Uscimmo fuori dal nascondiglio, dividendoci nonostante il disaccordo del maggiore.
Andai con Sam a prendere il sale in un piccolo negozio là vicino.
<Grazie per prima> disse quello ad un certo punto.
<Non devi ringraziarmi, Sam> risposi, abbassandomi per prendere il sale.
La campanella della porta suonò, segno che qualcuno era entrato.
Ci sporgemmo dal bancone, notando due demoni.
Ci accovacciammo, cercando di fare silenzio.
Feci un cenno al ragazzo indicando col capo uno specchio, da cui si vedevano i due bastardi venire verso di noi.
Uno ci arrivò davanti, dandoci le spalle per prendere una bibita.
Il ragazzo tirò fuori la pistola e il mostro si girò di scatto, partendo all'attacco.
Dall'altro lato comparve anche il suo amico, che attaccò il minore spingendolo verso lo scaffale.
Schivai un pugno del demone, ridandoglielo indietro.
Nel mentre che era stordito, lo gettai per terra, mettendomi a cavalcioni su di lui.
<Sam!> richiamai il ragazzo per passarmi la lama demoniaca, ma l'altro demone l'aveva messo alle strette.
Il bastardo, approfittando del mio momento di distrazione, mi prese la testa, sbattendola contro lo scaffale, liberandosi.
Quello prese a tempestarmi di pugni.
Allungai il braccio, riuscendo a prendere una lattina di fagioli e a colpirlo in faccia, allontanandolo.
Mi alzai e, con uno scatto, presi la lama demoniaca dalla tasca del ragazzo, colpendo al petto il demone.
Poi tirai un calcio all'altro, passando il coltello a Sam, che glielo conficcò in gola.
Prendemmo un bel respiro.
Mi tastai la fronte, da cui stava uscendo un piccolo rivolo di sangue.
Perfetto.
<Tu stai bene, Sam?> gli chiesi girandomi verso di lui.
Il ragazzo fissava la lama insanguinata con uno sguardo strano.
<Sam> lo richiamai e quello distolse gli occhi dal sangue.
Ci ricongiungemmo con Dean che aveva recuperato le armi e poi ritornammo al rifugio.
Insegnammo alle varie persone come caricare e sparare.
Sam si allontanò, sedendosi con sguardo perso.
Ci avvicinammo a lui.
<Che c'è che non va?> gli chiese il fratello.
<Nel negozio, i demoni si stavano impossessando di alcuni adolescenti. Ho dovuto tagliare la gola a dei ragazzini> rispose quello.
<Sam, sei stato costretto. Non avresti potuto fare nulla per loro> provai a tirarlo su.
<Lo so. È solo che vorrei poter salvare le persone come facevo un tempo>.
<Quando ti eccitavi con il sangue dei demoni?> chiese il maggiore, ricevendo una mia gomitata.
Ellen ci si avvicinò.
<Torno subito> ci avvisò.
<Dove stai andando?>.
<Non posso stare qui seduta. Mia figlia è ancora là fuori. Se non sarò qui tra mezz'ora, portate via tutti> rispose quella, facendo per andarsene, ma Sam la fermò.
<Vengo con te> le disse e il fratello lo prese un attimo da parte.
<Ma che sta succedendo tra Sam e Dean? Si vede che qualcosa tra di loro è cambiata> mi chiese Ellen ed io sospirai.
<In quest'ultimo periodo hanno opinioni diverse su tutto> risposi.
<E tu cerchi di tenerli insieme> intuì la donna ed io annuii.
<Beh, qualcuno deve pur farlo. Altrimenti->.
Un rumore mi interruppe, facendoci girare.
Vidi Sam spingere il fratello, con uno sguardo piuttosto infastidito.
Dean lo guardò serio, non muovendosi.
<Altrimenti succede quello> conclusi la frase, per poi andare verso i due.
<Ma la volete piantare?! Vi sembra il momento di litigare?!> li ripresi <Queste persone sono già terrorizzate e confuse dalla situazione. Non hanno bisogno dei vostri problemi familiari. Perciò, reprimete come sempre i vostri sentimenti e datevi una diavolo di calmata!>.
Il minore rientrò ed io rimasi a guardare il maggiore.
<Smettila di guardarmi così!> esclamò quello dopo poco, rientrando anche lui.
Presi un sospiro, seguendolo.
Dopo minuti interminabili passati a camminare avanti e indietro per la stanza, qualcuno bussò alla porta.
Dean andò ad aprire e la figura di Ellen entrò, da sola.
<Dov'è Sam?> le chiesi confusa.
Quella scosse la testa, sedendosi.
<Lo hanno preso? I demoni l'hanno preso?> le chiese una donna e quella annuì.
<I demoni potrebbero entrare qui?> ci chiese preoccupato uno, ma noi negammo.
Dean prese subito un fucile, andando verso la porta, per poi fermarsi sull'uscio.
Lo guardai, sperando che non facesse l'impulsivo come al solito.
Dopo poco si rigirò, chiedendo ad Ellen di raccontarci tutto per poter fare un piano decente.
La donna ci disse di aver trovato il campo base dei demoni e che Jo e Rufus erano dei loro.
Ci raccontò di come li avevano attaccati e che lei era riuscita a scappare poco prima che prendessero Sam.
<Però c'era qualcosa che non andava> aggiunse e noi la guardammo confusi <Mi ha chiamata puttana dagli occhi neri. Che razza di demoni sono? L'acqua santa e il sale non fanno effetto e poi, Jo porta un ciondolo antipossessione. È tutto fin troppo strano>.
<Ellen, sai perché Rufus è venuto qui?> le chiesi.
<Ha detto qualcosa sull'acqua. Non so altro>.
<Io credo che parlasse del fiume. Improvvisamente è inquinato> aggiunse un prete.
<Da quando?>.
<Da mercoledì scorso. I demoni hanno cominciato il giorno dopo. E, forse è un po' azzardata, ma sempre quella sera di mercoledì, c'è stata una grande stella cadente> rispose un uomo <Secondo voi tutto questo viene dallo spazio?>.
<Qui non siamo a X-Files> risposi e quello sorrise leggermente.
<Ed è un bene o un male?>.
<Probabilmente un male> risposi ridacchiando, per poi notare una targhetta di metallo al suo collo <Militare?>.
<Sissignora. Due volte a Fallujah. Sono tornato poco più di un anno fa> rispose lui <E tu?>.
<No, niente militare> risposi e lui parve stupito.
<Beh, hai grande dimestichezza con le armi>.
<Questo perché ho avuto un buon insegnante> ribattei, per poi allungare la mano <Claire>.
Lui la prese con una stretta salda.
<Luke>.
Dean fece un colpo di tosse, attirando la mia attenzione.
Aprì la bibbia che aveva preso e, non prima di avermi lanciato un'occhiata strana, lesse.
<"E dal cielo cadde una grande stella, bruciava come una torcia e cadde nel fiume. Il nome della stella era Wormwood e molti morirono">.
<Rivelazioni 8:10> disse il padre <Intendi dire che si tratta dell'Apocalisse?>.
<Certo, padre. E questi indizi che cosa annunciano?>.
<I quattro cavalieri> rispose quello.
<E chi monta il cavallo rosso?>.
<Guerra> rispose ancora il padre.
<Parcheggiata sulla Main c'era una Mustang rossa> ci informò il maggiore.
<Ma non penserà che una macchina->.
<Io farei così. Insomma, se ci pensate, è tutto logico. Se Guerra è un uomo, magari confonde le nostre menti e ci mette l'uno contro l'altro> rifletté Dean, per poi girarsi verso Ellen <Jo ti ha chiamata puttana dagli occhi neri. Pensano che siamo demoni, noi pensiamo che loro lo siano. E se non ce ne fossero e ci stiamo uccidendo tra noi?!>.
<Che cosa? Quindi è l'Apocalisse?> chiese spaventato il padre e quello annuì.
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-Heroes don't wear capes 2-
FanfictionSeconda parte Sequel di -Heroes don't wear capes- Dean Winchester ritorna in vita e nessuno sa come. Si viene a scoprire l'esistenza degli angeli e del Diavolo che è rinchiuso in una gabbia nei meandri dell'inferno, ma ancora per poco. La venuta di...