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Rientrai in casa, dopo esser uscita a prendere la colazione, trovando Chris che si stava vestendo, Bobby seduto sul divano, Dean nel mondo dei sogni e Sam chiuso in bagno.
Mi avvicinai al maggiore, dandogli un colpetto sulla spalla.
<Dean, sveglia> lo richiamai, ma lui mugugnò, girandosi dall'altra parte.
Mi avvicinai di più.
<Ho preso il bacon> gli sussurrai e il ragazzo aprì gli occhi di scatto, alzandosi all'istante.
<Sono sveglio, sveglissimo> esclamò, facendomi ridacchiare.
Richiamai tutti per la colazione e ci riunimmo intorno alla tavola.
<Ho trovato un caso a Bedford, nell'Iowa. Un tizio ha spappolato il cervello della moglie con un batticarne> ci informò Sam.
<E grazie a te mi è passata la fame> commentai mettendo giù il pezzo di bacon.
Dean allungò il braccio, rubandomelo, iniziando a mangiarlo.
<Certo che a te non ti ferma proprio niente, eh?!>.
<Esattamente>.
<Comunque> riprese il minore mettendo in mezzo il giornale <È già il terzo in due mesi ad aver ucciso la moglie. Niente screzi in famiglia, in nessuno dei casi>.
<E va bene, andiamo a dare un'occhiata> sospirò il maggiore alzandosi.
Lo seguii, ma lui mi bloccò.
<Che cosa pensi di fare tu?> mi chiese ed io alzai un sopracciglio.
<Venire con voi, ovviamente>.
Lui aprì la bocca, facendo per parlare.
<Senti, sono stata a letto fin troppo tempo. E poi, ho bisogno di distrarmi> dissi subito interrompendolo.
Lui incrociò le braccia al petto e lanciò uno sguardo al vecchio, che alzò le mani in risposta.
Dopo interminabili secondi a valutare il da farsi, il ragazzo sospirò.
<Va bene, ma devi promettermi di stare attenta> mi intimò ed io annuii, andando a salutare mio fratello, che preferì rimanere lì.
Feci per uscire, ma mi voltai.
Diedi un veloce e timido abbraccio al vecchio, che rimase sorpreso.
<Non ti ho mai ringraziato per tutto quello che hai fatto Bobby. Se non fosse stato per te, probabilmente sarei morta> dissi, affiancando i Winchester.
<Vedete, ecco perché lei è la mia preferita> commentò l'uomo, facendo girare offeso il maggiore.
<Ma Bobby, pensavo di essere io il tuo preferito!> esclamò quello.
<Grazie Dean> commentò sarcasticamente Sam.
<Mi tradisci così?> continuò il maggiore facendo il melodrammatico.
Lo spinsi fuori la porta.
<Claire, ti prego, tu che hai un po' di sale in zucca, tienilo d'occhio!> esclamò da dietro il vecchio.
<Sarà fatto!>.

Arrivammo dopo qualche ora nell'Iowa e, indossando come sempre identità false, ci fingemmo gli avvocati del signor Benson, che, dopo un'iniziale diffidenza, rispose alle nostre domande.
Escludemmo la possibilità di un demone, in quando ci disse che, al momento dell'omicidio, era lucido e consapevole.
Successivamente tirammo fuori il conto di un locale a luci rosse, dove l'uomo aveva speso più di 9000 dollari.
Ci raccontò di aver incontrato una spogliarellista, una certa Jasmine, e che gli sembrò assolutamente perfetta.
La definì "tutto ciò che aveva sempre desiderato".
Alla fine, ammise di aver ucciso la moglie per questa Jasmine, perché gli disse che sarebbero potuti stare insieme per sempre.
Ci disse anche che si sarebbero dovuti vedere, ma lei non arrivò mai.
Successivamente passammo all'ufficio ospedaliero per scoprire qualcosa in più e la dottoressa, che flirtò palesemente con Sam, ci disse che aveva trovato una grande presenza di ossitocina, l'ormone dell'amore, nel sangue degli assassini.
Scoprimmo inoltre, che anche gli altri due uomini avevano descritto quella Jasmine come perfetta.
Dean sorrise immensamente.
<Sembri molto contento> osservò il fratello.
<Spogliarelliste, Sam, spogliarelliste. Lavoriamo ad un caso che coinvolge le spogliarelliste, finalmente!> rispose quello, facendoci scuotere la testa.
<Sei davvero esaltato per un caso di spogliarelliste?> chiesi incredula.
<Ovvio che si!>.
<Stai diventando banale> commentai.
Entrammo nuovamente nell'Impala e, protraendomi in avanti, mi avvicinai all'orecchio del maggiore.
<Se me l'avessi chiesto, ti avrei fatto io qualche spettacolino> sussurrai con un sorrisetto beffardo.
Lui si girò di scatto.
<Sei seria?!>.
<Può darsi> risposi vaga.
<Claire, non darmi false speranze. Soprattutto quando ti metti quella camicietta attillata> ribatté lui.
<Dean, hai letteralmente Sam affianco. Non mi sembra il momento> lo ripresi.
<Hai incominciato tu!>.
<Sta tranquilla Claire, ormai ci sono abituato, visto che lo fa con tutte> rispose il minore con noncuranza.
Incrociai le braccia al petto.
<Con tutte, eh?>.
Assottigliai gli occhi in direzione del maggiore, che lanciò un'occhiataccia al fratello.
<Non starlo a sentire. Ormai ho occhi solo per te->.
<Si si, certo. Diamoci una mossa, così finiamo questo caso alla svelta> lo interruppi e quello mise in moto.

-Heroes don't wear capes 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora