« Mi fa davvero piacere che ti sei proposta per l'interrogazione Attechi, sei andata abbastanza bene.. continua così e il secondo trimestre potrebbe salire abbastanza.. »
« Grazie professore.. »Erano state le 5 ore più tragiche della mia vita, due ore di matematica, un ora di filosofia e due di inglese, odiavo il lunedì.
Feci per uscire dalla classe ma mi fermai sentendo la voce del Professor Arca fermarmi.
« Giulia.. »
« Si? »
« Qual'è la cosa che ti spaventa di piu? »Alzai un sopracciglio guardandolo appoggiato alla cattedra mentre aveva le braccia consorte al petto.. restai a guardarlo per qualche istante tornando indietro e avvicinandomi a lui mormorai:
« Niente! »
« Impossibile che tu non abbia paura di niente.. »
« La paura è una cosa che non esiste, c'è la creiamo noi Professó.. quindi io non me la creo e non ho paura.. »
« Sei perspicace, Attechi.. voglio un tema sulla paura, o meglio sul coraggio di affrontare la paura. »Smisi di sorridere guardandolo sorridere e annuì appena facendogli cenno con la testa sbuffando leggermente sentendo la sua risatina.
Era un bell'uomo ma spesso la voglia di soffocare con le mie stesse mani era immensa..« Ti do' una settimana di tempo.. »
« A gli ordini.. »Sospirai appena uscendo dalla classe e mi avvicinai a Valeria che era fuori nel cortile della scuola forse ad aspettarmi.
« Hey.. andiamo? »
« Si.. novità? »
« Vuole un tema sul coraggio per affrontare la paura, che cazzata.. »
« Sarà una passeggiata, tu sei brava in questo »La guardai sorridendole appena e entrai nella sua macchina dopo di lei chiudendo la portiera e quando lei prese a guidare ricordai che i ragazzi dell'IPM avevano una gita organizzata da Teresa e Beppe.. uno delle guardie, nel centro di Napoli,
Perché era una bella giornata di sole di primavera e Beppe e Teresa quando si univano combinavano di ogni, come la barca a mare che stavano costruendo con ognuno di loro.« Vale.. ti va di venire con me? I ragazzi hanno una piccola gita al centro di Napoli visto che sta iniziando a fare caldo e magari.. possiamo passare del tempo insieme? »
La guardai fermarsi ad uno dei tanti semafori di Napoli che stranamente era sano visto che dove abitavano noi erano tutti rotti.
« Io? Con i ragazzi dell'istituto? »
« Si.. magari.. così passiamo del tempo insiem.. »
« Si.. va bene .. »Sorrisi annuendo guardandola e poi guardai l'ora, decidemmo di pranzare insieme.
Infatti ci fermammo in un risto pub a Toledo.
-« Allora? È arrivato il nuovo? »
« Ma chi? »
« Nel minorile non doveva arrivare un'altro? Quello che tu passavi del tempo in ospedale.. »
« Ah.. Ciro, si.. »
« Ciro? Così si chiama? »
« Ciro Ricci.. »Mormorai nascondendo il mezzo sorriso che si era creato sul mio volto.
Abbassai lo sguardo al mio kebab mordendone ancora e poi sentì Valeria.
« Cre chillu surris..? »
« Mh.. cre..? »
« Appena hai detto il nome.. oddio Giuu.. »
« Nono aspe.. ma che pensi.. io sto ancora con Nico.. e poi.. »
« Quando lo lasci non è mai troppo tardi.. »
« In questi giorni dovrebbe tornare e gli parlo da vicino. »La guardai annuire e appoggiai la schiena alla sedia pulendomi le mani.
« E poi?? »
« È tutto un casino Vale'.. un giorno sembra che voglio una cosa, un giorno un'altra e l'altro ancora.. ancora un'altra.. »
« Chi sarebbe l'altro? »
« Nessuno Valè.. nisciun.. »Riusciva sempre a decifrare ogni mia parole, ci conoscevamo da un sacco di tempo per un panino al mc sbagliato della cassiera.. se quel giorno di 7 anni fa non sarei andata al MC mi sarei persa un amica del genere..
« Si vabbè, tu non me la conti giusta.. »
La guardai trattenendo il sorriso ma alzai un sopracciglio mentre il suo indice mi indicava:
« Oh cazzo.. l'altro.. l'altro è quello che gli dicevi di Ciro come stava.. ohhh sei nella merda.. »
« E tu sei di un grosso aiuto.. bionda.. »La guardai ridere quasi di me, sospirai appena facendole una smorfia col naso e lasciai metà panino nel piatto sentendo il mio cellulare.
Afferrai quest'ultimo dallo zaino siccome ancora l'avevo preso dalla mattina e notai un ennesimo messaggio dallo stesso numero della sera prima:
- Buongiorno Rossa.. mi manca sentire il tuo profumo. -
Deglutì appena cercando di capire chi fosse e alzai il viso alla voce di Valeria:
« Che ce? »
Gli girai il cellulare facendogli leggere i messaggi anche quelli di ieri.
« Cazzo Giù, sembri di vivere in una FF di Wattpad.. »
« Vaffanculo Vale.. »
« Secondo me è uno dei due.. »
« Cazzate, non hanno il cellulare in minorile.. »
« Ricordati che sono ragazzi di "strada" e ci si può aspettare di tutto.. »
« Okay, va bene. Dopo questo tuo "per strada" ti ringrazio di aver passato il pomeriggio con me ma il dovere mi chiama.. »
« Che devi fare? »
« Vado a farmi una doccia a casa e poi al minorile! Ci passerò un paio di ore così firmo la presenza. »
« Sisi.. proprio per la presenza.. »Gli mostrai il dito medio e dopo che pagammo lasciammo il risto pub dove Vale mi accompagnò a casa e prima che potessi entrare sentii le urla.
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Pazzo di te.
Fanfiction" O'ben che me vuò tu è incomparabl, O'mij è n'quantificabil.. pe te nuj simm angel? E parl, Quan ce st' o'silenzj i sent i fantasm si fuor chiov nuj ascimm e ballamm Po'vuò ca no riman sol tu e facc chell'che vuò. " ( Rose Villain, Geolier - Fanta...