82*

878 21 13
                                    

« Edoardo Conte.. so che il mio ragazzo qui presente Ciro Ricci è assalito da tante donne soprattutto la domenica quando gioca a calcio ma.. da te non me lo aspettavo.. intendo.. »
« C'è sempre una prima volta.. Giulia.. »
« Ma non con gli uomini impegnati.. »
« Ma va fancul tu e iss.. »

Lo spinsi nel momento in cui Ciro ridendo lascio' il mio corpo è Edoardo mi afferrò dalle braccia cercando di bloccarmi mentre camminava seguendo Ciro che apriva la porta dell'appartamento.

Edoardo avrebbe potuto farmi di tutto, il nostro passato non influenzava su Ciro, per lui Edoardo era l'unico che poteva toccarmi di sesso maschile che non siano i miei fratelli.

« Ma tu adesso devi stare qua? » lo presi in giro
« È ovvio.. io sono vostro figlio! »
« No tu si nu caca cazz.. » mormorò Ciro

Soffiai una risata e quando riuscì a farmi lasciare le braccia dal primo lo spinsi ancora andando a sedermi sul divano togliendomi il giubotto.

« Amo.. sta venendo Cloe mi raccomando, sii simpatica e non aggredirla.. tu sei napoletana, lei è di Milano ma vive qui da un botto.. »
« Uh mamma mi.. pur Milanes.. »
« Giulia.. »

Sbuffai appena imitandolo come mi chiamava e guardai Edoardo ridere mentre si sedeva al mio fianco.

Afferrai il cellulare dalla tasca e notai diversi messaggi tra cui • Christian, Rosa, la mamma di Ciro •

« Giù.. »
« Che Edoà.. »
« Hai pensato alla proposta? »
« Si Edo.. facciamolo sto pezzo.. »
« Giura.. »
« Giuro.. »

Lo guardai tirarsi su e prendere il mio viso tra le sue mani lasciandomi baci sulla guancia.

« Oee e camma fa.. »
« Fratè ma itt c si.. »
« Eh ma.. geloso poco fino ad un certo punto.. »
« Vo cantà maro.. »
« Oh ma si scem?? »

Trattenni la risata guardandoli parlare e smisi di sorridere sentendo la porta.

Girai la testa ad Edoardo che tornava al mio fianco mentre sentivo la voce di Ciro:

« Cloe.. hey entra.. »
« Sei da solo? »
« No.. c'è Giulia e Edo di la! »

Guardai Edoardo che mi fissava ridendo e gli alzai il dito medio, notandoli entrare in salone e tolsi il medio dal viso quasi spiaccicato al naso di Edoardo.

La bionda sorrise ad entrambi e mormorò:

« Non credo sia iniziata bene tra di noi.. comunque piacere Cloe.. Ciro mi uccide parla sempre di te. »
« Non preoccuparti. piacere Giulia! Ovvio, sono la sua fidanzata, l'amore suo. »

Precisai le ultime parole cercando di farla capire infatti lei annuì e rimasi seduta mentre si sposto con Ciro che mi fulminava con lo sguardo, ovviamente senza ricevere nessuna risposta se non un mio sorriso mentre lo stupido di Chicco rideva al mio fianco con la mano sugli occhi.

Passò più o meno 20 minuti da quando era qui, io e Edo stavamo quasi crollando sul divano mentre stavamo guardando un film su Netflix, La Scelta credo si chiamasse.. perché in realtà nemmeno lo stavo guardando, sentivo soltanto le risate di quei due in cucina che facevano battute senza senso.

Sbuffai appena sentendo la mano che si stava addormentando e mi mossi appena sussurrando:

« Edo.. mi stai perforando un fianco.. »
« O Giù.. Teng tropp suonn.. »
« ma c tien o diabet? »
« ma pur tu tien luocchij piccolini.. »
« tu hai altro piccolino.. »
« Ringrazia ca si a nammurat e fratm.. »

Trattenni la risata spingendolo appena:

« Vac a durmi a cas.. ci vediamo domani? »
« Va bene capo.. »
« Avvisa tu a Ricci, digli che domani pomeriggio gli porto il pc.. Giù ma domani mattina vieni in studio con me? »
« La mattina ho le lezioni, finisco alle 12 »
« Vabbè allo te ne vieni quando porto il pc a Ciro! »

Annuì guardandolo abbassarsi e lasciarmi un bacio sulla fronte per poi andare via dopo aver preso il suo maglione dal divano.
-

Passarono più o meno 10 minuti, guardai l'ora sbadigliando appena, erano le 22:45, ero stanca.. mi ero svegliata alle 6:15, avevo fatto un viaggio enorme la mattina da sola, in aereo era stato un vero e proprio calvario un bambino non aveva smesso per tutto il volo di piangere.

Mi alzai andando in cucina guardando Ciro e Cloe seduti vicini mentre Ciro aveva la guancia poggiata sul pugno retto col gomito e Cloe fissava il pc.  Stavamo vedendo un film.. seri? Non dovevano vedere il logo.. studiare come disegnarlo ecc?

« Oh amo.. Edo? »
« È andato via.. domani ti porta il pc.. »

Lo guardai annuire e sospirai appena portando il bicchiere alle labbra col latte all'interno freddo che avevo posato appena nel frigo.

Lei non mi rivolse nemmeno lo sguardo, era così applicata a guardare quella scena e poi spostai gli occhi di nuovo su di lui guardandolo leggermente in malo modo.

« Vado a letto, sono stanca.. »
« Vai amo, tra un po' vengo anch'io »

Annuì appena e sospirai pensando che lei sentendo quella frase fosse andata via ma no..
alzai un sopracciglio buttando il bicchiere nel lavandino facendo rumore e infatti se ne accorsero entrambi.

Andai su in camera da letto e mi spogliatoio come mio solito lasciando soltanto il maglione infilandomi sotto le coperte.
-

Continuavo a girarmi e rigirarmi, per quanto fossi stanca i miei occhi sapendo che loro erano giù non si chiudevano.. era passata più di un oretta, l'orario sul mio cellulare portava le 2:35, e menomale che aveva detto che tra un po' sarebbe tornato.

Allungai il corpo verso la mia valigia ancora non sfatta e l'apri prendendo il mio tablet da dentro, l'appoggiai sul letto e notai delle email tra cui quella del professor Arca:
" Giulia, alla fine sei andata via senza salutarmi. Spero davvero che il tuo futuro sia pieno di gioia, che tu possa davvero seguire i tuoi sogni."
Sorrisi semplicemente e gli mandai un cuore come risposta, non ci saremmo visti più se non soltanto grazie alle DAD richieste.

Sentii delle risate provenire da sotto e afferrai il cellulare mandandogli un messaggio

• Amore:
- Grandissimo Strunz, muoviti a mandarla via. -

  La sua risposta non tardò molto:

- Amo, scusa se ti ho svegliata... -
- Ciro, non farmi innervosire.. -
- Ma che c'è? Stiamo solo vedendo un film -
- Ma non dovevi lavorare? -
- Okay, sta andando via. Basta. -

Buttai il cellulare infondo al letto e mi tirai la coperta bianca fino al viso chiudendo gli occhi.

Soltanto 5 minuti dopo lo sentì appoggiarsi al letto e quando la sua mano toccò la mia spalla glie la spostai subito.

« Giulia.. e mamma mi.. »
« Ma una per lavorare deve starti attaccata? »
« Ma siamo amici.. »
« Mannacij a miserij ma io mi devo trovare un collegare e me lo devo piazzare in casa. »
« Eh si sì, stai sudando vedi, dormi.. »

Gli alzai il dito medio come mio solito creando distanza tra di noi e mi girai di spalle sentendo di poter dormire adesso.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora