Arrivò presto la mezzanotte e salimmo tutti sulle macchine.
Noi entrammo in quella di Castiel, intento a prendersi delle pillole.
<Fammi vedere> gli disse il maggiore.
<Ne vuoi un po'?> chiese l'altro porgendogliele.
<Anfetamine?!> esclamai leggendo l'etichetta.
<Già. È l'antidoto perfetto all'assenzio>.
Lanciai un cenno al maggiore, che sospirò.
<Non fraintendermi, Castiel, io sono contento che tu sia meno impalato, ma che sta succedendo? Che cosa c'entrano le droghe, le orge e le stronzate tipo guru dell'amore?> gli chiese e quello si mise a ridere.
<Ragazzi, non sono più un angelo ormai. Sono diventato mortale> rispose l'ormai ex angelo <Credo che abbia a che fare con l'allontanamento degli angeli. Quando sono spariti la mia magia si è come esaurita. E ora, sono praticamente umano. E inutile. L'anno scorso mi sono rotto un piede e sono rimasto a letto per due mesi> disse, per poi tirare un sospiro <Ora sono senza poteri, senza speranza, uno sfigato. Insomma, perché non dovrei abbandonarmi alle donne e alla decadenza?! Tanto siamo alla fine! Perché non farmi un paio di canne prima che spengano le luci> continuò leggermente delirante.
Con questi discorsi molto allegri sulla fine del mondo, si fece giorno e arrivammo davanti la recinzione che segnava l'inizio della zona rossa.
<La finestra al secondo piano. Entriamo da lì> disse il capo guardando dal binocolo l'obiettivo.
<Ne sei sicuro?> gli chiese Risa.
<Non ci vedranno arrivare. Fidatevi> ribadì il maggiore, con uno sguardo fin troppo sicuro <Controllate le armi, ci muoviamo tra cinque minuti>.
<Dean> lo richiamai <Possiamo parlarti un secondo?>.
Ci spostammo dal gruppo.
<Che vuoi fare?> gli chiedemmo.
<Come?>.
<Ti conosco. Stai mentendo a queste persone e anche a noi> rispose il maggiore <Conosco tutte le tue espressione. Le vedo come nello specchio. E c'è qualcosa che non ci stai dicendo>.
<Non so di che cosa parliate>.
<Davvero? Beh, a quanto pare non siamo gli unici della squadra con delle domande. Magari possiamo sottoporre i nostri dubbi anche a loro> lo minacciai facendo per andare verso gli altri, ma lui mi bloccò, prendendo per un braccio.
<Date un'occhiata in giro. Questo posto dovrebbe essere pieno zeppo di Crot. Dove sono?> illustrò lui.
<Ci hanno lasciato campo libero. Significa che è una->.
<Trappola, esatto> concluse il capo.
<Beh, allora non possiamo usare l'entrata principale> riflettei e quello sorrise.
<Oh, non lo faremo. Lo faranno loro> disse quello <Loro sono l'esca. Noi entreremo dal retro>.
<Vuoi dire che darai i tuoi amici in pasto a quei tritacarne?! Anche Castiel?!> esclamò stupefatto il ragazzo.
<Vuoi usare la loro morte come diversivo?! Tu hai qualcosa che non va, Dean> aggiunsi e quello mi lanciò un'occhiataccia.
<Prendi decisioni che io non prenderei mai. Non sacrificherei mai i miei amici!> esclamò il maggiore.
<Hai ragione. Tu non lo faresti. È una delle ragione per cui ci troviamo in questo casino> concordò l'altro con una faccia fin troppo seria.
<Queste persone contano su di te, si fidano di te!->.
<Contano su di me perché io uccida il Diavolo e salvi il mondo ed è esattamente quello che farò!> esclamò Dean alzando la voce.
<No, non lo farai, perché noi non te lo permetteremo> si oppose il maggiore.
<Oh, davvero?> chiese l'altro e, prima che potesse rispondere, colpì il suo sosia con una botta dritta in faccia.
Quello cadde per terra, svenuto per il colpo brutale.
<Ma che diavolo di problemi hai?!> esclamai.
Dean mi prese per il braccio, tirandomi nonostante io mi dimenassi.
<Vuoi stare ferma, per la miseria!> esclamò lui irritato, ma io continuai a cercare di divincolarmi dalla sua presa.
Quello mi spinse, bloccandomi ad un albero.
<Stai ferma!>.
<No, mai! Qual è il tuo piano?>.
<Uccidere il Diavolo, salvare il mondo e finire i miei giorni con te> rispose lui, lasciandomi confusa.
<Con me? Lo sai che Zaccaria ci ripoterà indietro>.
<Glielo impedirò. Tu starai con me>.
<Beh, io non voglio->.
<Non mi interessa!> mi interruppe lui, spingendo il fucile sul mio collo, strozzandomi.
Mi aggrappai alla sua giacca, cercai di graffiarlo, ma lui non perse la presa.
<Mi dispiace, Claire, ma io ho bisogno di te> disse infine, aumentando la pressione sulla mia gola.
Davanti mi comparvero tanti pallini bianchi e neri e presto svenni.
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-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...