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« Mà.. stai sveglia.. »
« Edo.. sto in cucina vieni.. »
« Mamma.. »

Capi' che eravamo a casa di Edoardo.. strinsi la mano di Ciro quasi nascondendomi dietro lui mentre entrammo tutti e tre in cucina.

La mamma di Edoardo era bellissima.. assimigliava un sacco a lui. Stava fumando, si alzò chiudendo la vestaglia che indossava e poi guardò suo figlio.

« Mà, lo so che ti chiedo assai ma le fa pe Ciro.. »
« Ma che sta succerenn.. chi è sta criatur? »
«.. lavora nell'IMP ma sta avendo problemi e poi ti spiego.. ma staser non può tornare a casa.. Ciro non può portarla da lui.. possiamo farla restare qui? »
« Edo ma pecchè sti casin.. »
« Mà.. pe favor.. »

Guardai la madre di Edoardo guardarmi, deglutì sentendo gli occhi lucidi mentre il mio braccio avvolse quello di Ciro.. se ne stava al mio fianco in silenzio mentre le sue labbra toccarono la mia testa lasciandomi un bacio nei capelli.

« Come ti chiami..? » mi chiese.

Volevo dirgli il mio nome ma avevo vergogna.. deglutì guardandola e socchiusi le labbra per parlare ma la voce non usciva..

Sembrava come tornare alla realtà dopo quasi tre settimane che regalavo il mio corpo a chiunque.

« Giulia.. lei è Giulia.. Rosaria.. »

Rosaria... era così che si chiamava la mamma di Edoardo, Ciro rispose per me..

Alzai appena la testa ad Edoardo, aveva lo sguardo assente e non mi aveva guardato nemmeno una vodka..

« Vieni ja.. ci andiamo a fare una bella doccia.. ti preparo un bel latte caldo e andiamo a riposare.. così domani starai molto meglio.. »

Guardai la donna porgermi la mano ma girai subito lo sguardo a Ciro, lo guardai annuire e lasciai il suo braccio seguendo poi Rosaria.

• POVs Ciro •

Ero così arrabbiato, eppure dovevo far qualcosa.

Serrai la mascella guardandola allontanarsi con la mamma di Edo e mi appoggiai alla tavola girando lo sguardo a quest'ultimo, fermo avanti alla cucina come se stesse pensando.

« Camma fa.. Ciro..? »
« Non possiamo parlare con suo padre.. gli verrebbe qualcosa.. è malato di cuore.. »
« O sacc ma così non possiamo tenerla.. »
« Tiene due fratelli no? »
« Si, uno di loro è Christian, quello che lavora dal benzinaio qui giù.. »

Mi spiego' Edoardo.. annuì appena intrecciando le braccia al petto e guardai i soldi che avevo tra le mani.. erano tutti i soldi sporchi che aveva fatto quella sera, credo siano più di 420€..

« E chi so spettav.. sembrava tanto perfettina.. »
« E invece è talequal a nuij Edo.. pur di non vedere la famiglia disintegrassi.. si vende.. »
« Te la posso dire una cosa? »

Lo guardai deglutendo e annuì.

« Sono sincero.. ti ho sempre amato,
Sei sempre stato mio fratello.. ma per un momento quando sei arrivato in istituto.. ti ho odiato. »

Alzai un sopracciglio guardandolo alzandomi dal busto.

« La verità è che dal momento in cui ho capito che gli piacevi.. non ho fatto altro che aspettare che tu facessi qualcosa di sbagliato verso di lei..
Qualcosa di tanto orribile da farla stare male, così da farti odiare da lei. Così ho aspettato.. ti ho visto fare cose orribili, ma ogni volta che pensavo che avevi superato il limite.. tu eri sempre più vicino a lei.
Così la verità è che.. ad un certo punto ho smesso di aspettare che tu fallissi con lei.. perché mi piaceva la persona che tu sei quando sei con lei.
E non voglio perdere quella persona che sei quando le stai vicino..! »

Deglutì guardandolo e abbassai subito lo sguardo sentendo la sua sincerità...

« Per quando lei possa piacermi ma io preferisco che sia felice con te, perché voi due siete uguali.. e seppur non lo vedete io so che il vostro cuore e' legato da quel giorno che mi diede il tuo bigliettino dall'ospedale.. Quindi.. frà.. t'amo troppo.. ma nun a fa suffrì.. non è forte come crediamo.. e affianc ha semp tenut a nu scem.. »

Lo guardai annuendo appena e sospirai avvicinandomi a lui quando lo guardai aprire le braccia.. l'abbracciai subito sospirando.

-

« È crollata.. sta dormendo.. »
« Mà.. camma fa? »
« Farla riprendere e poi deciderà lei.. ma lì dentro non deve tornarci più.. ha segni ovunque sul corpo.. »

Sentì Rosaria e Edoardo parlare, sospirai appena guardando lo schermo del mio cellulare era tardissimo..

« Posso andare ? »

Chiesi guardando la mamma di Edo.

« Vai ma non svegliarla.. »
« La saluto e me ne vado.. torno domani.. Edo.. pe favore non lasciarla da sola.. »
« Mo Cirù.. stai tranquillo.. »

Annuì appena alzandomi dalla tavola e camminai fino alla camera di Edoardo.. apri appena la porta..

Era distesa con la coperta fino alla labbra..

Mi avvicinai piano abbassandomi a lei.

• POVs Giulia •

Sentivo il mio corpo così stanco, come se avessi lavorato come uno schiavo in qualche cantiere.

Cercai di dormire perché sentivo i miei occhi pesantissimi, ma apri' subito gli occhi sentendo la porta aprirsi.

Avevo fatto una doccia, Rosaria mi aveva aiutato e per tuttto il tempo mi aveva parlato di quando era nato Edoardo e tutte le cose che lui e Ciro avevano fatto insieme..

« Hey.. rossa.. io me ne vado.. »

Lo guardai accarezzare la mia guancia col pollice e sussurrai a bassa voce:

« Grazie.. »
« Promettimi che non ci torni più.. »

Lo guardai deglutendo.. restai a fissargli le labbra e poi gli occhi.. passai la lunga della lingua sulle labbra secche e annuì leggermente.

« Promesso? »
« Promesso.. »

Lo guardai avvicinarsi piano e chiusi gli occhi quando le sue labbra finirono sulle mie, mi lascio un bacio sulle labbra.. intenso ma a stampo.

Chiusi gli occhi e lo sentì:

« Dormi.. domani mattina sono qui.. »

Annuì appena stringendo la mano sul cuscino e dopo una sua carezza mi addormentai.

Pazzo di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora