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<Non preoccupatevi, non sono come gli altri> disse la ragazza.
<Non trovo la cosa rassicurante> commentò Ruby e Pamela concordò con lei.
<Quindi erano Castiel e Uriel. Hanno mandato loro a prendermi?> ci chiese.
<Si, perché, li conosci?>.
<Diciamo che eravamo nella stessa trincea> rispose l'angelo.
<E loro chi erano? I tuoi capi?> le chiese Dean.
<Veramente era il contrario>.
<E come mai vogliono ucciderti?> le chiesi incrociando le braccia al petto.
<Gli ordini sono ordini. Sicuramente sono stata condannata a morte per aver disobbedito. Ho commesso la colpa più grave...sono caduta> rispose lei.
<Cioè?>.
<È caduta sulla Terra ed è diventata umana> spiegò Pamela.
<Aspetta, quindi gli angeli possono diventare umani?> chiese Sam sconcertato.
<È molto doloroso. Come se provassi ad estrarti un rene con un coltello, ma si, è possibile. Basta separarsi dalla grazia> rispose Anna.
<Che vuol dire?>.
<La mia grazia era la mia energia. L'ho strappata e sono caduta e, più passava il tempo, più diventavo umana> rispose.
<Non credo vi rendiate conto in quale enorme casino ci troviamo> ci interruppe il demone.
<Ruby ha ragione. In Paradiso mi vogliono morta>.
<E quelli dell'Inferno la vogliono catturare per avere un angelo umano che sanguina, da poter interrogare, torturare> aggiunse Ruby <E prima o poi ti troveranno>.
<Lo so, è per questo che voglio riprendere la mia grazia, sempre se riesco a trovarla> ribatté l'angelo.
<E, ammesso che la trovi, poi ti fai un bel tiro di grazia e ti trasformi in Roma Downey?> chiese il maggiore.
<Una cosa del genere> confermò lei.
<Perfetto, mi piace questo piano> commentò lui guardandola con un sorrisetto beffardo.
<Dov'è questa grazia?> chiesi ignorando la morsa allo stomaco.
<Non ne ho idea. Sono caduta sulla Terra a 16.000 chilometri l'ora> rispose lei.
<Se sei "caduta" letteralmente, vuol dire che eri visibile anche a occhio umano?> le chiese Sam e lei annuì.
<Ma certo! Come una cometa o un meteorite!> capii.

Mentre Dean riaccompagnava Pamela a casa, che non voleva avere di nuovo a che fare con gli angeli, Sam ed io riuscimmo a trovare un meteorite apparso nei cieli sopra l'Ohio esattamente nove mesi prima che Anna nascesse. E, nello stesso periodo, un altro meteorite cadde sul Kentucky.
Ruby si sedette sul bracciolo del divano, osservando attentamente Sam ed io, sentendomi di troppo, mi alzai, uscendo dalla stanza.
Vidi l'Impala parcheggiare e Dean scendere dall'auto.
Il ragazzo si avvicinò ad Anna, appoggiata ad una macchina a guardare il cielo stellato.
Lui le si mise accanto.
Parlarono per un sacco di tempo. 
Da soli.
Vicini.
Fin troppo vicini.
Di nuovo quella fatidica morsa allo stomaco.
Decisi di uscire e di avvicinarmi.
<Abbiamo trovato qualcosa!> esclamai attirando l'attenzione dei due, che si girarono di scatto.
<A Union, nel Kentucky, è avvenuto una specie di miracolo> iniziò a spiegare Sam <Nel 1985 c'era un campo non coltivato fuori città. Sei mesi dopo c'era una quercia vecchia di almeno un centinaio di anni>.
<Quindi il ground zero della grazie non è distruzione, ma->.
<Pura creazione> disse Anna finendo la frase del maggiore, che le sorrise.
Salimmo tutti in auto, in direzione Kentucky.
Dean ad un certo punto ridacchiò.
<Che hai da ridere?> gli chiesi alzando un sopracciglio.
<Niente, è solo che, un angelo e un demone sedute nella mia macchina, sono come l'inizio di una brutta barzelletta o di un articolo su Penthouse> rispose quello ed io alzai gli occhi al cielo.
<Non confondere realtà e pornografia> lo riprese il fratello.
<E secondo te questa è realtà?> ribatté quell'altro.
<E secondo te questa è pornografia?!> chiesi di rimando.
Lui mi lanciò uno sguardo dallo specchietto retrovisore.
<No, ma non servirebbe molto per farlo diventare tale> rispose lui con un sorrisetto beffardo.
Sospirai esasperata.
<Ah, maledetta mia madre che quel giorno ha deciso di mettermi al mondo> commentai sottovoce.
<Dai, era divertente!> esclamò Dean.
<No, Dean, non lo era!> ribattei.
<Oh sta zitta, sono esilarante!>.
<Si, forse nella tua immaginazione>.
<Disse quella che ride sempre alle mie battute>.
<Si, per pietà!> controbattei.
Lui assottigliò lo sguardo.
<Brutta stronzetta!> esclamò lui e fece per continuare, ma Sam si mise in mezzo, fermandoci.

Arrivammo ai piedi dell'enorme quercia.
<È qui che è caduta la mia grazia. Lo sento> dichiarò la ragazza, per poi avvicinarsi.
<Anna, che cosa dobbiamo cercare?> le chiese Sam, mentre lei appoggiava una mano sul tronco.
<Non ha importanza. Non è qui! Non più. Qualcuno l'ha presa> asserì l'angelo.
Ritornammo a casa di Bobby e gli animi erano abbastanza accesi.
<La grazia di Anna è sparita, non lo capite?!> esclamò Ruby <Non può essere un angelo e proteggerci. Non possiamo combattere il Paradiso e l'Inferno. Non tutti e due insieme!->.
<Vi prego, aspettate. Gli angeli stanno di nuovo parlando> la interruppe Anna.
<Che cosa dicono?>.
<È strano, sembra una registrazione ripetuta, che dice: "Dean Winchester deve consegnarci Anna per mezzanotte, oppure..."> la ragazza si fermò.
<Oppure cosa?> chiesi incrociando le braccia al petto con la fronte aggrottata.
<"Oppure sarà condannato nuovamente alla dannazione"> concluse quella.
<Anna, conosci qualche arma contro gli angeli?> le chiese Sam.
<Per cosa? Per ucciderli?> chiese quella sbarrando gli occhi <Nulla che possiamo trovare in questo momento->.
<Va bene va bene, aspettate un attimo. Adesso chiamiamo Bobby e gli diciamo di tornare qui, così->.
<Che cosa potrebbe dirci che già non sappiamo?!> interruppi il maggiore alzando la voce.
<Non lo so, ma dobbiamo fare qualcosa!>esclamò di rimando Dean.
<Ma qualcosa cosa?! Siamo coinvolti in una guerra tra Paradiso e Inferno! Non abbiamo speranze di uscirne indenni, lo vuoi capire o no?!> alzai il tono.
<No, perché io non mi arrenderò! Non fino a quando tutta questa storia sarà finita e Anna sarà al sicuro!> urlò lui in risposta.
<Sai una cosa? Io me ne vado> dissi facendo per andarmene.
<Ecco brava! Scappa come sempre, mi raccomando> esclamò lui da dietro, facendomi fermare.
Mi girai e gli andai in contro.
Uno schiaffo lo colpì dritto sulla guancia, facendogli girare la testa.
Uscii da quella casa sbattendo la porta.

-Heroes don't wear capes 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora