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« Amo se ci dai na mano può darsi che entriamo. »
« Eh amo aspetta o Napl.. »

« Ua si foss a Giulia t facess magnà o Napl! »
« Statt zitt tu.. »

Soffiai una risata sentendo Rosa mentre teneva le pizze e io le buste che aveva comprato lei e posai prima quest'ultime e poi andai ad aiutarla con le pizze.

« Amo che gusto mi hai preso? »
« A te niente, devi mangiarti il Napoli » Rosa

« Giulia, ma cre st'idea e ij a piglia' a Ros? »
« Ja lasciala stare.. »

La guardai alzare il dito medio a suo fratello e soffiai una risata girando la testa ad Edoardo applicatissimo alla partita.. nemmeno aveva alzato lo sguardo, e capii davvero che c'era qualcosa tra tutti e due.

Dopo poco istanti li guardai alzarsi entrambi dal divano siccome era finito il primo tempo e sospirai appena passando le cose da mettere sulla tavola a Ross, ma davvero.. avevo la testa da un'altra parte.

Sentii delle braccia avvolgere il mio corpo da dietro e girai appena la testa guardandolo:

« Amo.. mangiamo dai, si fanno fredde.. »
« Mh.. quale mi hai preso? »
« Panna e funghi.. »
« Marò ma i p chest t spos.. »
« Ah solo per questo? »

Lo guardai sorridere e scossi la testa ricambiando il bacio a stampo sedendomi accanto a lui alzando la testa ad Edoardo e Rosa seduti di fronte pronti già a mangiare.

« Chi la fatt sti pizz Giù? »

Alzai la testa sentendo la voce di Edo e sospirai appena versandomi della Coca-Cola nel bicchiere.

« Credo.. Gennaro perché mi ha chiamata lui »
« Hanno bisogno di un rider, Edo.. »
« Eh lo so, mo chiedo a Michael se si propone. »

Lo guardai rispondere Ciro e morsi la fetta della mia pizza girando la testa al mio cellulare che si illuminò, mentre sentivo parlare loro tre:

« Ci.. ma lunedì tu vai con mamma e papà? »
« No Ro, lunedì tengo la partita alle 18 »
« Ma nemmeno io ci voglio andare.. »
« Uagliu ma è una zia.. » commentò Edo
« Eh ma chell si attacca addosso.. » Ciro
« Si.. inizia col dire che ci siamo fatti grandi.. »
« Che ve ne importa.. »

Spostai lo sguardo dal telefono guardandoli e poi tornai a guardare il cellulare pulendo le mani rispondendo al messaggio.

« Ma chi è? »
« Carol, mia cugina.. ha detto che domani torna da Milano e quindi voleva stare il weekend con me.. »
« Carol? Non me ne hai mai parlato.. »
« Amo non è che ti parlo di tutte le mie cugine.. »

« Oh Giulia, ma almen chest è bell? »

Lo fulminai con lo sguardo come risposta alla domanda di Edoardo e sentii la risata di Ciro.

Si, lo era, era davvero bellissima.. proprio per questo non avevo un bel rapporto con lei, diciamo che avevamo fatto le elementari insieme, lei era sempre stata bellissima.. e sembrava avere più dell'età che avesse, 18 perché lei era un mese più grande di me.

Occhi azzurri, capelli biondi, alta, fisico da Dio, sfondata di soldi grazie al marito nuovo di zia Lidia, che poi decisero di trasferirsi a Milano e tornare soltanto ogni tanto qui a Napoli.

Non mi stava simpatica ma non perché fosse più bella di me, perché alla fine tutte lo erano, mi stava antipatica e si.. perché per lei bastava uno sciocco di dita, non sapeva cosa stesse a significare la parola "lavoro" o "lavare", quindi immaginatevi com'era.

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