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Lasciammo le scalinate soltanto 10 minuti dopo che le nostre labbra decisero di dividersi.
Diciamo che forse, avevo capito cosa fosse davvero amare qualcuno, e anche se non l'avrei mai ammesso proprio come lui, sapevo che..
Si, era semplicemente amore.
-

« Ma Cre t mangij a pizz ca forchetta? »

Pino stava prendendo in giro Kubra e aveva fatto ridere tutti mentre io ero seduta accanto a Teresa nell'altro tavolo.

Era davvero una bellissima serata, infondo questi ragazzi erano rinchiusi qui non solo per avere una punizione ma anche per cercare una "riabilitazione" tra di loro, con loro stessi, così che fuori sarebbero stati diversi, nuovi.

« Pino, lascia stare Kubra.. »
« Comandà ma è un offesa la pizza con la forchetta.. »
« Ma questi non sono problemi tuoi.. »

I ragazzi ridevano sotto la conversazione di Pino e il comandante mentre il mio sguardo cadde infondo all'altro tavolo..

Ciro era seduto accanto a Totò e all'altro lato aveva Edoardo.. mi stava guardando, lo guardai sorridere e trattenni il sorriso abbassando lo sguardo, e rialzandolo sorrisi.

« Si troppa bell.. »

Mi sussurrò nel labiale e sorrisi girando la testa sentendo un leggero imbarazzo, lo faceva spesso.

« Allora? Andiamo a vedere questo film o no? »

Chiese la direttrice mentre le ragazze urlavano come matte, e i ragazzi erano un po' meno entusiasti.

Li guardai alzarsi io mi alzai con Teresa iniziando a togliere i cartoni delle pizze ma sentì il mio cellulare vibrare e l'afferrai guardando l'ennesimo messaggio.

" Maria.. Giulia, secondo me dovresti rispondermi, mi sei rimasta così impressa che ho bisogno di vederti, anche senza scopare. "

Deglutì mettendo subito il blocco al cellulare e infilai il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e buttai i cartoni in un sacco enorme.

« Giulia stai bene? »
« Si.. »
« Io vado a vedere il film, continui tu? »
« Vai tranquilla.. »

Sorrisi leggermente guardandola allontanarsi e poi i miei occhi caddero su Edoardo che stava entrando nell'edificio.

Mi rivolse lo sguardo, i suoi occhi mi fissarono per un bel po.. deglutì appena e quando cercai di mostrargli un piccolo sorriso lui scompari' nelle scalinate.

Adesso mi toccava togliere le cose da sola.

• POVs Ciro •

« Ma camma fa cu stu film direttì.. »
« Totò su questo film dopo dovete scriverci una relazione quindi guardatelo. »

Sbuffai appena sentendo la direttrice e Totò parlare, nemmeno mi sedetti sulle coperte che cercano a terra..

Mi avvicinai alla direttrice da dietro e mormorai a bassa voce:

« Direttrì.. a me nun m mbort ro film.. »
« Ciro, la legge è uguale per tutti.. »
« Ma che scemita.. pozz turna' in cella? »
« E come la fai la relazione? »
« Ma non la voglio fare. »
« Allora facciamo una cosa, la relazione non la fai ma in cella nemmeno ci vai, quindi scendi e vai a dare una mano a Giulia in cortile che sta pulendo da sola. »

Mi faceva schifo pulire,
Ma sarei andato lì soltanto perché c'era lei.

La guardai senza dire niente e annuì subito.
Infatti notai il suo sguardo stranito e poi sorrise.

« Strano che tu non abbia obiettato.. »
« Scusate.. ma c'è lo state insegnando voi o no che l'amore può cambiare il mondo? »
« Vattene vai.. prima che ti spedisco a Poggioreale! »

La guardai sorridere e soffiai una risata seguendo Beppe che mi faceva strada fino al cortile dove a stavamo mangiando poco prima.

Ed eccola.. aveva i capelli rossi raccolti in una coda che prima non aveva.. un top bianco che prima aveva coperto da una giacca.. si, faceva abbastanza caldo.

« Giuli.. hai ospiti.. anzi uno solo! Si rifiuta di fare la relazione e pure di guardare il film quindi la direttrice ha deciso di farlo pulire. »
« E ha accettato? »
« Senza esitare, mi raccomando a voi due! »

La guardai ridere e sorrisi appena girando gli occhi a Beppe che scompariva all'interno dell'iPM mentre io mi avvicinai a lei sentendola.

« Come mai? Tu non ti sporchi le mani? »
« Così capisci che posso sporcarmi anche le mani, basta che passo del tempo con te.. »

Mi avvicinai a lei e le rubai un bacio a stampo, ma lei si staccò subito per paura che ci vedessero, e notai anche il suo sorriso che cercava di nascondere.

« Dai muoviamoci che domani mattina abbiamo la barca.. »
« Ma perché è pronta? »
« Dovresti dirmelo tu.. io mica ci vivo qui.. »
« Ma chi ci ha mai messo le mani vicino.. »

La guardai soffiare una risata e per qualche istante restai a guardare il suo sorriso mentre le mie mani schiacciavano il primo cartone della pizza che avevo preso per buttare.

Sarei rimasto ore a guardarla sorridere.. quegli occhi verdi risaltavano il colore dei suoi capelli e.. quel profumo era sempre lo stesso.

« Allora? Perché non ti piacciono i film? »
« Non mi piacciono quelli romantici.. »
« Ma dai, sono così carini.. »

Il suono di una notifica del suo cellulare la fece zittire, lo prese dalla sua tasca posteriore dei jeans e poi rimase a guardare lo schermo.

« Chi ti messaggia alle 22:45 di sera? »
« No.. nessuno.. »
« Giulietta.. »

La guardai alzare lo sguardo verso di me, alzò le spalle e dopo poco mormorò:

« Valeria, la mia amica.. ciò litigato perché passo più tempo qui che con lei.. »

Sapevo che fingeva, non era proprio brava a dire le bugie, balbettava, la conoscevo da 6 mesi eppure sembrava una vita.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora