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« Questo è il tuo camerino.. mi raccomando.. Giulia, mostrati sempre superiore.. e fai ciò che vogliono che tu faccia.. »

Ma come potevo fare ciò che volevano se mai nemmeno avevo fatto sesso? Deglutì subito guardandola mentre fece per andare.

« Samantha.. »
« Giada.. »
« Non ho mai fatto sesso.. »
« Giada.. dimenticati dell'amore, gli uomini fann tutt quant schif.. te lo dico io.. »

La guardai deglutendo e annuì semplicemente, la guardai andare via e spostai lo sguardo al "vestito" che avevo sul letto che c'era li, sulla porta c'era scritto "Maria" quello che doveva essere il mio nome.. deglutì sedendomi sul letto e mi sfilai i vestiti guardando l'intimo poggiato sul cuscino..

Cosa stavo facendo?

Chiusi gli occhi e sospirai appena pensando che non lo stavo facendo solo per me.. afferrai subito il cellulare mandando un messaggio a mio padre " Dormo da Vale, ci vediamo domani dopo scuola. "
Di sicuro papà già dormiva.

Mi spogliai del tutto indossando quell'intimo di pizzo nero che mi avevano dato con un vestitino dello stesso colore che quasi non mi arrivava nemmeno sotto al sedere.. odiavo tutto cio.

Sospirai appena guardandomi allo specchio e feci una smorfia di disgusto indossando la maschera legandole nel migliore dei modi.

Mi girai subito sentendo bussare alla porta:
« Maria.. eja, sei pronta? »
Uscì cercando di sistemarmi il vestitino e guardai Salvo appoggiato alla porta, abbassare gli occhi alle mie gambe e deglutì quando le sue dita spostarono i miei capelli rossi dal viso portando a scoprire il collo.

« Mamma mi.. t chiavass ij.. »

Feci una smorfia a quelle parole e poi feci per spostarmi guardandolo farmi segno di andare..

Pensai a tutto quello che mi disse Samantha nel corridoio e iniziai a "lavorare".

Era tutto così strano, la maggior parte erano ragazzi, quelli che erano in giro per strada a vendere droga come sempre..
-

« E tu sei nuova? »

Alzai subito la testa guardando un ragazzo ricciolino, deglutì appena annuendo senza parlare e lo guardai allungare le dita alla mia spalla nuda.. quasi mi spostai ma poi ricordai che ero lì per quello.

« Devi prendere ancora confidenza... »

Annuì con la testa, aveva un sorriso bianchissimo.. era davvero un bel ragazzo ma non mi importava più di tanto..

feci per andare ma la sua mano afferrò subito la mia.

« Dove vai? »

Abbassai lo sguardo alla sua mano, aveva una camicia bianca, appena alzata e aveva dei tatuaggi colorati alle braccia.. morsi il labbro inferiore alzando poi il viso a lui.

Lo guardai appoggiare più di 100€ sul bancone e deglutì subito girando lo sguardo ai suoi soldi.

« Voglio inaugurare il locale con te.. »
« Così poco..? »

Lo guardai appoggiare un'altro 50€ sul bancone e deglutì guardandolo, era questo il lavoro.. sganciare più soldi possibili..

Sorrisi appena guardandolo mentre mi spostai prendendo i soldi dal bancone e li infilai nel mio reggiseno sotto al vestitino nero e camminai fino alla camera.

Girai la testa notando che mi stava seguendo e lo sentì parlare:

« Maria... così ti chiami? »

Annuì semplicemente entrando in camera e non appena fummo dentro lui afferrò il mio braccio sbattendomi sul letto e quasi si mise a cavalcioni su di me.

Avevo paura, l'ammetto.. per la prima volta avevo paura.. lo guardai sorridere e le sue dita arrivarono al mio seno scoperto, sussultai appena sentendo un leggero fiatone e lo sentì:

« Quasi non mi sembri una di loro.. »

Non risposi.. sospirai appena e chiusi gli occhi quando le sue labbra toccarono il mio collo e la sua mano destra afferrò subito quest'ultimo stringendolo appena.

Poggiai subito la mano sul suo polso e lui apri le dita sorridendomi.. cercò di togliermi la maschera ma poggiai subito la mano sulla sua.

« Se devi stare qui si fa come dico io.. »

Sussurrai a bassa voce guardandolo sorridere mentre mi mostrava i suoi denti..

Chiusi gli occhi di nuovo quando le sue mani iniziarono a toccare il mio corpo come non mai mentre si liberava del mio vestito..

E quando fui nuda del tutto.. davvero ebbi paura,
Ma non come l'inizio, più che paura era un disprezzo verso me stessa..

Poggiai le mani sul letto fingendo che ciò mi piaceva e apri' gli occhi mentre lui si slacciava la cintura che aveva nei passando dei jeans..

E in men che non si dica era tra le mie gambe.

Poggiai la mano sui suoi bicipiti ben evidenti e sussurrai a bassa voce:

« Sono nuova.. »

Lui capì subito.. sorrise come se avesse avuto un regalo e socchiusi le labbra quando cercò di baciarmi ma subito scansai e i suoi denti finirono sul mio collo.

Ansima appena sentendo le gambe leggermente tremare e girai lo sguardo al comodino.. c'era il mio telefono, i soldi.. e un lume..

Sussultai subito alzando il collo quando sentì un dolore atroce quasi come qualcosa si strappasse, mi accorsi che era lui che era entrato in me soltanto quando sentì un leggero liquido rosso sul lenzuolo bianco.. capi' che era il mio sangue.

Socchiusi le labbra mentre lui dava spinge e sentì gli occhi così pieni di lacrime, però non ne versai nemmeno una..

Non potevo trattenere gli ansimi, Samantha diceva che questo li faceva in qualche modo eccitare e per questo socchiusi le labbra ansimando girando la testa ai soldi sul comodino.

- Christia.. mercoledì ci tolgono la luce.. -
- Pà il datore non mi ha pagato.. -
- Non ho fatto la spesa che gli dico a Giulia? -
- Inventiamo qualcosa.. -
- in officina stamattina non c'era nessuno.. -

- Mamma.. dove vai? -
- torno tra un po' amore. -

La voce di papà, Christian.. Mamma che non era più tornata, Nicolas che andava via tutti i mesi.. E non so perché ma pensai a Ciro.. in piedi avanti alla finestra guardando il mare.. forse adesso era arrivato il momento di aiutare davvero la mia famiglia.
-

Non so quanto durò quel ragazzo.. rimasi sul letto mentre lui si stava rivestendo e parlava, ma davvero non stavo ascoltando niente.

« Ci vediamo sicuramente.. »

Lo guardai annuendo appena volendo tirare la coperta sul mio corpo nudo ma non potevo.

« Tieni.. sono altri 100, questi tienili tu.. grazie per il regalo. »

Gli sorrisi semplicemente guardandolo andare via e abbassi gli occhi guardando i soldi suo letto, 100 di Salvo, 150 miei..

Guardai la porta aprirsi e appoggiai subito la coperta sul mio corpo alzandomi:

« Song ij.. »

Salvo era entrato senza nemmeno chiedere il permesso.

Annuì appena tenendo il corpo coperto dal lenzuolo e gli diedi i suoi 100€, lui li prese e mi sorrise subito.

« Azz.. benvenuta tra noi. Hai fatto colpo sul più ricco del club. »

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