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Papà le chiamava "Persona medicina":
Diceva che ci sono persone che quando le guardi guarisci, che appena le senti calmano i battiti e aggiustano i polsi.
Che aprono le persiane del cuore e fanno entrare la luce vera, quella del sole.
Persone che con un abbraccio ti fermano la tachicardia di dentro, quella che per notti, anni.. hai collezionato a colpi di ansie che nemmeno tu appartenevano.

Papà diceva che esistono persone che hanno le tisane dentro agli occhi, camomilla nello sguardo.
Che tu le vedi e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri, e dopo averlo incontrate perfino i sogni diventano più puliti e ancora loro sognano meglio.
Dicevano che esistono persone che non si spaventano dei tuoi occhi dolori, che non hanno paura di abbracciare i traumi, che sanno dove metterti dentro le parole giuste, persone che hanno imparato a frequentare così bene il sole che sanno addirittura accompagnarti fino al tuo tramonto.

Papà le chiamava: "Persona medicina"
Diceva che ci sono persone, che quando le guardò guarisci.. a detta sua "le uniche persone da frequentare", le uniche persone da diventare.

« Buongiorno signorina.. »

Girai la testa alla cucina vedendo entrare Ciro, era di ritorno dagli allenamenti e era andato dal barbiere, così aveva detto.
Io ero rimasta a casa tutto il giorno perché davvero mi era un po' impossibile fare qualsiasi cosa quando ero entrata nel nono mese.

Stavo aiutando Valeria tramite pc per il suo brand che aveva organizzato di Moda e stavo cercando anche di scrivere un paio di canzoni, ma ovviamente da un mese a questa parte non riuscivo neanche a toccare una penna, o meglio, io ci provavo ma sembrava che le parole non uscissero.. ne avevo parlato anche con Edo e mi aveva semplicemente detto che sarebbe successo quando meno me lo sarei aspettata.

Eppure avevo così tanto amore attorno a me.

« Hey.. era ora.. »
« Scusa amo ma il barbiere tre ore e poi sono dovuto andare da Rosa a danza perché ha avuto un problema al piede.. »
« Adesso sta bene? »
« Si credo sia una slogatura.. »

Annui appena appoggiando le mani sul tavolo guardandolo entrare in salone togliendosi la giacca di pelle che indossava:

Annui appena appoggiando le mani sul tavolo guardandolo entrare in salone togliendosi la giacca di pelle che indossava:

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Era strano.. continuava a guardarsi attorno e alzai un sopracciglio sedendomi sullo sgabello.

« Tutt'okay Ricci? »
« No e' che.. ho incontrato Cloe e mi ha detto che ha visto un tipo entrare.. »
« Da quando parli con Cloe? »
« Ogni tanto.. ma niente di che! »
« Beh la prossima volta fatti dire che era il corriere che mi ha portato delle cose di Shein »

Lo guardai annuire e sospirai appena prendendo il cellulare abbassando lo sguardo su quest'ultimo mentre mi misi a leggere l'email del dottore che mi diceva:
" Signorina Attechi, nel caso non riusciamo per il 15 programmiamo io parto per il 20 okay? "

Feci una smorfia rispondendogli con un "okay" e tornai a guardare Ciro.

Aveva appena aperto il frigo prendendo dello yogurt e lo sentii:

« Amo ma è finito quello a stracciatella? »
« Si.. dobbiamo andare al market.. »
« Vuoi andarci adesso? Andiamo insieme »
« Okay, vado a prepararmi.. »
« Stai bene Giù? »
« Sisi »

Gli mostrai un sorriso e mi alzai lasciando il cellulare sul tavolo andando poi in bagno a prepararmi.

• POVs CIRO •

Eravamo giovani e volevamo prenderci tutto, poi crescendo non ci siamo presi niente, ma abbiamo scoperto che potevamo essere felici lo stesso.

La guardai allontanarsi dalla cucina e mi appoggiai al suo posto mangiando il yogurt spostando lo sguardo sul cellulare che aveva sul tavolo.

Sospirai appena prendendolo appoggiando il cucchiaio nel vasetto del yogurt e girai la testa sbloccando il suo cellulare guardando il messaggio del dottore aperto.

Parlava della nascita di Noah, sorrisi appena girando lo sguardo e poi mi alzai prendendo anche il mio cellulare andando sul divano leggendo il messaggio di Edoardo:

" Allora? Lo fai stasera? "
" Non lo so fra, vorrei portarla fuori ma la vedo abbastanza stanca. "
" Chiediglielo ugualmente, tanto ti dirà di voler venire. "
" Sicuramente, quella cosa c'è l'hai tu? "
" Si è qui, dopo te la porto. "

Bloccai subito il cellulare sentendo la voce di Giulia venire in salone pronta e la guardai sorridendo appena.

Era bellissima, la gravidanza le aveva messo in risalto di più le curve.. e soprattutto il seno, morsi appena le labbra guardandola.

« Che c'è?? »
« Niente.. »

Sorrisi guardandola alzandomi prendendo la giacca che avevo tolto 20 minuti prima e lasciai l'appartamento con lei.
-

• POVs GIULIA •

« Amo? »

Girai lo sguardo verso di lui mentre guidava e come suo solito aveva la mano sulla mia coscia.

« Ma tu stasera c'è la fai a venire a cena fuori? »
« Si.. intendo.. sono incinta posso farcela eh.. »
« Sei sicura? Oppure possiamo far venire il ristorante a casa non so.. »
« Sicurissima.. come mai poi questa cosa? »
« Perché la settimana prossima sono quattro anni che stiamo insieme e siccome sabato parto per la trasferta vorrei posticipare .. »

Lo guardai sorridendo appena annuendo, doveva andare in trasferta in Spagna, giocava contro il Barca e sarebbe stato fuori 2/3 giorni.
E speravo con tutta me stessa che Noah non sarebbe nato proprio lì.

« Va bene.. »

Lo guardai sorridere mentre alla radio c'era una delle canzoni rapper che cantava lui che non capivo chi fosse visto che lui aveva sti gusti musicali tutti suoi tra napoletani e non.

Dopo poco lasciammo l'auto e camminammo per tutto il market mentre cercavamo di riempire le cose per casa.

« Ma tu l'hai sentiti oggi? »
« Diciamo che Edo era pieno di musica.. »
« Ci sta davvero mettendo tutto il suo.. »
« Si amo, vedi che mercoledì viene mamma eh. »

Annuì subito mettendo nel carrello che lui stava spingendo della pasta e mi guardai attorno sbuffando sentendo un leggero dolore sotto la pancia.

Era normale, il dottore mi aveva detto che era tutto nella norma visto che stava quasi per nascere.

« Tutt'okay? »

Lo guardai affiancarsi a me mentre avevo le braccia allungate a prendere della farina e sorrisi appena girando la testa verso di lui che accarezzava la mia pancia.

« comunque mi sono dimenticata di dirti che ieri Mattia mi ha mandato la richiesta su Insta.. »
« Ma Mattia il mio amico di squadra? »

Annui guardandolo sorridendogli appena guardando la sua espressione quasi schifata.

« Ma cre si gelus? »
« E secondo te? »
« È un tuo amico.. stupido.. »
« Io non ho amici, l'unico di cui mi fido è Edo »
« E allora fidati di me. »
« Ciecamente.. »

Sorrisi guardandolo e spostai gli occhi prendendo un pacco di sale porgendolo a lui mentre lui stesso lo Poggio' nel carrello.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora