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Riuscimmo ad atterrare sani e salvi e subito rubammo una macchina, ancora scossi da quegli avvenimenti.
Nella macchina c'era una strana atmosfera. 
C'era tensione, fin troppa.
Il minore sospirò.
<Ragazzi, sentite->.
<No, non voglio sentire niente> lo fermò subito il fratello <È tutto a posto. Dobbiamo solo stare tranquilli e analizzare la situazione> continuò con un tono stranamente calmo.
<Beh, io ho la prima domanda. Come siamo finiti su quell'aereo?> chiesi.
<Angeli? Magari ci volevano togliere dai guai> ipotizzò Sam.
Nessuno rispose e, in silenzio, il maggiore continuò a guidare, fino a fermarsi davanti l'abitacolo del profeta del Signore.
Facemmo per bussare alla porta, ma questa era aperta.
Entrammo sospetti, trovando la casa a soqquadro.
Il computer era stato scaraventato per terra, come anche giornali e piatti. 
Sul pavimento c'erano delle macchie di sangue non proprio incoraggianti.
Sentimmo degli scricchiolii alle nostre spalle, e allora, andammo a controllare con molta calma e prudenza.
Qualcuno, nascosto dietro al muro, colpì Sam in testa con una mazza, facendolo indietreggiare imprecando.
<Accidenti, Chuck!>.
<Sam?! Scusa, stai bene?> chiese subito quello, abbassando la sua improvvisata arma.
Aveva il volto sporco di sangue, come i vestiti.
<Beh, la mia testa non tanto> rispose sarcasticamente il ragazzo.
<Devi sapere che nella mia ultima visione ti trasformavi in Darth Veder. Con la temperatura a 70 gradi e il battito cardiaco a 200. I tuoi occhi erano neri!> spiegò il profeta e subito noi ci girammo verso il suddetto ragazzo.
<Avevi gli occhi neri?>.
<Non lo so> rispose quello incerto.
<Dov'è Castiel?> chiese il maggiore.
Chuck assunse un'espressione addolorata.
<È morto, andato. L'Arcangelo purtroppo l'ha fatto a pezzi. Mi dispiace> rispose quello abbassando lo sguardo.
<Ne sei sicuro? Magari è svanito nella luce oppure->.
<No no, è come esploso! Come un gavettone riempito di zuppa> mi interruppe il profeta, per poi grattarsi il capo, trovando, attaccato ai suoi capelli, un molare insanguinato.
Lo gettò a terra disgustato.
<È stata una giornata stressante!> piagnucolò.
<Ora che facciamo?> chiese il minore.
<Oh merda> commentò Chuck.
<Che c'è?>.
<Riesco a sentirli> rispose quello.
<Sapevo che vi avremmo trovati qui!> esclamò una voce sconosciuta alle nostre spalle.

Ci girammo, ritrovandoci davanti un uomo in un completo scuro, accompagnato da due sottoposti.
<La ricreazione è finita, Dean. Devi venire con noi> continuò quello.
<E tu chi diavolo sei?> gli chiesi incrociando le braccia.
<Oh, che maleducato! Sono l'angelo Zaccaria. E tu dovresti essere la bellissima Claire. Sono molto lieto di fare la tua conoscenza> rispose quello con un sorrisetto viscido, avvicinandosi.
Dean mi si parò davanti con uno sguardo minaccioso.
<Non provare ad avvicinarti> disse puntandogli un dito contro.
<Sei contrariato?>.
<Già, direi! Voi stronzi avete dato il via al Giorno del Giudizio> rispose il ragazzo.
<Noi non ci siamo opposti, ma non abbiamo iniziato nulla. Non è così, Sam?> ribatté l'altro, per poi riguardare Dean <Potevi fermare tuo fratello, ma non ci sei riuscito. Quindi non discutiamo su chi ha iniziato qualcosa. Diciamo che è stata colpa di tutti e andiamo avanti! Perché, ti piaccia o no, giriamo Apocalypse Now e siamo tutti nello stesso cast> continuò quello con un sorrisetto da bastardo <Tu vuoi uccidere il diavolo e noi vogliamo che tu lo uccida. Sinergia!>.
<Ed io dovrei fidarmi?> chiese Dean <Figlio di puttana, non vedo l'ora>.
<Questo non è un gioco. Il potere di Lucifero è immenso, va oltre ogni immaginazione. Dobbiamo agire ora, con forza e in fretta prima che trovi un contenitore>.
<Un contenitore? Lucifero ha bisogno di un vestitino di carne?> chiese perplesso il minore.
<Anche lui è un angelo. Le regole sono regole. E quando l'avrà trovato, avremo i quattro Cavalieri dell'Apocalisse, gli oceani rossi, i cieli di fuoco. Tu puoi fermarlo, Dean, ma hai bisogno di noi> rispose Zaccaria.
<Ora stammi bene a sentire, falso angelo. Dopo quello che hai fatto, non voglio più un accidente da te->.
<Sta' a sentire me, bamboccio!> lo interruppe quello avvicinandosi minaccioso, ma io affiancai il ragazzo.
<Ti dovresti calmare, se no ti si alza la pressione> commentai alzando il mento in segno di sfida.
Lui ridacchiò.
<Oh Claire, non far cadere tutte le speranze che ho su di te> esclamò quello ed io lo guardai male <Suvvia, non guardarmi così! Sei adorabile quando mi guardi male>.
<E devi vedere quando ti uccideremo lentamente. Il mio bel faccino sarà l'ultima cosa che vedrai> lo minacciai e il suo sorriso accrebbe.
<Come hai sentito, puoi ficcarti la tua proposta di fiducia dove non batte il sole> commentò il maggiore.
<Credi di poterti ribellare a noi come fece Lucifero?> esclamò l'angelo ritornando serio, per poi notare le gocce di sangue che colavano dalla mano del ragazzo <Sanguini>.
<Oh si. Una polizza assicurativa in caso foste riapparsi> rispose il maggiore, estraendo la porta scorrevole sulla quale aveva disegnato un simbolo con il suo sangue.
L'angelo, appena lo vide, fece per fermarlo, ma il ragazzo posò la mano sopra e gli angeli svanirono.
<Ma dove l'hai imparato?>.
<Da quel figlio di puttana di Castiel>.

-Heroes don't wear capes 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora