Quella notte Claire non dormì.
Dean, stanco morto com'era, non si accorse della sua mancanza fino a quando non si svegliò trovando la parte del letto della sua ragazza fredda e ordinata.
Si alzò confuso, stropicciandosi gli occhi.
Non la trovò in bagno e, dalla finestra, notò la macchina ancora parcheggiata fuori, segno che non era nemmeno uscita.
Con una strana sensazione sul petto, scese le scale di corsa, solo per trovarla stravaccata sul computer.
Tirando un leggero sospiro di sollievo, le si avvicinò, per poi scuoterla delicatamente.
Quella aprì lentamente gli occhi.
<Che ore sono?> chiese con la voce impastata dal sonno.
<Le 8:30>.
La ragazza scattò in piedi, sgranando gli occhi.
Corse in camera, preparandosi in fretta e furia.
Fu costretta a truccarsi un po' più del solito per rendere presentabile il suo viso zombico.
Ritornò in cucina per fare colazione e beccò il ragazzo con il computer.
Fulminea glielo chiuse davanti con uno scatto.
<Che fai con il mio computer?>.
<Il Tuo computer?> chiese di rimando Dean con un sopracciglio alzato <Questo è in comune> disse, per poi mettere le mani sui fianchi <E come mai ti sei addormentata qui? Quanto hai dormito? E che cosa hai fatto per tutta la notte?>.
<Senti, stai tranquillo, non preoccuparti. Semplicemente non avevo sonno e mi sono messa a guardare qualche film> rispose la ragazza tra un morso e l'altro all'omelette.
Il ragazzo annuì, facendo cadere l'argomento, ma non del tutto convinto.
E aveva ragione, perché la sua ragazza gli aveva mentito.
Claire aveva preferito tenergli nascosto che, per tutta la notte, aveva fatto ricerche riguardo nuovi casi in tutta l'America.
Ne trovò alcuni abbastanza ovvi di spettri, altri di ghoul, alcuni di lupi mannari.
Ma, per quelli più intriganti e misteriosi che potevano includere più sospettati, avvisò Bobby, illustrandogli i casi e i luoghi.
E, nonostante il vecchio le avesse suggerito più volte di ritornare a cacciare, lei si era rifiutata, chiedendogli di far entrare in gioco qualche altro cacciatore nelle vicinanze.
Bobby, allora, la rassicurò, capendo che per lei era stato già difficile fare quelle ricerche.
Ed era vero.
Ad ogni articolo che trovava, l'unica cosa che la ragazza avrebbe avuto voglia di fare, era riempire il suo borsone nel bagagliaio della macchina e partire per uccidere qualche bel mostro.
Perché, anche se continuava a reprimere quel desiderio, la voglia di andare a caccia premeva dentro di lei, minacciando di sopraffarla.
Sapeva bene che questo valeva anche per il maggiore, perciò aveva evitato di riferirgli la verità.
Con qualche minuto di ritardo in più del solito, arrivò di corsa al negozio, già aperto dalla sua collega Wendy, che le lanciò uno sguardo di rimprovero.
La mattinata passò normalmente tra clienti rompipalle e i cumuli di vestiti da piegare lasciati nei camerini.
Alla fine del loro turno, Wendy le si avvicinò, invitandola al compleanno di suo figlio Lucas, che quella sera compiva gli anni.
La ragazza accettò con grande entusiasmo, ricordando i molteplici pomeriggi passati insieme.
Infatti, molte volte Wendy, quando doveva andare fuori città, affidava suo figlio alla novella coppia.
Quando la ragazza uscì dal negozio, comprò subito un regalo da portare quel pomeriggio alla festa, per poi avvertire il ragazzo dell'evento.Dopo qualche ora, i due si prepararono per il compleanno in modo abbastanza informale.
Bussarono alla casa dei Carlton, venendo subito accolti dalla padrona di casa.
Salutando qualche invitato, si fecero strada tra i corridoi, arrivando finalmente nel cortile.
<Claire! Dean!> si sentirono richiamare da dietro e, quando si girarono, vennero assaliti dal festeggiato, che li abbracciò.
<Lucas, ma guardati! Se continui così, tra qualche anno sarai già più grande di me!> commentò Dean scompigliandogli i capelli.
<Oh si! E anche più bello!> aggiunse la ragazza, ottenendo un'occhiataccia dal ragazzo, facendo ridacchiare il piccolo Lucas.
Claire si mise sulle ginocchia, arrivando all'altezza del bambino, per poi mostrargli la busta col regalo, che quello prese eccitato.
Lo scartò, rivelando un modellino di una nave pirata.
Il suo volto si illuminò e, felice come una pasqua, si mise a saltare, per poi stringere forte i due.
<Grazie, è fantastico! Vi voglio bene!> esclamò, facendo sciogliere la coppia, che ricambiò l'abbraccio.
La festa proseguì tranquillamente: Lucas aprì gli altri regali, tutti mangiarono la torta e i bambini si cimentarono nella nobile arte della pinata, non lasciando a terra nemmeno una singola caramella.
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-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...