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Mi dici sempre che San Valentino è ogni giorno con me, e che non serve una festa per ricordarci quanto possiamo stare bene insieme. Che l'amore è una cioccolata calda diviso due, un cornetto mangiato in macchina, una risata per una stupida battuta, sentirsi liberi di essere se stessi, di avere sogni, di avere ambizioni insieme, progetti insieme. Allora smetto di pensare che un solo giorno devo preoccuparmi di farti regali, e penso che vorrei regalarti dei fiori ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, senza alcuna ricorrenza, solo per ricordarti che ogni giorno sei parte di me. E sono qui per ricordarti anche che ogni giorno è la festa degli innamorati, ed ogni giorno festeggio guardandoti ridere accanto a me.

5 Giorni dopo. 14 Febbraio

Faceva un freddo enorme, sembrava tipo esser passato un mese da quando l'avevo vista con gli occhi aperti per l'ultima volta..

Era tutto così strano,tutti noi avevamo quasi fermato le nostre vite per stare al suo fianco.

Mamma e papà erano nel mio appartamento e ogni giorno mi portavano qualcosa da mangiare o solo mi davano lo spacco per andarmi a fare una doccia, ero riuscito a fare solo due allenamenti ma niente di che.. il mister si era accorto della cosa e infatti parlammo per mezz'ora nei spogliatoio, mi disse che se volevo prendermi del tempo ne avevo tutto il diritto e proprio quando stavo per dire di sì, qualcosa mi spinse a dire "no.. Devo giocare"

Rosa stava saltando la scuola ma non era un problema, avevamo avvisato alla scuola di Giulia delle sue condizioni.

Edoardo era l'unico a star lavorando più di tutti, la cosa più bella che era successo in quei giorni era che il singolo che avevano fatto trasmettere ovunque stava spopolando.. la voce di loro due insieme era qualcosa di spettacolare e non c'era nessuno che non l'ascoltava.

Odiavo il fatto che lei non potesse godersi di tutto ciò, del primo posto del loro singolo su ogni piattaforma digitale.. e odiavo non poterla sentire.

Avevo sentito Cloe una volta ma le avevo detto che per il momento volevo stare al fianco di Giulia e poi avremmo parlato su cosa fare.

Era tutto nella norma, tra lei.. lei non c'era e ogni giorno i medici mi davano meno speranze.

-

Entrai in camera chiudendo la porta alle spalle guardando mia madre parlare come suo solito con lei come se lei rispondesse, qui.. tutti lo facevamo, il sorriso di Giulia sembrava quasi risponderti.

« Hey.. ma guarda chi c'è.. »
« Buongiorno.. »

Sussurrai senza sorridere nemmeno tenendo tra le mani un mazzo di fiori con un orsacchiotto e dei baci perugini.

« Oh.. guarda Giulia.. ti ha portato dei fiori.. »
« Mamma smettila.. »
« Guarda che ti sente eh.. »

Sospirai appena porgendogli i fiori mentre mia madre si occupò di sistemarli al sole in un vaso vuoto che c'era lì sulla finestra..

Appoggiai il peluche a forma di tartaruga al suo fianco e l'accarezzai appena i capelli..

« L'avete cambiata il pigiama? »
« Si.. i medici mi hanno dato il permesso e con l'aiuto di Rosa abbiamo lavata.. »

Annuì appena guardando il suo pigiama rosa e gli accarezzai i capelli rossi avvicinandomi con le labbra al suo viso sentendo il suo profumo..

« Vado a prendere qualcosa da bere dai.. Ciro, vedi che è passato il dottore e mi ha detto che più tardi passano per provare a togliergli il monitor al cuore.. »

Annuì sentendo mia mamma e deglutì appena guardandola chiudere la porta girando poi lo sguardo a Giulia.

« Hey rossa.. »

Le lasciai ancora diversi baci sul viso facendo piano a tutti quegli aggeggi che aveva attaccato e sorrisi leggermente guardandole le labbra.. era vero, per quanto io dicessi a mia madre di smetterla sembrava che il suo sguardo dicesse "Sono io, puoi parlarmi, va tutto bene"..

« Hey.. promettimi che dopo non mi fai scherzi.. che mi lascerai sentire un po' il suono del tuo cuore.. ti prego.. »

Sussurrai accarezzandole il viso con le dita.

«  Incontriamoci per caso una di queste sere..Giù
Mi troverai seduto su quella panchina dell'IPM di cui ti ho vista la prima volta fuori da un ospedale.. avevi quel pantalone di tuta e un paio di scarpe bianche, eri distratta, un po' in disordine, con la testa tra le nuvole.
Troviamoci per caso Giù..  dentro i tuoi pensieri, che tanto io ti penso sempre, che tanto io ho solo voglia di incontrarti e farti innamorare di me.. »

Sussurrai al suo orecchio accarezzandole ancora i capelli e sorrisi leggermente sentendo l'enorme voglia di stare con lei.

« Ohi.. oggi è anche San Valentino e fuori fa freddissimo.. lo so che odi il freddo.. e anch'io.. ma il letto a casa ci aspetta così possiamo stare insieme.. »

Smisi di parlare girando subito la testa sentendo la porta aprirsi e deglutì appena guardando il medico privato che le avevamo messo.

« Ricci.. »
« Dottore.. »
« Sei pronto? »
« Posso restare qui? »
« Promettimi solo che qualsiasi cosa starai tranquillo.. » 

Sospirai appena annuendo e gli lasciai appena la mano indietreggiando lasciando che il medico e due infermieri si avvicinassero al corpo di Giulia.

« Ma come profuma questa ragazza.. »
« Dovreste vederla quando è a casa.. c'è il suo profumo ovunque.. neanche più riesco a capire come faccia.. »

Risposi all'infermiera che mi sorrise mentre la donna accarezzava il viso di Giulia.

Poggiai la schiena al muro e chiusi gli occhi sentendo il dottore chiedere delle cose alle infermiere e notai mia mamma entrare che si mise al mio fianco.

« Uno.. due.. tre..»

Sentii la voce del medico mentre sfilava il tubbicino dal cuore di Giulia e guardava il monitor al suo tre.

Istintivamente strinsi mia madre da dietro nascondendo il viso nei suoi capelli e sentii le mani di mia madre stringere le mie..

BIP..BIP..BIP..

Prima lentissimo, poi così veloce e poi una linea sottile e diritta arrivo' al monitor.

Alzai subito la testa guardando la linea diritta e sentì la voce di mia madre pronunciare "no..no"
Rimasi immobile cercando di capire cosa stava succedendo o meglio non volevo accettare niente..

« Passami il defibrillatore.. »

Credo passarono 4 minuti.. prima che il monitor iniziò a suonare e guardai il dottore spostarsi subito dal lettino mentre Giulia fece un verso con la voce quasi come se stesse soffocando..

« È tutt'okay.. Giulia.. Giulia siamo i dottori.. »

Aveva aperto gli occhi e stava tossendo così forte che quasi sentii un sentimento che non avevo mai provato davvero.. La paura.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora