gli diceva di smetterla.

« Oh Edo.. »
« Vi sentiamo.. »

Quando ci accorgemmo della loro attenzione girai lo sguardo a Ciro che apriva il portafoglio, la portava sempre con se..infatti mi aveva chiesto di poterla tenere lui.

Era l'eco e l'appoggio' nelle mani di Rosa:

« COSA?? GIURATE!! » urlò Rosa di botto
« Ja uagliu c so sti scherz.. » Edoardo

Infatti entrambi ci guardarono cercando di capire se era uno scherzo ma notarono il nostro sorriso e guardai Rosa iniziare a piangere.
Sorrisi alzandomi andando scambiandomi il posto con Edo dopo che mi abbraccio' e l'abbracciai accarezzandole i capelli:

« Mamma mi.. com'è possibile? »
« Non lo sappiamo.. Ro.. però c'è.. è qui.. »
« Il mio nipotino.. »
« Ma come ha fatto a rimanere vivo? »
« Evidentemente.. davvero è un miracolo.. »

« Da quando tempo lo sapete? »  chiese Edoardo mentre Rosa era tra le mie braccia dopo aver lasciato un bacio a suo fratello.

« Giulia l'ha scoperto la mattina quando ha lasciato l'ospedale e a me l'ha detto a cena.. »
Mormorò Ciro sorridendogli guardando il suo amico.

« Ua uagliu.. chi l'avrebbe mai detto 3 anni fa.. »
« È tutto così surreale ma bello.. »
« Due delinquenti e una ragazza.. »

Sorrisi stringendo Rosa sentendo Ciro e Edo parlare e girai lo sguardo guardandomi attorno.

Eravamo ad un pub all'aperto e avevamo mangiato dei panini ma io avevo preso delle patatine fritte soltanto.

« Secondo me sei incinta dal giorno dopo del funerale di tuo papà Giù.. »
« E tu che ne sai? »
« Guarda che le mura di casa tua non sono così doppie eh.. »

Scoppiai in una fragorosa risata parlando a bassa voce con Rosa e scossi la testa ricordandomi che lei era rimasta lì quella notte e girai la testa ai due che stavamo fumando parlando.

« Perché ridete? » chiese Ciro
« Perché sei un animale.. » Rosa
« Ja finiscila Ro.. » mormorai

Ciro capii infatti mostro' un sorriso soddisfatto girando poi lo sguardo ad Edo che lo guardava in modo disgustato.

« Ma Cre sta facc ma pecchè tu nun fai? » Io
« No.. » Edoardo
« Eh.. impossibile.. » sorrisi
« No.. Rosa è troppo piccola e io rispetto suo fratello quindi quando sarà pronta.. »

Girai la testa verso Rosa che mi annuì come per dire "è vero" e poi guardai Ciro che fece segno di cambiare discorso.. era geloso di sua sorella. immaginate una figlia femmina per questo.

Restai a guardarlo.. mentre rideva stringendo tra le mani la sua iqos senza smettere di sorridere ispirava del fumo dal filtro.

Non lo vedevo così tranquillo da un po' di tempo.. era vero, ogni volta che lo guardavo sentivo sempre le stesse farfalle allo stomaco, sempre la stessa sensazione di quando cercavo di passare del tempo con lui al tempo dell'iIPM..
ci nascondevamo ovunque pur di non farci beccare.. ma il sentimento era così forte che nessuno poteva non notarlo.

Ricordo quando quella mattina che saltai la scuola per andare da lui in ospedale, e per la prima volta vidi le cicatrici che aveva al suo petto, le aveva sempre.. solo che adesso aveva imparato a mostrarle, a condividerle e non aveva più timore di mostrarsi il pubblico.

• FLASHBACK :

« Quando parli d'amore mi fai sempre venire voglia di innamorarmi.»

Gli sussurrai a bassa voce seduta sul lettino mentre lui cercava a tutti i costi di convincermi che non erano tutti uguali, che alla fine l'amore se sarebbe arrivato lo riconoscevi subito.

«E allora fallo, smetti di pensare a come sarebbe stata la tua vita con occhi blu e inizia a guardare occhi castani, occhi verdi, occhi scuri o occhi chiari. Impara a dirti: 'Devo sentirmi apprezzata ogni giorno, cerca qualcuno che voglia davvero conoscere chi sei, che sappia farti ridere, che quando prendi un aereo per la prima volta percepisca la tua paura e ti tenga per mano senza parlare. La vita è tutta nelle cose che facciamo, e se qualcuno toglie del tempo a se stesso per dedicarlo a te, vuol dire che ti sta dando importanza. E se divide le sue paure con le tue, allora ti sta facendo entrare nel suo mondo, e te lo sta dimostrando con i fatti, ti sta facendo entrare dentro di sé per mostrarti la sua stanza della paura. Abbiamo tutti una stanza della paura, e non facciamo entrare chiunque, ed è giusto che sia così.
Quindi, Giulia, impara a volerti bene e a trovare occhi che ti guardino davvero, non occhi che forse non ti hanno mai vista per quella che sei.»

Parlava di Nicolas.
Credo di aver capito che era lui quella persona.

END FLASHBACK •

Tornai nella realtà sentendo Edoardo muovermi:

« Oh.. vuoi restare seduta qui? »
« Eh? »
« Andiamo ja.. »

Girai la testa guardando Ciro andare a pagare e presi la borsa seguendoli.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora