Scendemmo velocemente le scale, arrivando nel seminterrato.
Ci guardammo attorno confusi per quanto era cambiato dall'ultima volta.
Il vecchio aprì una porta in metallo.
Entrammo dentro la stanza appena si accesero le luci.
Era una stanza circolare, abbastanza piccola.
Sul pavimento era stata disegnata una Trappola del Diavolo.
Una parte della parete era riservata ad un grosso arsenale, pieno di ogni genere di arma.
C'era acqua santa, paletti, pugnali, asce, daghe, fucili e pistole.
C'erano scaffali con ingredienti per rituali o incantesimi.
Nell'altra parte si trovava un letto e una scrivania con varie scartoffie.
Restammo a bocca aperta.
<Bobby, questo è...?> chiese Sam lasciando in sospeso la frase, toccando le pareti.
<Ferro massiccio, completamente rivestito di sale. A prova di fantasma al cento per cento!> rispose l'uomo.
<Ti sei costruito una Panic Room?> gli chiesi impressionata.
<Avevo un weekend libero> rispose lui scrollando le spalle.
<Bobby> lo richiamò il maggiore.
<Che c'è?>.
<Sei incredibile!> rispose quello prendendo un fucile sorridendo, per poi alzare le sopracciglia confuso.
Su una parete c'era una stampa abbastanza grande di una donna in bikini.Ci mettemmo a preparare i proiettili di sale per i fucili.
Dean fece più volte per parlare, fermandosi ogni volta.
<Che c'è, Dean?> gli chiesi sospirando.
<Ecco perché non posso credere in Dio!> esclamò lui in risposta.
<Di che stai parlando?> gli chiese il fratello mentre alzavo gli occhi al cielo.
<Se non esiste, d'accordo, il peggio accade sempre alle brave persone. Funziona così, no? Senza alcun nesso o ragione. Soltanto un male casuale e orribile. Lo capisco, posso accettarlo> rispose per poi fare una pausa <Ma se invece esiste? Che c'è che non va in lui? Dove diavolo è mentre delle brave persone vengono fatte a pezzi? Come fa ad accettarlo? Perché non fa qualcosa?>.
Ci girammo verso Bobby, fin troppo silenzioso.
<È meglio non toccare certi argomenti> rispose lui <Comunque l'ho trovato>.
<Cosa?>.
<Il simbolo che avete visto è un marchio dei fantasmi, il Marchio del Testimone> rispose quello.
<Testimone di cosa?>.
<Dell'innaturale. Nessuno di loro è morto in un modo che potremmo definire normale. Vedete, questi fantasmi sono stati costretti a ritornare. Si sono svegliati in agonia e sono come cani rabbiosi. Ma non è colpa loro. Qualcuno li ha fatti tornare qui apposta> spiegò lui.
<Chi?>.
<Ti sembro uno che lo sa?!> rispose il vecchio <Chiunque sia stato, ha usato un incantesimo così potente da lasciare un marchio sulle loro anime. Chiunque sia stato aveva grandi progetti. Si chiama l'Ascesa dei Testimoni, se ne parla in un'antica profezia>.
<Un momento, da che libro è tratta la profezia?> chiese Dean alzandosi e andandogli vicino.
<Diciamo che la versione più diffusa è solo per i turisti, ma, ecco per farla breve, dal Libro della Rivelazione> rispose Bobby <Questo è un segno, ragazzi miei>.
Noi ci lanciammo degli sguardi.
<Un segno di cosa?> chiedemmo all'unisono.
<Dell'Apocalisse>.
<Dell'Apocalisse?> chiese il maggiore e il vecchio annuì.
<L'Apocalisse Apocalisse? I quattro cavalieri? La pestilenza?> chiesi confusa.
<L'Apocalisse con la benzina a venti dollari a litro?> aggiunse Dean.
<Si, proprio quella. L'Ascesa dei Testimoni è un punto cruciale>.
<Va bene, allora che facciamo?> chiese Chris.
<Direi un viaggio in macchina. Andiamo al Gran Canyon, alla Star Trek Experience, magari a un bordello> rispose il maggiore.
<Prima le cose più importanti, tipo sopravvivere ai nostri amici là fuori> disse Bobby.
<Bene, allora avete qualche idea oltre a quella di stare qui fino al Giorno del Giudizio?> chiese sarcastico il maggiore.
<C'è un incantesimo per rispedire i testimoni nell'oblio e credo di avere tutto quello che ci serve qui in casa> rispose Bobby consultando alcuni fogli.
<Nessuna possibilità di trovarlo qui dentro?> chiese speranzoso il ragazzo.
<Vuoi che all'improvviso diventiamo fortunati?!> esclamò il vecchio di rimando <Questo incantesimo deve essere fatto su un fuoco vivo>.
<Il camino che c'è in biblioteca> proposi e il vecchio annuì.Caricammo i fucili e ci preparammo.
<Copritevi a vicenda e mirate con attenzione. Non esaurite le munizioni finché non finisco, o vi faranno a pezzi> ci raccomandò Bobby, per poi aprire la porta.
Uscimmo dalla stanza con i fucili alti e i nervi a fior di pelle.
Corremmo verso la libreria.
Dean accese il camino, Chris e Bobby preparavano gli occorrenti per l'incantesimo e io e Sam creammo una barriera col sale.
Il vecchio mandò il minore a prendere un baule al piano superiore.
Due bambine comparvero davanti la linea di sale, richiamando Bobby.
Sparai un colpo e loro svanirono.
<Andate in cucina. Sotto i cassetti c'è un doppio fondo. Cicuta, oppio e assenzio> ordinò l'uomo.
Io e il maggiore entrammo nella stanza, andando subito verso i vari cassetti.
Le porte ci si chiusero dietro.
<Ragazzi?> ci richiamò il vecchio.
<Stiamo bene, Bobby, continua a lavorare!> esclamò in risposta il maggiore, continuando a cercare gli ingredienti.
Una mano gli bloccò il polso e il ragazzo sollevò lo sguardo.
<Henrycksen>.
<Dean> lo salutò quello.
<Lo so. Siete morti per colpa mia, perché vi ho abbandonati. E appena ho saputo di quell'esplosione, ho pensato che avrei dovuto immaginarlo e->.
Sparai l'uomo alle spalle, facendolo svanire.
<Dean, per favore, spara e basta. Non abbiamo tempo per i sensi di colpa> gli intimai forse un po' troppo duramente.
Una forza mi spinse in avanti, bloccandomi al muro.
Henrycksen era di nuovo in piedi davanti a noi.
<Non abbiamo finito. Non siamo morti velocemente e indolore in "un'esplosione di luce bianca"> disse e noi lo guardammo confuso <È durato 45 minuti. Lilith aveva detto che si voleva divertire. La segretaria, Nancy, è stata scuoiata viva senza pietà. Un pezzo alla volta e ci ha obbligati a guardare mentre urlava disperatamente. Io sono stato l'ultimo>.
<Victor-> fece per parlare Dean, ma il fantasma gli mise una mano nel petto, stringendogli il cuore.
<Ti sembra giusto?! Tu vieni salvato dall'inferno e io muoio! Perché tu meriti un'altra chance?!> urlò l'uomo.
<Henricksen fermo!> urlai cercando di liberarmi.
Il ragazzo prese a tremare, diventando rosso in volto, con le vene che gli stavano per esplodere.
Sam entrò veloce nella stanza, sparando al fantasma.
Il ragazzo cadde a terra senza forze e noi gli fummo subito accanto.
<Stai bene?> gli chiedemmo preoccupati.
<No> rispose lui ovvio.Ritornammo da Bobby con tutti gli ingredienti e lui si mise subito a fare l'incantesimo.
Un forte vento si alzò all'improvviso, spalancando le finestre.
La barriera di sale si aprì.
I fantasmi iniziarono a comparire e noi li colpivamo con i proiettili di sale.
Uno dopo l'altro.
Ad un certo punto i caricatori furono vuoti.
Dean prese una mazza di ferro, ma Sam su troppo lento e fu bloccato al muro con un tavolo.
<Sam!> lo richiamò il fratello.
<Coprite Bobby!> rispose quello.
Mi armai anch'io col ferro, iniziando a colpire qualche fantasma.
Il vecchio continuò a recitare la formula, ma ad un tratto si bloccò.
Ci girammo verso di lui, solo per vederlo col petto stretto nella morsa di una ragazza.
La ciotola che aveva in mano cadde, ma fortunatamente Chris la prese al volo.
<Gettala nel camino!> gli urlò Bobby e così fece.
Le fiamme diventarono di un azzurro freddo, per poi esplodere in un potente fascio di luce.
Quando riaprimmo gli occhi tutti i fantasmi erano spariti.
Anche questa era fatta.
STAI LEGGENDO
-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...