Il ragazzo si sedette sul letto, iniziando a dondolarsi avanti e indietro, continuando a fissare il cadavere dello sceriffo sul pavimento.
La ragazza prese una coperta per coprire il corpo.
Il battito del ragazzo prese ad aumentare e lui continuò a grattarsi le braccia fino a scorticarsi la pelle.
Claire provò a dargli conforto e a rassicurarlo, ma sembrava tutto inutile.
Dean aprì un cassetto, trovandoci dentro la Bibbia, che prese e strinse forte.
<Ciao Dean!> lo salutò contenta una voce al suo fianco.
Lui si girò, trovando Claire seduta al suo fianco.
Dean non capì fino a quando la ragazza non mostrò i suoi occhi bianchi.
<No no no no>.
<Si, sono io, Lilith!> esclamò lei sorridendo, per poi abbracciarlo <Mi sei mancato tanto. Ora è il momento di tornare>.
Lui si scostò dal suo tocco, allontanandosi.
<Tu non sei reale!> esclamò più a se stesso che a lei.
<Che ti succede Dean? Non ricordi come ci siamo divertiti laggiù?> gli chiese la ragazza, per poi alzarsi e avvicinarsi <Te lo ricordi? Quattro mesi all'inferno sono come quarant'anni, come gli anni dei cani. E tu ricordi ogni secondo>.
Un'improvvisa fitta al petto fece piegare in due il ragazzo.
<Tu non sei reale!> esclamò ancora lui.
"Claire" gli si avvicinò, prendendogli il viso e mostrandogli di nuovo i suoi occhi bianchi.
<Non importa. Morirai ugualmente. Brucerai lo stesso> rispose lei.
<Perché io, perché sono stato infettato?> chiese lui e lei si mise le mani sui fianchi.
<Sciocchino! Lo sai il perché, Dean. Ascolta il tuo cuore> gli rispose la ragazza.
<Ba boom! Ba boom!>.
Una fitta gli tolse il respiro.
<Ba Boom! Ba boom!>.
Il ragazzo si strinse il petto, spalancando gli occhi.
La ragazza continuava ad urlargli contro e il suo cuore andava sempre più veloce.
Sempre più veloce.
Sempre più forte.
Ba boom. Ba boom.
Ba boom. Ba boom.
Poi, di colpo, il rumore cessò.
Il corpo del ragazzo si fermò, rimanendo con gli occhi spalancati e le mani sul petto.
<Dean!> esclamò la ragazza avvicinandosi a lui che fino a qualche secondo prima stava delirando.
Gli si inginocchiò al suo fianco.
Prese a scuoterlo con gli occhi sbarrati.
Appoggiò la testa sul suo petto e lo guardò con gli occhi lucidi quando capì che il suo cuore non batteva più.
<Dean, svegliati. Adesso. Non puoi morire! Non di nuovo!> iniziò ad esclamare guardando quegli occhi spalancati.
<Dean!> urlò più forte e lui aprì la bocca prendendo un grosso respiro.
Il ragazzo si guardò intorno e sobbalzò vedendo la ragazza china su di sé.
<Dean, calmo, sono io> disse subito lei, facendogli tirare un sospiro di sollievo.
Lei gli saltò addosso, abbracciandolo.
<Ti prego, basta. Basta morire> lo pregò lei e lui annuì concorde.
<Quindi avete trascinato per strada un fantasma con una catena?> chiese il maggiore prendendo la cassa di birre dall'Impala.
<Di ferro, con incise sopra delle formule magiche> aggiunse il minore guardando grato il vecchio, che gli sorrise <E ne aveva una gran paura. È stato molto brutale>.
<Beh, avrei davvero voluto esserci, ma ero impegnata a sorbirmi tuo fratello di nuovo sull'orlo della morte> commentò la ragazza bevendo un sorso di birra.
Il maggiore diede un colpetto alla base della bottiglia di Claire, ottenendo un'occhiataccia.
<Almeno sono vivo> commentò il ragazzo.
<Non per molto se provi a rifarlo> lo minacciò la ragazza.
<Quindi Dean, come ti senti?> gli chiese il fratello.
<Molto bene>.
<Sei sicuro, Dean? In questo lavoro puoi spaventarti a morte> disse ancora il vecchio.
<Sto bene. Vuoi andare a caccia? Vengo a caccia! Uccido tutto!> esclamò il ragazzo in risposta.
<Però, Dean, guarda che ci sono dei mostri terribili là fuori! Ci sono le più orrende e infime creature! Come i gatti!> esclamò lei con fare teatrale deridendolo.
<Ah ah ah, molto spiritosa!>.
<È adorabile> commentò Bobby, per poi andare verso la sua macchina <Bene ragazzi, è stato un piacere, ma io devo andare>.
I ragazzi salutarono il vecchio, che partì e se ne andò.
<Allora, che cosa hai visto verso la fine?> chiese Sam ad un certo punto guardando il fratello.
<Si infatti, continuavi a blaterare qualcosa, ma non capivo> concordò la ragazza.
<A parte un poliziotto che mi stuprava?> chiese il maggiore ironicamente.
<Seriamente, Dean>.
<Scimmie urlatrici. Una stanza piena zeppa. Mi fanno una paura terribile!> rispose provocando un risolino generale <No no, le solite cose. Niente di ingestibile> concluse bevendo un sorso di birra.
La ragazza lo guardò di sottecchi e, vedendo il suo sguardo un po' perso, capì che non era stato così.
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-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...