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<Allora dimmi cos'altro potrebbe essere stato!> esclamò Sam di rimando.
<So solo che non sono stato tastato da un angelo> ripeté per l'ennesima volta Dean.
<Ok, senti Dean, perché pensi che questo Castiel ti mentirebbe?>.
<Sarà una specie di demone. I demoni mentono!> ipotizzò il maggiore.
<Dean, ha oltrepassato la Trappola del Diavolo come se niente fosse. E poi le cartucce di sale e il pugnale non gli hanno fatto niente> cercai di farlo ragionare.
<Ma tu da che parte stai?!> esclamò quello offeso.
<Ma c'eri anche tu in quel capannone o no?! Questo Castiel aveva delle ali! Delle fottutissime ali!> esclamai.
<Se gli angeli esistessero davvero, qualche cacciatore, da qualche parte, ne avrebbe visto uno a un certo punto, non credete?!> provò ancora Dean.
<Si e a voi è appena successo> gli rispose Sam.
<Cerco di elaborare una teoria. Collaborate!> esclamò spazientito il maggiore.
<Mio Dio! Mi sembri un negazionista!> commentai portandomi le mani sulla faccia.
<Sentite, non è sicuro. Quindi io non credo che quell'affare sia un cavolo di angelo del Signore, solo perché dice di esserlo!> esclamò ancora il ragazzo.
<Volete continuare a discutere di religione o volete dare un'occhiata a questo?> ci interruppe il vecchio aprendo un libro.
<Ci sono un mucchio di leggende bibliche, pre-bibliche, alcune sono in caratteri cuneiformi. Dicono tutte che un angelo può strappare un'anima all'inferno->.
<Cos'altro?> chiese subito Dean toccandosi la spalla.
<Cos'altro cosa?>.
<Cos'altro può farlo>.
<Tirare le tue chiappe fuori dalle fiamme? Per quanto ne so io niente> rispose Bobby.
Il ragazzo non sembrava ancora convinto.
<Dean, questa è una buona notizia->.
<Perché?>.
<Perché per una volta non siamo di fronte a una delle solite stronzate dei demoni. Forse sei stato salvato da uno dei buoni!> rispose Sam.
<Ok ok, ammettiamo che sia vero. Ammettiamo che esistano gli angeli. E poi, esiste un Dio?> chiese il maggiore.
<A questo punto scommetterei tutto sul si> rispose il vecchio.
Dean si mise a ridere, ancora diffidente.
<Ascolta, lo sappiamo che non sei esattamente un chierichetto, ma qui sta diventando sempre meno una questione di fede e sempre più una questione di prove->.
<Prove? Prove che c'è un Dio lassù a cui frega qualcosa di me a livello personale?! Mi dispiace, ma non posso crederci!> lo interruppe il maggiore.
<Ma perché?> gli chiesi.
<Perché proprio io? Se c'è un Dio, perché cavolo dovrebbe importargli qualcosa di me?> esclamò lui in risposta <Ho salvato delle persone, ok, forse questo compensa i furti e il fatto di aver scaricato delle ragazze. Ma perché salvare me?! Sono un ragazzo normale!>.
<Beh, sei un ragazzo normale importante per l'uomo dai piani alti> rispose il fratello.
<Questo mi mette i brividi. Non mi piace essere puntato a una festa di compleanno, figurati da Dio!>.
<È un peccato, perché io penso che lui voglia che tu ti metta il cappellino da festa> continuò Sam.
Dean lanciò uno sguardo al vecchio e poi a me e capii cosa stesse pensando.
<Va bene, cosa sappiamo degli angeli?> chiese poi schiarendosi la voce.
Bobby prese una decina di spessi tomi, mettendoceli davanti.
<Cominciate a leggere>.
Dean sospirò, per poi girarsi di scatto verso il fratello.
<Tu portami un pezzo di torta> gli intimò, per poi prendere il libro in cima.

Sam ritornò dopo un po', trovandoci a sistemare dei borsoni nel bagagliaio di una macchina.
<Lascia il motore acceso> gli ordinò Bobby.
<Perché? Che succede?>.
<Ho un'amica nello Stato confinante, Olivia Lowry. La sto cercando da tre giorni per questa storia dell'angelo e non è da lei ignorare tutte quelle telefonate> gli spiegò il vecchio.
<Olivia Lowry? È una cacciatrice?>.
<Si, voglio andare a controllare. Voi seguitemi>.
Entrammo nell'Impala e Dean si mise a frugare nella busta del ragazzo.
<Allora?> gli chiese.
<Cosa?>.
<Dov'è la torta?>.

-Heroes don't wear capes 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora