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4:35 di notte.

Non riuscivo a chiudere gli occhi, continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto.. Giulia non aveva risposto nemmeno ad un mio messaggio.

Mi alzai dal busto uscendo dalla mia camera andando in salone e notai Edoardo ancora sveglio con le cuffie allo orecchie

« Oh, Chicco.. »

Gli tolsi le cuffie e infatti lui si spaventò, sospirai appena scuotendo la testa sedendomi accanto a lui e mormorai subito dopo.

« Ma che c'è fai ancor scetat? »
« Giulia non mi risponde »
« Vabbuò evidentemente è stanca e dorme »
« Eh ma non è mai andata a dormire senza darmi la buonanotte.. »
« Frate song e 4.. »

Sbuffai appena andando in cucina prendendo della camomilla, odiavo la camomilla..
- Dai, assaggiala.. -
- Noo aropp dormo. -
- E c fa? Dormi con me -
Sorrisi pensando alle conversazioni che avevo con lei quando a casa la sera prima di andare a dormire lei non finiva a letto senza farsi la camomilla.

Aspettai che fosse pronta e mi appoggiai alla cucina guardando il vuoto e dopo poco notai il mio cellulare vibrare, l'afferrai subito notando che era Rosa mia sorella..

Poggiai il cellulare all'orecchio e mormorai:

« Ro?? »
« Cì.. dormi? »
« Nono, ma che succede? »
« Ti devo dire una cosa.. »
« È succies coccos a Giulia, Ro? »

Allungai la mano a spegnere la fiamma e andai in salone mettendo la mano sul mio fianco.

« Nono.. oggi suo papà è Morto.. »
« Ma c stai ricenn.. »
« Si, lei era lì con lui.. »
« Ma mo dove sta? »
« Hanno riportato il papà a casa con lei ci sono i fratelli e mamma e papà sono con loro.. »
« Ro, non lasciatela sola okay? Io domani sto a casa. »
« Vabbene.. notte.. »

Staccai la chiamata guardando Edoardo che mi guardava in modo interrogativo e lo guardai sussurrando a bassa voce:

« Giovanni è morto.. »
« O pat e Giulia? »

Annuì guardandolo.

« Mamma mi.. »
« Devo tornare a casa Edo.. Giulia questa senza di me non la supera.. »
« Ma non saremo mai a casa per domani.. »
« Mo chiedo a Mudryk.. »
_

La mattina verso le 6:30 ero con Edoardo a Napoli.

Tutto ciò dovevo ringraziare il mio amico di squadra che aveva un jet privato e l'avevamo usato, davvero avevo cercato in tutti i modi di essere lì prima del tempo.

Guidai fino casa sua con l'auto di mio fratello siccome passai prima a casa a posare le cose e una volta li notai mia madre e mio papá fuori alla porta, con loro c'era una ragazza.. credo la moglie di suo fratello e poi c'era suo fratello maggiore seduto con le mani sul viso.

Deglutii sentendo mia mamma:

« oh amore mio.. e tu che ci fai qua? »

Mi avvicinai baciandole la guancia e strinsi la mano di mio padre dando poi una leggera carezza sulla schiena di Peppe il fratello maggiore di Giulia.

« Rosa stanotte mi ha chiamata.. dov'è Giulia? »
« Si sta preparando.. per le 10 ci sono i funerali »

Entrai dentro guardandomi attorno e feci una smorfia, avevo sempre odiato i funerali.. mi avvicinai alla sua camera e poggiai la mano sulla maniglia aprendola appena.

Cazzo, era bellissima.. era avanti allo specchio e si stava fissando.. non volevo essere nei suoi panni, il suo papà era l'unica cosa che le restava, lei amava suo padre..

Aprii la porta guardandola girarsi e fissarmi, non parlò nemmeno.. di scatto corse tra le mie braccia e l'abbracciai subito stringendola forse troppo forte poggiando le labbra tra i suoi capelli rossi e profumati..

Sapeva che doveva succedere ma non si era mai pronti per dire addio ad un genitore, e lei l'aveva fatto troppo presto con entrambi.

• POVs Giulia •

Non ero pronta, non ero pronta a dirgli addio.
Qui nessuno era pronto a lasciare i propri genitori. E io già non avevo avuto mia madre perché adesso mi toccava così poco tempo con mio papà?

Non avevo capito un bel niente in quelle ore o meglio, era passato un giorno dalla morte di papa' e nemmeno me ne ero accorta.
Io nemmeno ai funerali volevo andarci, ho sempre odiato i funerali.

Ero in camera mia infilando la giacca siccome sentivo leggermente freddo e afferrai gli occhiali da sole neri facendo per uscire.

In realtà mi ci trovai l'unica persona della quale avevo davvero bisogno, la mia medicina.

L'abbracciai subito stringendolo forte troppo forte, sentivo così tanto la voglia di piangere ma trattenni ogni lacrima che avevo in corpo stringendomi a lui.

Soltanto qualche istante dopo alzai gli occhi:

« Che ci fai qui..? »
« Non potevo lasciarti adesso.. »
« Ma tu domani hai una partita.. »
« Tu sei più importante di qualsiasi altra cosa »

Sospirai appena alzandomi sulle punte lasciandogli diversi baci sulle labbra e sussurrai a bassa voce quasi sapendo come se lui fosse l'unico col quale avrei potuto dirgli la verità:

« Non sono riuscita a salutarlo Amo.. il tempo di uscire e sono rientrata.. non ha aperto più gli occhi e non gli ho nemmeno detto Addio.. »

Lo sentii sospirare e i suoi occhi nascosti dietro ai suoi occhiali riuscivo a capire che fossero lucidi..
Le sue mani accarezzavano le mie guancia e mentre il suo pollice finì sul mio labbro inferiore sussurrò:

« Lui sa' che sei stata accanto a lui fino all'ultimo istante, che sei stata sempre lì, senza mai lasciarlo sola Giù.. cosa potevi farci più? »
« Aiutarlo in qualche modo magari.. »
« Lo sai meglio di me che questa malattia è bastardissima Giù, non siamo Dio.. »

Sospirai appena facendomi lasciare e annuì prendendo la borsa pronta a poter lasciare la stanza con lui.

Infatti pochi istanti dopo lasciai la camera con lui mentre i miei occhi caddero sulla mamma di Ciro.. si stava asciugando le lacrime e mi aveva mostrato un sorriso, e li.. in quel gesto.. ci vidi così tanto Ciro.

Mi era stata sempre vicina da quando lui era partito, sentivo l'enorme amore che mi donava ma anche suo padre, Rosa o suo fratello.. da quando Ciro era lontano, non mi avevano mai fatta sentire sola, mai.

« Pronta? »

Mi chiese Maria accarezzandomi i capelli, annuì semplicemente abbassando gli occhi sentendo Ciro intrecciare le dita con le mie.

No che non ero pronta, ma dovevo.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora