34

90 3 0
                                    


Arrivammo presto al locale, entrando vestiti da agenti dell'FBI.
Il locale era spazioso, con qualche palchetto nel mezzo, dove le spogliarelliste si cimentavano in danze sensuali con vestiti particolarmente succinti.
Tutti gli uomini le circondavano, guardandole attentamente.
<Stiamo cercando tre ragazze: Jasmine, Aurora e Ariel!> esclamò il maggiore al capo del posto, cercando di sovrastare la musica alta.
Il suo sguardo andò più volte alle spalle dell'uomo, in direzione di una delle spogliarelliste e, in risposta, gli tirai una gomitata.
<Crede che quei nomi significhino qualcosa per me?> rispose l'uomo.
<Una ha i capelli rossi, un metro e ottanta. Un'altra è asiatica->.
<Ha la minima idea delle ragazze con cui ho a che fare?! Nomi falsi, capelli finti, tutto finto!> lo interruppe l'uomo.
<Avrà dei contratti o qualcosa che ci consenta di rintracciare queste spogliarelliste?> chiese ancora il ragazzo e l'altro assunse una faccia indignata.
<La prego, ballerine esotiche. Libere professioniste che sono pagate in contanti. Io non mi impiccio dei loro affari e loro stanno alla larga dai miei>.
<Tre dei suoi clienti hanno ucciso le loro mogli. Non le sembra strano?>.
<Certo, lo trovo più che strano, ma sa che le dico?! Non è un mio problema!> rispose quello menefreghista.
<Lo diventerà presto, mi creda> lo minacciai velatamente e lui si girò verso di me, accorgendosi improvvisamente della mia presenza.
<Tu non dovresti fare il tuo lavoro, tesoro?> chiese quello squadrandomi.
<Sono un agente dell'FBI, quindi, se non mi toglie immediatamente gli occhi di dosso, la farò incriminare per i tre omicidi> lo minacciai e lui, distogliendo lo sguardo, se ne andò.

Ci avvicinammo a Sam, appena rientrato nel locale.
<Avete avuto fortuna?> ci chiese, ma noi scuotemmo la testa <Beh, io un po'. Ho parlato con Bobby e abbiamo una teoria: sirene>.
<Tipo il mito greco delle sirene dell'Odissea?> chiese il maggiore, facendo voltare stupito il fratello.
<Lo so lo so, sconvolgente. Oltre la caccia, il cibo, le battute squallide e tutto il porno, esiste un effettivo cervello in quella stupenda testa> esclamai, facendo girare Dean offeso.
<Comunque si, sirene. Sono delle splendide creature a caccia di uomini che ammaliano con il loro canto armonico> spiegò Sam.
<Fammi indovinare, Welcome to the Jungle?> chiese ironicamente il maggiore.
<No no, io penso sia più tipo Cherry Pie dei Warrant> aggiunsi.
<No, il canto è solo una metafora che loro usano per sedurre gli uomini> ci contraddisse il minore.
<E questi poveracci poi diventano degli zombie?>.
<Esattamente. Le sirene attiravano i marinai, che le seguivano ignari e finivano per naufragare sugli scogli e poi affogare in mare> rispose Sam.
<Come i nostri amici>.
<Se tu fossi una sirena e volessi attirare degli idioti, dove vorresti aprire una bottega?> chiese retoricamente il minore facendo cenno verso vari uomini che stavano pagando imbambolati una donna.
<Così prendono le sembianze di tutto ciò che desideri?> chiesi.
<Si, leggono nella tua mente e riescono a vedere proprio ciò che vuoi di più al mondo e poi, alla fine, si trasformano in quell'illusione>.
<Quindi potrebbe essere la stessa ragazza a trasformarsi ogni volta in una ragazza diversa> sintetizzò il maggiore.
<Come la uccidiamo?>.
<Bobby ci sta lavorando>.
<E come la troviamo? Potrebbe essere chiunque!> esclamò frustrato Dean, non ottenendo risposta.

Dopodiché, ritornammo nella stanza del motel, cominciando a cercare più informazioni sulle sirene e, nel frattempo, Sam uscì a prendere il pranzo.
Alzai lo sguardo dal libro, notando il maggiore con gli occhi fissi sul telefono che il fratello aveva lasciato sul tavolo.
<Che c'è?> gli chiesi, ma lui non rispose.
Invece, allungò il braccio, prendendo quel telefono.
<Dean, non dovresti farlo> gli intimai mentre scorreva nei vari contatti.
<L'altra mattina, dopo che sei uscita a prendere la colazione, ho sentito Sam parlare con qualcuno al telefono> spiegò.
<E quindi?>.
<Stava parlando di tempeste elettromagnetiche e raccolti infruttuosi> rispose lui.
<Attività demoniaca. Ma con chi ne stava parlando?>.
<Se si fosse trattato di un altro cacciatore, me l'avrebbe detto. Ciò significa che ha dei segreti e che quindi sta combinando qualcosa> rispose lui, per poi lanciarmi uno sguardo <Non ti ha detto niente a te, vero?>.
Scossi la testa, <Ne so quanto te>.
Appena trovata la chiamata di un numero sconosciuto risalente a quella mattina, fece per chiamare, per poi poggiare il telefono all'orecchio.
Il ragazzo si irrigidì e subito chiuse il telefono.
<Allora? Chi era?> chiesi impaziente.
<Ruby> rispose lui a denti stretti.
La porta della camera si aprì, rivelando la figura alta di Sam.
<Lenny Bristol è stato vittima anche lui delle sirene> ci informò subito.
<L'hai interrogato?>.
<Si, ha portato Bella a casa sua, una spogliarellista, ha ucciso sua madre e, dopodiché, lei è scomparsa> rispose.
<Ha ucciso sua madre?>.
<Era la donna che gli era più cara> rispose il minore facendo spallucce.
Il telefono sul tavolo cominciò a squillare e Dean lo prese.
<Ah si, hai dimenticato il tuo cellulare> esclamò il maggiore con noncuranza, lanciandoglielo.
Quello lo prese al volo e rispose, con un'espressione leggermente nervosa.
Si rivelò essere Bobby e il ragazzo lo mise in vivavoce.
-Dice che vi serve un pugnale di bronzo intriso del sangue di un marinaio sotto l'effetto dell'incantesimo del gatto- disse quello.
<Che significa?>.
-E io che ne so?! Abbiamo a che fare con un rituale vecchio di 3000 anni-.
<Qualche suggerimento?>.
-Secondo me l'incantesimo delle sirene non ha nulla a che fare con il canto. Si tratta più che altro di una tossina o un veleno. Qualcosa che entra nel sangue della vittima-.
<Che li trasforma in soldati Manchuriani. Secondo te infetta gli uomini durante il sesso?> chiese il minore.
-Forse-.
<Virus sessuale sovrannaturale>.
-Comunque avvenga, una volta che ha colpito, la sirena deve stare attenta. Se assimila una dose della sua stessa tossina, potrebbe morire-.
<Allora basta estrarre il veleno dagli uomini in carcere> proposi.
-No, è inutile, ormai non sono più sotto l'influsso dell'incantesimo. Non ho la minima idea di come possiate fare-.
<Io penso di averla invece> disse Sam.
-State attenti. Può trasformarsi in qualsiasi cosa desideriate-.

-Heroes don't wear capes 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora