« Maria? »
« Non mi chiamo Maria. »
« Come devo chiamarti allora? »
« Puoi anche non farlo. »
« Dai sali.. »
« No, devo tornare a lavoro. »
« Dov'è che lavori, li? »Mi indicò con l'indice dietro di me dove si vedeva il mare e anche L'IPM. Deglutì appena alzando il viso a lui mentre guardavo la sua mano farmi cenno di entrare nell'auto che aveva lasciato in quell'istante prima di chiamarmi.
« Ma cosa vuoi? »
« Solo parlarti.. »
« E chi mi dice che posso fidarmi? »
« Nun pozz fa strunzat, ho un cognome importante e una reputazione importante, se parlo ci perdi tu per la tua dignità, e ci perdo io per la mia reputazione c vac a puttan.. »Alzai subito la testa pensando alle sue ultime parole, io non ero una puttana e ne tanto meno volevo avere quell'etichetta.. alzai appena gli occhi ai suoi guardandolo indicarmi di nuovo la macchina.
Sospirai appena girando lo sguardo All'IPM e poi entrai in auto deglutendo, avevo il cuore in gola ma non volevo dimostrarlo, per questo entrai in auto e quando lui fece la stessa cosa capì che eravamo dentro soltanto perché al di fuori non potevano vederci visto che i vetri erano fumè.
Lo guardai sistemarsi al suo posto e poi girare il corpo verso di me, aveva di sicuro la mia stessa età o forse più grande ma non di tanto.
« O sai ca si chiu bell senza tutta quella roba addosso? »
Lo guardai allungare la mano al mio viso ma subito mi scansai alzando la testa a lui.
« C vuo? »
« So che ti ha salvato da lì dentro Ciro Ricci.. »Lo guardai e sospirai appena.
« E Ricci nun fann mai coccos p senza nient.
Cosa gli hai promesso? »
« Ciro non è come quei Ricci. »
« Ah quindi sta là dentro per sport? »
« Non ha ucciso nessuno, la sua famiglia non ha precedenti.. e non vogliono saperne niente di queste cose, sono persone umili. »Guardai il suo sguardo spostarti in avanti e soffiare una risata abbastanza accentuata.
« Sisi, come no. La mia famiglia è molto amica alla sua. Si sann che hanno aperto un club dove ci sono delle prostitute succede un macello. »
« Loro non c'erano niente, prendetevelo con Salvo. E poi non sembra che ti dispiace.. »Lo guardai girare lo sguardo verso di me e sorridere, stringeva le mani sul volante e poi lo guardai.. non mancavo nessun movimento facesse.
« Diciamo che.. sapere di essere stato il tuo primo mi ha sempre eccitato un sacco.. assai.. »
Deglutì poggiando le dita sulla portiera facendo per aprire ma c'erano le sicure e alzai il viso a lui.
« Nun t facc niente Maria, tranquilla.. »
« Giulia! Il mio nome è Giulia. »
« Si scusami.. »Deglutì sentendo leggermente la pulsazione del cuore quasi fino alla mia gola e girai lo sguardo a lui torturandomi il labbro inferiore.
« Facciamo così.. io so quanto tu ci tieni a Ricci no? Se tu sabato vieni con me ad una cena di famiglia e ti spacci per la mia ragazza.. non succederà nessuna guerra.. se invece rifiuti, dovrò per forza parlare con Ricci e dirgli che hai tanto amato farti sverginare da me. »
Alzai subito la testa verso di lui, era tanto bello quanto stronzo.. mi stava davvero ricattando?!
Sorrisi appena ironica girando la testa in avanti e lo sentì imprecare quasi:« Cre? »
« Cre? Siete tutti uguali con le ragazze, pensate di avere così tanto potere soltanto perché siamo femmine.. »
« Sei tu quella che non ha avuto rispetto per il tuo corpo o mi sbaglio? »Ed ecco che me lo ricordava. Deglutii guardandolo e abbassai di nuovo lo sguardo sentendo un leggero ribrezzo allo stomaco.
Lo guardai avvicinarsi e poggiare le labbra sulla mia guancia, avrei voluto sposarmi ma non potevo, ero bloccata tra lo sportello e lui..
Chiusi gli occhi sentendo il suo profumo che mi ricordarono in un istante quelle notti passate con lui.. feci una smorfia di disgusto chiudendo istintivamente le gambe quando la sua mano arrivò nel mio interno coscia sfiorando con le dita mio pube.
« Devo tornare a lavoro. »
Mormorai subito spingendolo allontanando il viso.
« T'accumpagn ij. »
« Posso andare da s.. »Nemmeno mi fece finire di parlare, prese a guidare dopo aver messo in moto e nemmeno 10 minuti dopo arrivammo avanti all'entrata dell'IPM.
« Puoi lasciarmi qui. »
« Ma Cre.. tien paur ca t vern? »
« Fancul.. »
« We.. mi raccomando sabato! »
« T serv a uagliona finta perché non riesci davvero a fidanzarti con una in modo sistemato? Si talment Strunz? »La sua mano afferrò il mio collo e deglutì appena sentendolo stringere forse troppo forte.
Ma sorrisi.. allungai la mano alla portiera che riuscii ad aprire e lo spinsi appena per farmi lasciare.
« Ti contatto io. »
Gli mostrai il dito medio indietreggiando sbattendogli la portiera guardando il suo sorriso e sospirai appena camminando fino al cancello toccandomi la gola.
« Nicò.. »
Credo di averlo chiamato più di una volta.
Girai la testa dietro di me notando che la macchina di lui era andata via e sospirai appena premendo il pulsante guardando Nicola aprire.
« We.. sono le 2, hai sforato.. »
« Nicò nun me rompr o cazz! »Credo ci rimase anche un po' male, lo guardai sbuffando appena passando il cancello e girai la testa alzandola verso l'edificio..
C'era lui, Ciro.. affacciato alla finestra,
Deglutì appena abbassando subito lo sguardo e entrai dentro camminando fino alla mia stanza dove mi chiusi dentro e rimasi sveglia per tutta la notte.
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Pazzo di te.
Fanfiction" O'ben che me vuò tu è incomparabl, O'mij è n'quantificabil.. pe te nuj simm angel? E parl, Quan ce st' o'silenzj i sent i fantasm si fuor chiov nuj ascimm e ballamm Po'vuò ca no riman sol tu e facc chell'che vuò. " ( Rose Villain, Geolier - Fanta...