Appena il ragazzo si fu ripreso, ritornammo dall'altro Dean che, quando ci vide rientrare, si avvicinò.
<Senti, mi dispiace. Credimi, non sto cercando di incasinare te...o me. Almeno non qui> disse subito e l'altro annuì, versandoci del buon whiskey.
<Beh, è davvero un fine settimana assurdo> commentai.
<Non dirlo a me> controbatté Dean.
<Qual era la tua missione?> gli chiedemmo e lui aprì il borsone, estraendo la Colt. Quella Colt.
<Dov'era finita?>.
<È stata ovunque. Non hanno fatto che spostarla> rispose il ragazzo, guardandola soddisfatto <Ho impiegato cinque anni ma, alla fine l'ho trovata. E stanotte...stanotte ucciderò il Diavolo>.
Il capo ci radunò tutti intorno al tavolo, mettendo in bella vista la pistola.
<Questa è l'unica arma che può uccidere Lucifero>.
<Fantastico! E noi sappiamo dove accidenti si trova Lucifero?> chiese scontrosamente la donna con cui ci eravamo scontrati quella mattina.
<Stai bene?> le chiese il maggiore confuso dal suo comportamento.
<Noi abbiamo dormito nella capanna di Jane stanotte. Ma, a quanto pare, noi e Risa abbiamo una relazione> riassunse Dean, facendo ridacchiare Castiel.
<Chiudi quella bocca> gli intimò l'altro <Non dobbiamo trovare Lucifero. Sappiamo già dov'è. Il demone che abbiamo catturato la scorsa settimana fa parte della sua cerchia e ha parlato>.
<Un demone ti dice dove si trova il Diavolo e tu ti fidi ciecamente?> chiese ancora Risa alzando un sopracciglio, ma quello sorrise.
<Oh credimi, non mentiva>.
<E come fai a saperlo?>.
<Temo che il nostro impavido capo sia fin troppo erudito nell'arte di ottenere la verità> rispose l'angelo.
<Tortura? Hai ricominciato a torturare?> gli chiesi incrociando le braccia al petto e lui mi lanciò uno sguardo colpevole.
<Davvero niente male. Di classe aggiungerei> commentò l'altro Dean, facendo ridacchiare l'angelo, che ottenne un'occhiataccia dal maggiore.
<Che vuoi?! Mi piace il vecchio te>.
Dean, sbuffando, mise una cartina sul tavolo.
<Lucifero è qui adesso. Io conosco il quartiere e l'edificio> ci illustrò.
<Oh, bene. È proprio al centro della zona rossa> commentò Castiel.
<Si, faccia a faccia con i Crot. Pensi sia un piano avventato?> gli chiese il maggiore.
<Ma no, che dici?! Superiamo l'entrata principale, passiamo i demoni, i Crot e spariamo al Diavolo> riassunse con tono sarcastico l'angelo <Se non ti dispiace, più che "avventato", lo definirei irresponsabile->.
<Vieni o no?> lo interruppe il maggiore.
<Certamente> rispose quello, per poi girarsi verso di noi <Dovrebbero venire anche loro due, perché se gli succede qualcosa, sei spacciato>.
<Si, vengono anche loro> concordò Dean, facendoci aggrottare la fronte.
Gli altri uscirono a mettere in moto la truppa e a prepararsi per la mezzanotte.
<Perché ci portate con voi?> gli chiese Dean quando fummo soli.
<Rilassati, starete bene. Zaccaria vi proteggerà>.
<Non intendeva questo> ribattei facendogli alzare la testa <Cosa c'è sotto?>.
Lui annuì con un sospiro.
<Venite con noi perché voglio che vediate una cosa> rispose <Voglio che vediate nostro fratello>.
<Sam? Credevo che fosse morto> commentò confuso il maggiore.
<Sam non è morto a Detroit. Sam ha detto sì...al Diavolo. Lucifero lo indosserà al gran ballo> spiegò Dean, lasciandoci increduli.
<Ma perché l'avrebbe fatto?>.
<Vorrei proprio saperlo, ma purtroppo non abbiamo scelta. Il Diavolo è dentro di lui e non lo lascerà mai. Noi dobbiamo ucciderlo> rispose Dean con uno sguardo freddo <E tu, Dean, devi capire la gravità di questa storia, così potrai agire diversamente>.
<Non capisco>.
<Zaccaria ha detto che ti riporterà indietro al 2009. E, quando tornerai a casa, tu dirai sì a Michele> spiegò il maggiore.
<È una follia! Se lo lascerà entrare, Michele combatterà il Diavolo. La guerra distruggerà mezzo pianeta!> mi opposi.
<Guardatevi intorno! Mezzo pianeta è meglio di nessun pianeta, che è ciò che abbiamo adesso!> controbatté Dean <Se potessi tornare indietro, direi sì senza pensarci!>.
<E perché non lo fai?>.
<Ci ho provato! Ho gridato sì fino a farmi scoppiare le vene, ma gli angeli non mi hanno ascoltato! Si sono arresi, hanno gettato la spugna! È troppo tardi per me, ma per te->.
<No, dev'esserci un altro modo> lo interruppe il maggiore.
<Si, lo credevo anch'io. Non avrei mai pensato di perdere, ma mi sbagliavo> ribatté Dean <Dean, mi sono sbagliato. Ti supplico, devi dire sì> lo pregò con occhi disperati, ma quello non si mosse <Tanto non lo farai, perché io non l'ho fatto. E Claire morirà...di nuovo. Perché non ci si aspetta altro da noi> continuò con tono amaro.
<Che intendi con "Claire morirà"?>.
Il maggiore mi lanciò uno sguardo ed io abbassai il capo.
<In questa epoca non ci sono più> risposi.
Quello mi tirò in disparte.
<Che diavolo stai dicendo?>.
<Un Crot mi ha infettata e Dean...ha dovuto uccidermi> gli spiegai <Non molto lontano da qui c'è la mia tomba>.
Il ragazzo si girò pensieroso, ma io intuii i suoi pensieri, incrociando le braccia al petto.
<Non ci pensare neanche. Non dirai sì a Michele. Scordatelo> gli intimai.
<Claire, io->.
<No! Dopo tutto quello che abbiamo fatto, non ti rassegnerai ai piani di Zaccaria> lo interruppi puntandogli il dito contro.
<Che altra soluzione abbiamo? Non possiamo, per puro egoismo, distruggere un mondo intero>.
<In realtà ci potrebbe essere un altro modo, anche se avevamo concordato di non farlo> dissi e quello annuì concorde con il mio piano.
Avremmo salvato tutti, costi quel che costi.
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-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...