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lo a questa stronzata del filo rosso non ci ho mai creduto, questa idea che due persone si possono allontanare, tanto poi si ritroveranno se sono destinati a stare insieme, non vi sembra una grande cazzata? lo l'unico legame che conosco è quello delle mani, due mani che si legano per non slegarsi più. Come conosco esattamente la paura di tenersi per mano. Ma questa idea di lasciare tutto al caso mi sembra solo una scusa per non lottare per qualcuno. E sapete chi è che cambia? Chi resta. Chi va via non trova mai la stessa persona che ha lasciato, perché chi resta fai conti con le ferite, i cerotti che non bastano, i segni che lasciano gli abbandoni. Quindi vaffanculo il filo rosso, io voglio credere che chi rimane è destinato a stare insieme, chi scappa non ci tiene davvero.
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« Amore! Sono a casa!! »

22:15.. ero nel letto e ero finita per addormentarmi mentre lo aspettavo, apri gli occhi sentendo la sua voce e sospirai appena toccandosi gli occhi col palmo della mano.

Lo guardai entrare con la testa nella porta socchiusa e girai appena gli occhi.

« Scusami ma ci siamo messi a giocare a biliardo e non me ne sono accorto dell'orario.. »

Annuì semplicemente guardando il mio cellulare appoggiato sul lettino e lo sentii parlare avvicinandosi:

« Oh amo.. tutt'okay? Stai bene? »

Allungò la mano per toccarmi i capelli ma gli spostai bruscamente subito la mano per non farmi toccare e guardai la sua faccia.

« Oh.. ma cre? »
« Voglio tornare a casa.. »

Sussurrai guardandolo sentendo la voglia di piangere invadere i miei occhi.

« Eh? Pecchè? »
« Perché qui non ho nessuno.. nemmeno a Napoli ma almeno c'è tua madre, Rosa e Vale.. »
« Scusami.. ma io non sono nessuno? »

Alzai subito la testa a lui guardandolo negli occhi trattenendo le lacrime serrando la mascella forse troppo forte.

« Sono qui da tre giorni.. hai passato un ora con me? »

Lo guardai zittirsi e abbassare lo sguardo.

« Non mi rispondi perché l'unica ora che hai passato con me è stata quando abbiamo fatto l'amore al mio arrivo qui.. »
« Mi dispiace Giù.. io non lo faccio apposta però.. »
« Però ti piace Cloe.. e anche troppo.. »
« Cosa? »
« Non hai mai guardato nessuno con quei occhi se non a me.. me ne sono accorta quando ridi con lei Ciro.. »
« No Giù.. non è questo il punto.. »

Lo guardai scuotere la testa e sospirai appena spostando la coperta mettendo i piedi nudi sul parquet e non mi feci toccare neanche stavolta dalla mano che allungò..

« Non mentirmi ancora.. infondo l'amore non può durare sempre, sono 3 anni che stiamo insieme no? Quindi il tuo cuore da un giorno all'altro può anche innamorarsi di un'altra.. »
« Giulia!! Famm parlà!! »
« E ALLORA PARLA! » urlai istintivamente

Lui mi rivolse lo sguardo forse non aspettandosi delle mie urla e deglutì guardandolo.

« Non puoi tornare a Napoli.. »
« Eh? Pecchè? »
« Giovanni Valletta.. vuole vendicarsi per colpa mia e tua e adesso vive per vederti morta.. »

Lo guardai deglutendo lasciando cadere le mie braccia lungo il mio corpo esile e socchiusi le labbra sentendo le lacrime sulla mia guancia che non riuscii più a trattenere..

Appoggiai a schiena al muro e chiusi gli occhi iniziando a piangere a singhiozzi e nel momento in cui sentì le sue mani prendere le mie braccia lo spinsi subito per non farmi toccare:

« Giulia.. »
« Non mi devi toccare.. »

Lo guardai alzare le mani e sospirare appena.
Girai la testa guardando il cielo blu e asciugai le lacrime con le maniche del mio maglione tirando appena su col naso.

« Si.. provo qualcosa per Cloe ma.. quello che provo per te non sarà mai paragonabile a niente.. oggi mi ha detto ciò che gli hai detto Giù, non.. l'hai minacciata.. »

Lo guardai alzando un sopracciglio cercando di capire cosa stesse dicendo:

« Cosa? »
« Mi ha detto che l'hai tipo avvisata.. »
« Ma tu sei più scemo di lei.. »
« Giulia non è normale che.. »
« Non voglio nemmeno più ascoltarti e ne tanto meno giustificarmi o dirti cose.. »
« Preferisci chiudere tutto? »

Lo guardai deglutendo e afferrai i pantaloncini mettendoli e poi i calzini con le ciabatte senza nemmeno rispondergli.

« Dove vai adesso? »
« Ovunque.. basta che non resto ancora un'altro minuto qui o ti distruggo.. quindi non provare a fermarmi.. »

Lo guardai zittirsi e girai lo sguardo a lui prendendo il cellulare dal letto scendendo le scale arrivando alla porta..

Una parte di me voleva in qualsiasi modo che lui mi fermasse.. che mi dicesse che era tutto uno scherzo e che stava solo passando un suo periodo e che il suo amore nei miei confronti era sempre lo stesso.. ma non lo fece..

Lo guardai fermo sull'ultimo gradino delle scale e restai a guardarlo per qualche istante prima di uscire dalla casa chiudendo la porta..

Appoggiai la schiena alla porta di casa e cercai di non piangere guardandomi attorno.

Mi allontanai salendo le scale del palazzo arrivando al piano di sopra e guardai l'orario 23:00..

Appoggiai l'indice sul campanello di Edoardo e aspettai che aprisse.
Lo fece solo due minuti dopo stava ridendo, sentii la voce di Rosa e sorrisi appena..

« Ti chiamo più tardi piccola.. okay? »
« Okay! Salutami i ragazzi. »

Lo guardai staccare e io rimasi ferma vicino alla porta guardandolo per qualche istante..
lui capii subito e avvolse le braccia attorno al mio corpo, allungai le braccia dietro al suo collo e lo strinsi forte troppo forte nascondendo il viso nel suo collo sentendo le lacrime.

La mano di Edo accarezzò la mia schiena e per un istante mi sentii "a casa".. Edo oltre Ciro era l'unico qui che mi legava a casa mia, a Napoli.

« Posso restare qui con te stanotte? Poi domani vedo dove andare.. »
« Giulia.. nun dicer strunzat dai entra.. »

Passai la serata da lui, gli raccontai tutto ma non nei minimi dettagli.. persino di Giovanni Valletta.

Da una parte avevo paura che avessi i giorni contati, dall'altra sapevo di stare tranquilla..

« Basta mo piangere.. riposa un po' okay? »

Annuì appena sotto le coperte della sua stanza da letto e lo guardai fare per uscire dopo avermi baciato la tempia.

« Edo.. no aspetta.. »
« Che c'è Giuliè..? »
« Puoi restare con me.. »
« Giù.. »
« Non è una domanda Edo.. »

Lo sentii sospirare e poi infilarsi sotto le coperte con me.. mi voltai verso di lui abbracciandolo e la sua mano accarezzò i miei capelli..

« Edo.. »
« Mh..? »
« Non voglio morire.. »
« Non ti succederà niente Giù.. finché io e quel cretino siamo vivi nessuno può toccarti.. »

Annuì appena com la testa sul suo petto e  Cercai di dormire in tutti i modi, Ma sapevo che era un'altra notte senza chiudere gli occhi..

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora