<State bene?> ci chiese il vecchio mentre ci pulivamo le orecchie insanguinate.
<A parte le orecchie che mi fischiano ancora, benissimo> rispose il ragazzo.
<Si, una meraviglia> concordai con un mal di testa pulsante.
Dean chiamò Sam, ma non gli disse niente riguardo il piano.
<Perché non glielo hai detto?> gli chiese Bobby.
<Perché ce l'avrebbe impedito> rispose lui.
<Di fare cosa?> chiese Chris.
<Di evocare lo spirito e di affrontarlo. Anche se non sono molto d'accordo> risposi.
<State scherzando?!> esclamò il vecchio.
<E poi non sappiamo niente di lui! Potrebbe essere un demone o chissà cosa!> aggiunse Chris.
<Lo so, perciò dobbiamo essere pronti a tutto> concordò Dean, tirando fuori la lama demoniaca <Abbiamo il super coltello magico e un'arsenale nel tuo bagagliaio>.
<A me sembra una cattiva idea> continuò mio fratello.
<Forse, ma quale altra scelta abbiamo?> chiesi scrollando le spalle.
<Potremmo sempre scegliere di vivere> rispose il vecchio.
<Bobby, qualunque cosa sia, di sicuro continuerà a darmi la caccia. Quindi, o mi faccio beccare di nuovo con i pantaloni cavati oppure cerco di anticiparlo>.
<Si, ma Sam potrebbe esserci d'aiuto allora!> continuò Bobby.
<No no, non voglio coinvolgerlo>.Ci fermammo in un capannone abbandonato e lo ricoprimmo con ogni simbolo o trappola.
<Bene, abbiamo messo trappole e talismani di ogni religione> esclamò Bobby, andando in contro al maggiore davanti un tavolo <Cosa abbiamo qui?>.
<Paletti, ferro, argento, sale, il coltello. Siamo più o meno pronti a uccidere quest'essere misterioso> gli illustrò Dean.
<Secondo me è una cattiva idea> ripeté il vecchio.
<Si, me l'hai già detto una decina di volte almeno> commentò il ragazzo.
<Sentite, che ne dite di cominciare?> chiesi interrompendoli e loro annuirono.
Bobby iniziò il rituale e poi ci mettemmo ad aspettare.
Andai vicina al maggiore, che si mise a giocherellare con il coltello.
<Credi davvero che funzionerà?> gli chiesi.
<Non ne ho la più pallida idea> rispose lui scrollando le spalle.
Mi soffermai a guardarlo e lui se ne accorse.
<Che c'è?> mi chiese confuso ed io sorrisi.
<Niente, è solo che è bello rivederti> risposi.
<Non dirlo a me!> esclamò lui di rimando.
<Me ne parlerai mai?> gli chiesi abbassando il tono di voce.
<Di cosa?> chiese lui.
<Di cosa hai passato in questi quattro mesi. Dell'inferno. Di tutto quello che ti stai tenendo dentro> risposi.
<Te l'ho detto. Non mi ricordo niente> disse lui di rimando.
<E io te l'ho detto. Tu ed io siamo molto, fin troppo simili, Dean Winchester> controbattei.
Lui abbassò lo sguardo.
<Quando ti sentirai pronto me lo dirai> conclusi mettendogli una mano sulla spalla.
Passarono un paio d'ore, ma ancora niente.
<Sei sicuro di aver eseguito bene il rituale?> gli chiese Dean e, all'occhiataccia del vecchio, alzò le mani <Scusa. Come sei permaloso!>.All'improvviso il tetto del capannone tremò.
Prendemmo subito le pistole e i fucili, tenendo la guardia alta.
<Dovremmo esserci!> esclamò Dean.
<Eh beh, non credo che sia il vento!> commentai.
Le lampadine esplosero, creando scintille.
La porta del capannone si aprì di scatto, rivelando una figura maschile.
L'uomo si avvicinò a passo lento e con sguardo sicuro.
Subito gli sparammo, ma lui non batté nemmeno le ciglia, continuando a venirci incontro.
Dean prese la lama demoniaca, nascondendosela dietro la schiena.
L'uomo oltrepassò anche la Trappola del Diavolo e ci si pose davanti.
Era abbastanza elegante, con la camicia, la cravatta e la giaccia. E sopra aveva un impermeabile beige.
<Chi sei tu?> gli chiese il ragazzo diffidente.
<Sono quello che ti ha afferrato e salvato dalla Perdizione> rispose quello.
<Ah si? Ti ringrazio tanto> ribatté il ragazzo, per poi pugnalarlo al petto con la lama.
L'uomo non sussultò e non si illuminò.
Afferrò semplicemente l'elsa del coltello e lo estrasse con nonchalance, gettandolo a terra.
Bobby fece per colpirlo con una mazza di ferro, ma quello bloccò l'arma a mezz'aria.
Mise due dita sulla fronte del vecchio, che cadde per terra svenuto.
Chris gli corse subito in contro, verificando che fosse ancora vivo.
<Il tuo amico è vivo> gli disse quello, mentre noi lo guardavamo spaventati.
<Dobbiamo parlare, Dean> disse quello, per poi girarsi verso di me <Da soli>.
Con una mossa, arrivò alle spalle di mio fratello, facendolo addormentare.
Fece per avvicinarsi a me, ma Dean si mise in mezzo.
<Lei resta>.
L'uomo fece ancora un passo avanti, ma il ragazzo non si tolse.
<Allora, chi sei tu?> gli chiese ancora Dean.
<Castiel> rispose quello.
<Si, questo l'avevo capito, ma che cosa sei?> chiese ancora.
<Sono un angelo del Signore> rispose l'uomo.
Il ragazzo mi lanciò uno sguardo.
<Ma sta zitto! Chi credi di prendere in giro?!> esclamò poi.
<È questo il problema, Dean. Tu non hai fede> ribatté Castiel.
Dal nulla lampeggiarono dei lampi, che illuminarono l'uomo.
Dietro di lui, rifletté l'ombra di due grandi ali.
<Sei davvero un bell'angelo> esclamò il ragazzo sarcastico <Hai bruciato gli occhi di quella povera donna>.
<Io l'avevo avvertita di non cercare di vedermi. È sconvolgente per voi comuni mortali. Come udire la mia voce, ma tu questo già lo sai> rispose l'angelo.
<Alla stazione di servizio e al motel...eri tu?> chiese confuso il ragazzo e l'altro annuì <La prossima volta non esagerare così>.
<Lo so, è stato un errore> ammise Castiel.
<Beh, ci hai fritto il cervello> commentai.
<Se vi avessi fritto il cervello, adesso non sareste qui a parlare> ribatté lui.
<E quale sarebbe il tuo vero aspetto, eh?! Quello di un esattore delle tasse?> gli chiese Dean.
<Questo è solo un contenitore> rispose quello.
<Ti sei impossessato di un povero disgraziato?> chiesi con un sopracciglio alzato.
<È un uomo devoto. È stato lui a offrirsi->.
<Smettila di raccontarci stronzate. Chi sei realmente?> lo interruppe Dean.
<Te l'ho già detto>.
<Certo, e perché un angelo mi avrebbe salvato dall'inferno?> gli chiese il ragazzo.
L'uomo gli si avvicinò.
<Accadono delle cose belle, Dean>.
<Non nella mia esperienza> rispose amaramente il maggiore.
L'uomo inclinò di lato la testa, guardandolo accigliato.
<Che ti succede? Credi di non meritare di essere salvato?> chiese Castiel.
Dean distolse un attimo lo sguardo.
<Perché l'hai fatto?>.
<Perché è Dio che me l'ha ordinato. Abbiamo del lavoro per te> rispose serio l'angelo.
STAI LEGGENDO
-Heroes don't wear capes 2-
FanficSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...