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Socchiusi le labbra sorridendo smagando le sue labbra sul mio collo bagnato dall'acqua del mare mentre il cielo era ormai diventato blu notte.

Alzai la testa al cielo e sussurrai a bassa voce mentre lui aveva gli occhi nell'incavo del mio collo.

« Buon compleanno amore mio.. »
« Come fai a sapere che sono le 00:00? »
« Guarda lì.. »

Lo guardai alzare gli occhi al cielo e gli indicai due stelle una vicino all'altra..

« Alle 23:15 quelle due stelle tutte le sere alla stessa ora dalla mia finestra sono distanti..
E ogni volta che scatta la 00:00 si avvicinano un sacco, è sempre così.. »
« Hai un modo tutto tuo di vedere il mondo che mi stupisce ogni volta.. Giulietta.. »

Sorrisi poggiando le dita sulla sua guancia mentre le sue braccia abbracciavano il mio corpo e chiusi gli occhi poggiando di nuovo le labbra sulle sue.

Feci una smorfia sentendo il suo petto spiaccicato sul mio e le sue mani dietro la mia schiena nuda.

Entrambi sapevano che se continuavamo finivamo davvero per andare oltre, ma ero con lui, lontano da tutti e non mi importava.

Credo che nel momento in cui la sua bocca cercava di più, capì che desiderava ciò che stavo desiderano io..

Allungai la mano ai suoi pantaloncini a costume nero che indossava e alzai appena la testa sospirando appena di piacere sentendo le sue dita slacciarmi i lacci delle mutandine del costume.

Apri appena gli occhi e guardai che aveva gli occhi aperti, sorrideva.. sorrisi appena cercando di trattenere il sorriso e socchiusi istintivamente le labbra sentendolo una leggera pressione sotto.

Ringraziai di essere un po' più vicino agli scogli e poggiai subito la mano su uno di questi.

Lo guardai socchiudere le labbra e poi mordersele, cazzo.. era davvero un Dio.. qualche Dio Greco lasciato qui a Napoli per caso da qualcuno.

Poggiai la testa sullo scoglio nel momento in cui le sue spinte aumentarono e nessuno dei due stava ingoiando quei gemiti lontano da tutti.

« Comm cazz m mancav.. »

Sorrisi contro le sue labbra nel momento in cui parlò e non riuscì neanche a decifrare una parola, poggiai la mano sulla sua spalla sentendo l'enorme piacere che entrambi avevamo.

Durammo per un bel po',
Perché quando lo sentì al culmine pochi istanti dopo lo fui anch'io.
-

« Cazzo.. se litigare ci fa così bene possiamo tornare in litigio e far pace più tardi.. »
« Vaffanculo Ricci.. »

Sorrisi sentendo ridere col fiatone e girai lo sguardo nelle sua mano destra.. stringeva tra le dita ne miei mutandine rosse del costume e allungai la mano per prenderle ma lui subito tirò la mano dietro la sua schiena.

« Cre.. »
« Dammele! »
« Pensavo volessi farmi un regalo.. »
« Come torno con te dagli altri.. »
« Non torniamo.. »

Lo guardai poggiare di nuovo le labbra sulle mie e sorrisi allungando la mano dietro la sua schiena riuscendo a prendere le mutandine e gli morsi il labbro inferiore.

« Ah amo.. »
« Mh? »

Lo guardai scuotere la testa e poi cercai di allacciare il lacciò delle mutandine del mio costume, infatti dopo poco lui notò la mia difficoltà a causa delle onde e mi aiuto'.

Soltanto 10 minuti dopo iniziammo a camminare verso la riva e lo sentì.

« Comunque grazie per questo regalo eh.. »
« Uno dei tanti.. »
« Marò.. allo è tutt e juorn o compleann mi.. »

Gli mostrai il dito medio sentendolo ridere e quando arrivammo a riva mi sporsi appena stringendo i miei capelli per togliere l'acqua.

« Oh amo.. eja.. »

Alzai un sopracciglio guardandolo venirmi dietro e coprirmi col telo che aveva addosso, e capì che gli desse fastidio il fatto che mi ero leggermente chinata in avanti per stringere il capello.

Bentornato a casa Ciro Ricci.

Sorrisi rimanendo in silenzio mentre le sue braccia mi strinsero da dietro e i nostri piedi camminavano nella Sabbia tornando dagli altri.

« Rendiamoci conto che sono le 01:23.. ve ne siete andati in acqua alle 22:00.. »

Mormorò Edoardo mostrandoci il suo cellulare pronto a prenderci in giro.

« Oh Chicco.. Stev festeggian.. »
« Buon compleann vita mi.. »

Mi allontanai appena liberandomi dal telo lasciando che i ragazzi e le ragazze potessero abbracciarlo per gli auguri e sorrisi appena sedendomi sul tronco prendendo una caramella gommosa nel pacchetto appoggiato sul tronco.

«   tutt appost tutt e duij?   »

Annuì subito guardando Teresa sorridermi e mormorai a bassa voce.

« Terè.. il passato non cambia.. ma posso migliorare il mio futuro.. »
« Era il momento di capirlo signorina orgoglio »

Sorrisi sentendo il suo braccio attorno al mio e appoggia la nuca sulla sua dividendo con lei il pacchetto di orsacchiotti gommosi guardando i ragazzi cantare una canzone che avevano messo nella cassa portatile.

Urlavano come pazzi.

« Fai la gelosa
Ti giuro, è lei che guardava me
Dimmi perché fai la gelosa
Nessuno mi guarda come te
Mi piaci se fai la gelosa..

E non so per cosa
Prima chiedi scusa
E dopo lo fai ancora
Fai la gelosa. »

( Samurai Jay - Colpa mia )

Soffiai una fragorosa risata guardando Cardio e Edo cantare contro Ciro e quest'ultimo li spinse appena avvicinandomi a me e abbracciandomi con la sua voce stonata canticchiò:

« Vorrei farmi una vita, quindi fatti da parte
Oppure saltami addosso e smetti di farmi domande..
Tieniti solo le calze,
Sai che lo faccio come ti piace
Se cammini nuda per la stanza,
Quando mi guardi come una pazza.. »

Lo zitti poggiando le labbra sulle sue e sorrisi nel momento in cui fu lui a baciarmi.

Era davvero questa la vita che volevo, spensieratezza con i miei amici, amore con l'unico che era in grado di donarmelo.. e sopportazione e pazienza d'amore con la mia famiglia.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora