Passarono ore e, nel frattempo che aspettavamo in camera, ci mettemmo a intagliare i paletti per uccidere il Trickster.
-Stazione, ho un possibile codice 187 qui al vecchio cartificio sulla Statale 6- esclamò un agente dalla radiolina che avevamo sintonizzato sul canale della polizia.
-Di che cosa si tratta?- gli chiese un altro.
-Onestamente non saprei nemmeno descrivere quello che vedo. Manda qualcuno- rispose il primo tra confusione e paura.
<Fin troppo strano. Potrebbe essere il nostro amico?> chiese Sam.
<Andiamo a scoprirlo>.
Arrivammo dopo poco al vecchio cartificio abbandonato.
Intorno c'era un gran silenzio.
Nessun poliziotto o pattuglie in vista.
Troppo strano.
Ci armammo di paletti di legno imbevuti di sangue d'agnello.
Aprimmo la porta di scatto, entrando l'edificio.
Ci ritrovammo in una sala, che somigliava ad una hall di un ospedale.
Ma che diavolo succede?
<Ma che diavolo abbiamo addosso?!> esclamò il maggiore.
Eravamo vestiti con un camicie lungo bianco, come quelli dei dottori.
<Dottori> ci salutarono due donne passandoci davanti.
Dottori? Noi?!
Aprimmo la porta da dove eravamo entrati, trovando solo uno sgabuzzino dove due stavano amoreggiando appassionatamente.
Una donna si avvicinò a noi, per poi tirare un forte schiaffo a Sam, che rimase allibito.
<Sei bravo> disse lei.
<Cosa?>.
<Dico sul serio. Sei un medico brillante. E un codardo! Sei un brillante codardo!> esclamò lei.
<Di che stai parlando?->.
Un altro schiaffo sulla guancia lo interruppe.
<Non fare finta di non capire!> rispose quella, per poi andarsene.
<Non posso crederci> disse in un sussurro il maggiore <Quella è la dottoressa Piccolo, Ellen Piccolo!>.
<Chi?>.
<La sexy e sincera dottoressa del Seattle Mercy Hospital!> rispose quello con ancora la bocca spalancata.
<Dean, ma di che diavolo stai parlando?> gli chiedemmo.
<I camici da medico. Le infermiere sexy. "Dico sul serio!". Corrisponde tutto!> rispose quello.
<Ma cosa corrisponde?>.
<Siamo in Dottor Sexy, M.D!> esclamò ancora.
<Ma come diavolo è successo?>.
<Il Trickster ci ha incastrati in Tv-landia?> ipotizzò il minore.
<Si, ma se fossimo a Tv-landia ci sarebbero gli attori, le luci, lo staff al completo. Qui è tutto così reale!> ribatté Dean.
Un'altra dottoressa ci passò di fianco e quello si girò sorridendo.
<Quella era la dottoressa Wang, un chirurgo sexy e molto arrogante> spiegò, per poi indicare un uomo in vestaglia <Quello è Johnny Drake, un fantasma, una proiezione mentale-> si interruppe quando una donna si avvicinò all'uomo <Di lei, la sexy ma nevrotica dottoressa che gli sta vicino>.
<Quindi in questo telefilm ci sono i fantasmi? Perché?> gli chiese il fratello.
<Non lo so, ma è avvincente>.
<Menomale che non eri un fan> commentai.
<Non lo so, per niente> controbatté lui, per poi darci le spalle e bloccarsi.
Spalancò la bocca e rimase completamente rapito.
<Non è possibile> sussurrò <È proprio lui!> esclamò.
<Chi?>.
Lui indicò un uomo che veniva verso di noi.
<Il protagonista, Dottor Sexy!>.
Quello si avvicinò, ponendosi davanti a noi.
<Dottore> salutò il maggiore.
<Dottore> rispose quello abbassando il capo con un sorrisino da deficiente.
<Sembri una dodicenne ad un concerto di Justin Bieber> gli sussurrai all'orecchio, ricevendo un'occhiataccia.
<Dottore> salutò ancora l'uomo il minore che, dopo una gomitata da parte del fratello, rispose al saluto.
<Dottoressa> l'uomo salutò infine me con uno strano tono ammiccante.
<Dottore>.
Lui mi riservò un sorrisino beffardo, per poi girarsi verso il maggiore e tornare serio.
<Mi aspetto da te una ragione plausibile per non aver eseguito quel trapianto facciale sperimentale sulla signora Beale> gli disse con un tono che non ammetteva repliche.
<Una ragione? Certo> rispose il ragazzo, abbassando nuovamente lo sguardo.
Con uno scatto Dean sbatté al muro il dottore.
<Dean, che stai facendo?>.
<Tu non sei il dottor Sexy!> esclamò quello <Una delle caratteristiche fondamentali che rende il dottor Sexy, sexy è il fatto che indossa stivali da cowboy, e non scarpe da tennis!>.
<Certo, non sei proprio un fan> commentammo noi da dietro.
Tutto intorno a noi si fermò.
Il dottor Sexy sorrise, per poi trasformarsi nel Trickster.
<State davvero migliorando, ragazzi!> si complimentò.
<Tiraci fuori di qui> gli ordinò Dean.
<Altrimenti?> rispose l'altro, liberandosi dalla presa del maggiore <Non vedo i vostri paletti di frassino>.
<Eri tu alla radio della polizia. Un bel trucco>.
<Hello, sono un Trickster!> commentò ironico quello <Andiamo, ho saputo che voi eravate in città e non ho potuto resistere!>.
<Come usciamo da qui?>.
<Questa è una domanda da 64 dollari->.
<Sta a sentire, dobbiamo parlare con te> lo interruppi incrociando le braccia al petto.
<Dimmi tutto, tesoro> rispose ammiccando lui, facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Ci serve il tuo aiuto>.
<Lasciatemi indovinare. Voi tre state per distruggere il mondo e volete che io vi aiuti a risolvere questo casino>.
<Per favore, dacci solo cinque minuti> lo pregò Sam.
<Certo, sopravvivete alle prossime 24 ore e vi ascolterò> rispose il Trickster.
<Sopravvivere a cosa?>.
<Al gioco ovviamente!>.
<Quale gioco?> gli chiesi.
<Beh, ci siete dentro, tesoro>.
<E come si gioca?>.
<Lo state già giocando>.
<Quali sono le regole?> chiese ancora il maggiore.
Quello, in risposta, fece un sorriso, per poi sparire.
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-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...