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« Ma dove l'hai trovata questa casetta? »
« Questa casetta era di mio nonno, ci veniva spesso per fare le sue cose.. metteva le corna a nonna, sai.. quelli che fanno la loro vita non hanno mai una sola donna spesso. »
« Ma non ti dicono nulla che la usi? »
« In realtà qui nessuno la usufruisce così ho chiesto al mio papà se posso metterla a nuovo.. piano piano ci sto riuscendo infatti ci manca soltanto il lato di fuori. »

Sorrisi appena guardandomi attorno entrando nella casetta. Era una casetta di legno, abbastanza grande all'interno da come sembrava fuori.
Era davvero accogliente e all'interno c'era quasi tutto nuovo.

Si trovava quasi alla fine di Posillipo dove c'erano tutti quei ristoranti e la casetta sporgeva sul mare. Aveva una rampa di scale per salirci e poi una veranda abbastanza ampia con un divano fuori.

« Lo so.. il sottoscritto ha bei gusti.. »

Lo guardai soffiando una risata e girai lo sguardo alla cucina e poi al letto matrimoniale un po' più in là.
Mi appoggiai su quest'ultimo dopo essermi liberata della borsetta che avevo sulla spalla e poggiai le mani sul materasso.

« È bellissima.. »

Chiusi appena gli occhi sentendo il rumore del mare e poi li riaprì alzando gli occhi a lui.

« Cosa..? La casetta o tu? »
« La casetta.. »
« E io invece dico che sei più bella tu.. »

Lo guardai avvicinarsi a me e abbassarsi alle mie ginocchia poggiandoci le mani sopra siccome erano scoperte da un gomma nera che indossavo con sopra un top bianco che mi scopriva appena la pancia.

« Lo sentì Giuliè..? »
« Cosa..? »
« Il profumo della libertà.. »

Sorrisi appena allungando le dita alla sua guancia che accarezzai appena guardandolo negli occhi.
Tra meno di una settimana sarebbe diventato maggiorenne, era così strano immaginarlo tra un paio di anni.. eppure amavo quella sensazione di crescere insieme a lui.

Mi scordo tutto quando siamo insieme..
mi scordo di guardare il cellulare, ci sono momenti che mi guardi così forte che mi scordo di respirare.

Mi scordo tutto quando siamo insieme, dimentico che il tempo passa e non sa smettere di passare, dimentico che esistono i secondi, i minuti, le ore.. dimentico di pensare di mettermi li a farmi paranoie, sapete, dimentico di chiedermi "va tutto bene?" ed è così che dimentico di incasinare tutto,
smettendo di pensare.

Quando sono con lui mi scordo di quella volta che mi sono accorta tardi che ormai era troppo tardi e per un bel po' mi sono sentita in colpa, dimentico le corse ad ostacoli in mezzo ai drammi e i tramonti che non ho visto, i pullman che ho perso tutti gli anticipi e i ritardi..
dimentico la solitudine che ti stringe lo stomaco, non ti fa respirare, ti fa guardare tutti con sospetto, non ti fa più fidare.. dimentico le notti passate a ricordare, a voler tornare indietro.

Dimentico ogni volta che mi sono sentita strana e mi sono chiusa in me stessa perché lo sguardo degli altri non mi capiva, mi giudicava
e non sapevo reggerlo.
Mi scordo tutto quando sono con lui, ogni minuto, ogni momento brutto ogni sorriso che davanti ai miei occhi si è spento, ogni paranoia e ogni tormento, quando sono con lui mi scordo il tempo, quando è con me io per la prima volta mi dimentico di dover essere triste per forza perché è così che va la mia vita da sempre è così che deve andare e basta.

E allora resto con lui, che è tutto più facile.

Accarezzai i suoi capelli appena scombinati dal motorino e sorrisi istintivamente sentendolo:

« A che stai pensando? »
« A.. te.. tra un paio di anni.. »
« Ti amerò nello stesso modo e forse di più! »

Lo guardai tirarsi su e finire sul mio corpo nel momento in cui la mia schiena toccò il materasso.

Mi baciò e le nostre labbra desidero di non staccarsi nemmeno per un istante.
No, non avevamo fatto ancora l'amore, e credo che stava per succedere.

Strinsi appena le mani attorno ai suoi bicipiti e chiusi gli occhi quando le sue labbra toccarono il mio collo, morsi istintivamente le labbra più di una volta e lui si accorse di ciò, perché le sue dita toccarono subito il mio labbro inferiore facendo in modo che non potessi torturarle e poi lasciò un bacio sulla mia guancia..

Lo guardai mentre i suoi occhi finirono nei miei, quasi come per chiedermi "Posso?" Annuì subito e lasciai le sue dita sfilassero il mio top bianco..

Avevamo visto i nostri corpi, si, ma soltanto in costume.. non c'era stato niente di intimo tra di noi, soprattutto perché non eravamo nessuno dei due liberi e forse anche perché lui aveva timore che io non volessi.. perché spesso da quando era uscito e ci trovavamo in quella situazione entrambi o meglio io finivo per fermarlo.

Socchiusi le labbra e gli slacciai la tuta nera che indossava e in men che non si dica il buio calo' del tutto nella casetta.

Non avevamo acceso le luci dall'inizio che siamo entrati per il semplice motivo che c'era ancora il tramonto e adesso che credo sia passato un bel po stava diventando buio e l'unica cosa che si poteva sentire era il suono degli uccelli, quello del mare.. e i nostri respiri.

-

Eravamo nudi completamente da un bel po', quasi sentii le mie guancia andare a fuoco.. era la prima volta che mi sentivo così.

E forse mi sentii anche un po' in colpa. Avrei voluto davvero darmi per la prima volta a lui ma entrambi sapevamo che non era la mia prima volta.

Lo guardai sistemarsi tra le mie gambe e il mio sguardo cadde sul suo petto.. non si vedeva molto dal buio ma cazzo.. era così bello.

« Giù.. »

Mi fermai appena alzando gli occhi a lui.

« Si sicur?.. »
« Scusa Cì.. »

Sussurrai a bassissima voce sentendo il suo viso nel mio collo nel momento in cui lui capi di cosa parlavo.. mi abbracciò del tutto e lo strinsi chiudendo gli occhi lucidi.

« È la tua prima volta Rossa.. la tua prima vera volta, e sarò il tuo ultimo. »

Annuì subito poggiando la mano sulla sua spalla accarezzando appena dove aveva il tatuaggio e chiusi gli occhi poggiando il mento sulla spalla nel momento in cui sentì la sua erezione entrare in me.

Passai la lingua sulle labbra e alzai appena il collo sentendo un enorme piacere.. strinsi appena le dita dietro al suo bicipite e quando prese a dare spinte socchiusi le labbra trattenendo gli ansimi.

Sorrisi appena quando lui appoggio' la fronte sulla mia e lo guardai sorridere..
Continuava a dare spinge e lo sentì ansimare, socchiusi le labbra lasciando cadere la testa tra i cuscini beandomi di tutto ciò.

Avevo perso il conto delle sue spinte, quasi non riuscii a stare al suo passo.. amavo tutto ciò.. lo ammetto.

Le sue labbra erano contro al mio seno destro e le sue mani avevano libero arbitrio sul mio corpo nudo.
Non trattenni nemmeno più ansimi, in realtà mi ritrovai sposa di lui mentre lui era seduto in mezzo a letto.

Allungai le dita nei suoi capelli scombinati e lui Poggio' le labbra contro le mie socchiuse, sentivo il suo sudore sotto al palmo della mia mano ma allo stesso tempo quel profumo che indossava ogni volta.. quasi entrare nella mia pelle.

« Ciro.. »

Sussurrai tra un ansimo e l'altro stringendo la mano nei suoi capelli nel momento in cui le sue dita afferrarono i miei capelli sciolti..
Lo guardai sorridere quasi in modo soddisfatto mentre ero su di lui e nello stesso momento dopo varie spinte forti e ben rette..

Strinsi le mani sulle sue spalle sentendo un enorme piacere.. più di quello precedente.. accompagnato da un enorme calore e capii di essere al culmine insieme a lui.

Infatti la sua schiena cadde sul materasso e il mio petto sul suo.

Chiusi gli occhi sentendo la sua mano nei miei capelli e sorrisi appena sentendo il nostro fiatone "suonare" all'unisco.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora