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• POVs Edoardo Conte •

Era tutto così surreale.
Ero chiuso qui dentro e lì fuori c'era il mio amico che non sapevo nemmeno se fosse vivo. Amico? Era mio fratello. È mio fratello.
Ciro e' l'unica cosa bell c teng ropp a mammà.

Io non lo so perché avevamo fatto quella cosa, ma spesso avevamo idee di merda e non riuscivamo ad accettare il fatto di non poter fare qualcosa per cambiare la nostra vita, anche se ci provassimo costantemente.

- Edoà.. ma camma fa? -
- Cirù.. l'unica cos da fare è prendere la strada di tuo nonno. -
- papà non me lo lascerà fare, lui vuole che io stia fuori da queste cose.. vuole altro per me, vuole ca m facc nu futur divers.. come ha fatto lui con tanti sacrifici.. -
- Patm nun m la mai itt na cosa bell.. -
- Fratè.. non siamo nati tutti con il desiderio di essere padri. -

Le parole di Ciro rimbombavano ancora nella mia testa, mentre decidevamo se fare o no la cazzata del secolo..
Avevamo sbagliato coppia o meglio persona.

#Flashback#

Ciro era disteso sull'asfalto a pancia in giù, aveva la guancia sul marciapiede e gli occhi aperti, mi avvicinai subito toccandolo:
« Cirù.. ciro.. »
« Edoà.. scappa.. nun rimmanè ca.. »
Avevo paura, non l'avevo mai fatta una cosa del genere.. ero in preda al panico..

Lo guardai sentendomi impotente per un istante sotto il rumore delle sirene che ormai potevo riconoscere tra ambulanza e polizia e quando lui mi chiese ancora di andare via mi alzai subito scappando via col motorino che avevamo.

Guidai così velocemente quel motorino che davvero non sapevo cosa stavo facendo, riuscì a capire soltanto dopo che un auto della polizia mi stava seguendo, ma io dovevo correre dai Ricci, dovevo dirgli di Ciro.

« aro sta pat't?? »

Urlai con tutte le mie forze, sbattendo la mano contro al cancello di casa dei Ricci, mentre notai uscire Rosa la sorella minore di Ciro, e insieme Pietro e poi Don Salvatore con sua moglie Maria.. mentre quest'ultimo apri' subito il cancello quando si rese conto che qualcosa non andava.

« Ciro.. cir sta nder.. lann sparat!! »

Urlai sentendo le lacrime sul mio viso mentre da quel momento in poi non capì più niente, l'auto che mi seguiva era riuscita a ritrovarmi e uno dei poliziotti sbattendomi contro al muro mi ammanettò..

Chiusi gli occhi pensando a mia madre..
a ciro..  er tutta colpa mia.

#Flashback End#

Alzai la testa seduto nel banco di quella "classe", seppur cercavo di capire cosa stesse dicendo quella ragazza bionda.. la mia mente era altrove.
Volevo sapere come stava, se era vivo, se mio fratello era morto..

« Io sono Teresa, Tu chi sei? »

Guardai la ragazza per qualche istante.. sospirai appena serrando la mascella appoggiando le mani sul banco sentendo lo sguardo degli altri su di me, e infondo alla classe c'era un'altra ragazza.. rossa, occhi chiari.. se ci fosse stato Ciro di sicuro l'avrebbe data filo da torcere, amava le rosse.

« Edoardo.. »

La guardai annuire e sospirai appena.

Duró più o meno altri 20 minuti, odiavo tutto ciò, odiavo dover stare fermo qui senza far niente.. guardai tutti uscire dalla classe, persino la bionda era andata via..
tranne la rossa.

« Tu non esci? »

La guardai mentre mi rivolveva la domanda avvicinandosi al bancone dov'ero ancora seduto e scuotendo la testa in un no.

« Stai bene? »

Mi chiese ancora in modo gentile.

« T par ca sto buon? »
« Calmati.. »
« Sai come posso stare calmo? »
« Come? »
« Famm sapè comm sta o cumpagn mi.. »

Guardai la sua espressione cambiare mentre mi avvicinai di più a lei parlandole quasi col viso vicino al suo sentendo la rabbia immensa. Ma smisi di guardarla in quel modo quando notai che non abbassò nemmeno un istante gli occhi.

« Chi è questo tuo amico? »
« Ciro Ricci.. »
« Voi siete i due ragazzi della rapina..? »
« È stat na strunzat.. ma iss nun po murì pecchè amm cercat e arrubà un orologio.. »

Guardai i suoi occhi ancora fissi nei miei, si spostò appena prendendo lo zainetto che aveva con se e fece per uscire dalla stanza.

« Allo? M'aiut? »

Mormorai subito prima che potesse lasciarla del tutto.
La guardai girare la testa verso di me, nemmeno mi rispose.. uscì dalla stanza.

Si succerev coccos a Ciro, non avrei mai potuto perdonarmelo.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora