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" Che caratteraccio che aveva, ed era proprio questo che mi piaceva di lei, non era comune a niente di quello che avevo conosciuto fino a quel momento. Era totalmente ingestibile, completamente dannata, fottutamente se stessa. Aveva questo strano vizio di alzare gli occhi al cielo quando qualcosa la infastidiva, e a me questa cosa faceva impazzire.
Era piena di dettagli, le labbra perfette, i suoi capelli in disordine, la scollatura che mostrava un neo sul seno sinistro, e quella voce, Dio quella voce, poteva mandare affanculo chiunque e sarebbe comunque sembrata la cosa più romantica del mondo. Ero perso tra i suoi occhi, e non riuscivo a farmene una ragione, lei sorrideva e io facevo il giro della terra in trenta secondi. Un giorno somigliava alla Monna Lisa di Leonardo, un altro alla Ragazza con gli orecchini di perla di Vermeer.
Era arte e colori mai visti, paradiso e inferno, il mio libro preferito, la mia città, il posto in cui sarei sempre tornato, gli occhi che avrei voluto sempre addosso. "

Amavo così tanto Charles Bukowski.

Dovevo studiare Scienze ma l'unica cosa che stavo facendo era leggere uno dei tanti libri di Bukowski, seduta nella mia stanzetta con i libri aperti sul letto ma l'unico che stavo leggendo era quello che avevo appena citato.

Io davvero forse dell'amore non c'avevo capito un bel niente: riuscivo soltanto a ricordare le parole impresse di Valeria che mi dicevano "Evidentemente non sai cos'è l'amore perché non sei innamorata di lui. " mentre parlavamo di Nicolas.

Nicolas cazzo.

Afferrai subito il cellulare che avevo nello zaino che era sul pavimento entrando su whatsapp ma il mio sguardo cadde sul foglietto che avevo perso dallo zaino.
Deglutì appena avvicinando il braccio prendendolo e capì che era quello che mi aveva dato Ciro in ospedale..

Avrei voluto così tanto aprirlo, ma.. non era giusto, non potevo leggere quello che c'era scritto..

Abbassai ancora gli occhi sul foglietto chiuso e sospirai appena.
Oh, fanculo le regole.

Apri il foglietto:

- Vita Mi.. sto bene, la pantera è ferita ma non è morta. Sono sempre al tuo fianco, grazie per la bella sorpresa che mi hai mandato: O sai che mi sono sempre piaciute le rosse, Lota del mio cuore. Ti amo.  Tra un po' arrivo! -

Sorrisi scuotendo la testa leggendo gli errori grammaticali che c'erano nelle frasi.. abbassai lo sguardo alla scrittura e mi accorsi davvero di aver letto..
dai, che stronza che ero..

Aveva davvero parlato di me al suo amico? Davvero mi aveva definita "rossa", feci una smorfia poggiando la testa sul cuscino dopo aver rimesso il foglietto nello zaino e girai la testa al cuscino accanto.

Il cellulare.. ah Nicolas..

Afferrai subito il telefono e tornai su whatsapp cercando la sua chat, gli mandai una videochiamata aspettando che mi rispondesse.

Uno, due, tre squilli.. feci per staccare ma lui rispose nello stesso tempo.

« Amore.. » sussurrai
« Amore? cazzo ti sto chiamando da oggi »
« Lo so ma ho avuto da fare.. »
« Cosa c'è di più importante di rispondere al tuo fidanzato che è in un altro mondo? »
« mi dispiace scusa.. ma sono piena di compiti e adesso che sta per finire la scuola sono davvero stanca, scusami.. »
« Tranquilla, lasciamo stare.. mi manchi »
« mi manchi anche tu.. »
« Dai passeranno velocemente questi due mesi.. »
« Come la fai facile.. »

Lo guardai sorridere e sospirai appena poggiando la testa sul cuscino.

« Sono in giardino, qui fa caldissimo.. »
« Qui a Napoli si sta bene.. »
« Ti amo Giuli.. »
« Anch'io Nic.. »
« Quando torno ti porto via con me, mh? »

Sorrisi guardandolo e abbracciai il cuscino annuendo appena guardandolo poi farmi segno di staccare e lo feci..

Sentivo così tanto il suo amore, tanto da sentire anche di non meritarlo, perché per quanto mi sforzassi ad amarlo.. non ci riuscivo, e la colpa non era soltanto della distanza..
-

« Giuliè.. scetet ja, tra un po' viene Peppe e Giada con la piccola.. »
« Chri.. nun me rompr o cazz.. »
« Ma sei sempre così gentile? »

Sbuffai appena sentendo mio fratello muovermi in modo brusco e allungai la mano al cellulare capendo di essermi addormentata dopo la videochiamata con Nic, cazzo.

Non avevo nemmeno studiato, mi alzai subito dal letto lasciando i libri su quest ultimo e girai la testa a mio fratello.

« Ma sei abbastanza stanca o mi sbaglio? »
« Ti sembro una attiva? »
« Per niente.. »

Gli mostrai il dito medio sentendolo ridere e lo abbandonai entrando in bagno andando a farmi una doccia.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora