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« Mannaggia 'o juorno ca' te 'ncuntraje
Chi m'ho facette fa' stu guaio
Se more pure d'ammore
Aropp' 'e te nun m'annammore 'e nisciuno cchiù »

Canticchiai la canzone alzando appena il volume poggiando il cellulare sul cruscotto fermandomi al semaforo e girai lo sguardo all'auto affianco alla mia.

C'era un ragazzo, nemmeno lo guardai bene, girai la testa quando lo vidi sorridermi e sospirai appena accelerando subito quando diventò verde per le auto.

10 minuti dopo arrivai fuori casa di Ciro, c'era Rosa fuori e anche sua madre.. abbassai il finestrino guardando Rosa entrare e Maria avvicinarsi al finestrino:

« Ragazze, mi raccomando.. »
« Signora.. stasera Rosa può dormire con me e Ciro? C'è anche Edo.. ci guardiamo un film insieme con una pizza.. »
« No »
« Eh..? »
« Perché non mi dai del tu e non mi chiami MARIA. »

La guardai scandire il suo nome col labiale e sorrisi appena alzando la testa annuendo subito.

« Come si dice? »
« Maria.. Rosa può stare con noi stasera? »
« Può stare, basta che state attenti! Ciro? »
« Guarda il Napoli con Edoardo.. »
« Ah, ti ha detto del Contratto? »
« quale contratto? »
« Okay.. no! Te l'ho dirà lui.. »

Annuì appena sorridendogli e alzai la testa avanti sentendo Rosa imprecare.

« Fa sempre guai.. »
« Ma cosa? »
« Nienteeee niente.. »

Alzai le mani come segno di resa e presi a guidare guardando avanti e guardai Rosa indicare il mio cellulare sul cruscotto:

« Posso mettere una canzone? »
« Certo... »

Sorrisi appena guidando guardando avanti.

Volevo scriverti la strofa più bella di sempre
Quella che se senti in radio si arriccia la pelle
So che ultimamente nulla ti va bene e
Pensi spesso che tornare insieme non sarebbe più lo stesso
E ridevamo avanti al mare un po' come bambini
Prima che i nostri petti diventassero cuscini
Prima che questa musica allargasse i miei confini
Il colmo di un poeta è vivere ciò che scrivi
E quella sera ti ho vista
Senza il filtro Instagram
Ubriaca in pista ma
Eri bella quanto manco Cristo sa
Ti aspetterò in quel posto comunque vada
Perché noi ovunque andremo torneremo sulla strada
Siamo fiori nel cemento
La mano su una fiamma di un fuoco che non si è spento
Portiamo dentro cicatrici che non saneremo mai
Cresciuti in fretta per motivi che già sai.

Se mi chiami ti sentirò
Quando avrai bisogno
Fino in fondo al mondo
Prima di un secondo
Non c'è niente che non farei
Per averti sempre
Per un solo istante
Che non fosse niente
Se mi chiami ti sentirò
Quando avrai bisogno
Fino in fondo al mondo
Prima di un secondo
Non c'è niente che non farei
Per averti sempre
Per un solo istante. •

Girai la testa verso di lei sentendola cantare a squarciagola mentre aveva la testa appoggiata al finestrino, evidentemente aveva bisogno di questo Rosa.. di un amica, svago, canzoni..

La guardai accentuare questa strofa cantandola tutta:

« Sono contento che è finita quella storia con lui
Tu che fingevi di amarlo come Salvini col Sud
Io ti conosco troppo bene non ti vedo felice
Per questo pensi di partire all'estero dalle tue amiche
Se mi chiami stai sicura ti rispondo
Ti ho messa sempre al centro delle storie che racconto
Tu sai che sono vero nonostante il successo
E che cambiando città non ho cambiato me stesso
Questi fantasmi corrono ma siamo più veloci
Il passato non ci tocca non sentiamo più le voci
Ti ho vista ridere e piangere, piangere e ridere insieme
Con te ho capito il significato del bene
E scusami se parto e ti lascio qua da sola
Non scrivermi che ti manco, se leggo c'ho il cuore in gola
E lo sappiamo che l'attesa sta aumentando il desiderio
La mia dedica è sto pezzo nel tuo stereo
Se mi chiami ti sentirò
Quando avrai bisogno. »

Sembrava quasi dedicata a qualcuno..

Allungai la mano ad abbassare il volume e la guardai accostando non appena trovai parcheggio:

« Signorina.. ma a chi è dedicata? »
« A nessuno.. sei mia cognata non un poliziotto.. non farmi domande.. »

Era dedicata a qualcuno.. sembrava me quando nascondevo l'amore per suo fratello.
Sorrisi alzando le mani scendendo all'auto dopo di lei e chiusi quest'ultima con le chiavi.

Passammo la serata a fare shopping, non so quanta roba Rosa riuscì a comprare con la carta di suo padre, immagino le urla che avrebbe dato..

Eravamo di ritorno a casa e mentre stavamo aspettando le pizze nella pizzeria di Edo e Ciro che avevano aperto da poco e adesso avevano dei ragazzi a lavorare ma spesso andavano anche loro, rimasi appoggiata all'auto con la portiera aperta mentre lei era seduta dentro col telefono in mano.

« Giulia.. »
« Mh? »
« Come hai fatto a capire di amare Ciro? »

Alzai un sopracciglio entrando in auto sedendomi lasciando la portiera aperta e la guardai..

« Hai presente quando non riesci a lasciare una persona anche soltanto per 10 minuti? Oppure.. quando la lasci per 5 minuti e sembra una vita? »

La guardai annuire e sorridere.

« Quando tornavo a casa, non vedevo l'ora che arrivasse il giorno dopo per vederlo.. e quando ho capito che lo stavo perdendo ho capito che l'unica cosa che volevo era lui. »

Sussurrai guardandola..
Alzai appena lo sguardo a lei sorridendole..

« Ti devo dire una cosa.. »
« dimmi.. »
« Mi fa piacere che Edoardo e Teresa si siano lasciati.. Edoardo non è per lei.. »
« Ti piace Edoardo.. Rosa? »
« Si! Cioè no.. si pero' è un segreto mio e tuo.. »
« Ro.. ma Edo ha quasi 19 anni e tu appena 16.. »
« E quindi..? »
« È un fratello per tuo fratello.. »

La sentii sbuffare e sorrisi appena poggiando la mano sul suo braccio scoperto.

« Lui ti ha fatto capire qualcosa? »
« Al compleanno di Ciro.. nei bagni del ristorante ci siamo baciati.. »
« Eeh e c bella pizz staser.. »

Poggiai le mani sul viso facendo una smorfia.. Ciro non doveva assolutamente saperlo o sarebbe successo il putiferio.

« Aspe.. però lui me l'ha detto.. che ha sbagliato e che dobbiamo portare rispetto a Ciro.. »
« Meglio.. Ro.. non fate guai.. »

La guardai annuire e sorrisi appena girando la testa sentendo chiamarmi:

« Giulia, le pizze! »
« Si Gennà.. grazie.. »

Gennaro era un ragazzo che lavorava li con Michele e altri due che non conoscevo bene.

Presi le pizze salutando e poi poggiai le pizze quando Rosa le prese e iniziai a guidare fino alla casetta.

Bella merda.

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