SETH

Dannazione, che tempo pessimo.

Però... in fondo, posso nascondermi meglio, sotto la pioggia. Tra ombrello aperto e cappuccio, le cicatrici saranno come invisibili.

Tenendo il volto basso, poi... ah, cavolo!

«Scusa.»

Che voce giovane, sarà un ragazzo?

Se non rispondono, non si accorgerà di me. Forse. Modalità fantasma.

Stringo le labbra, sistemo il ciuffo di capelli sulla guancia. Sbuffo.

Avrei dovuto chiedere un passaggio a Nereo, dannazione. La scuola di Alexi è qui, a due passi... ma perché non l'ho fatto?

Mi sono infilata in un autobus pieno di persone, brava Seth, sei un genio!

Accidenti, si sta accumulando sempre più gente. In effetti è un orario gettonato per andarsene a spasso... guarda quante ragazze.

Belle ragazze, mica come me.

Sono solari, sono curate... possono mostrare il viso alla luce del giorno.

Io, invece...

No, non devo fare paragoni, tanto non risolvo niente.

«Oh, era ora!»

Mi volto d'istinto, vedo l'autobus sbucare dall'angolo dell'isolato. Qualcuno mi urta, il cappuccio si solleva, lo riprendo al volo.

Oh, no... speriamo non mi abbia vista nessuno. Devo stare a testa bassa, non devo rischiare che qualcuno mi veda la faccia.

Non imparerò mai.

...magari, se mi concentrassi più sui miei vestiti... ecco, la gonna nera ha una piega di troppo. Accarezzo il tulle, mi fisso sugli anfibi.

Adoro le mie New rock. La zeppa mi fa sembrare più alta, anche se con un metro e cinquanta, resti bassina sempre e comunque.

Sorrido appena. Il guanto in pizzo nero si sposa a meraviglia con l'ombrello. Jean sarà molto contento della mia scelta!

Con la mano libera, mi tasto il fianco. Sotto la stoffa della sacca nera a tracolla, sento la sagoma del tablet. Mi sento già più tranquilla.

Morirei, se lo perdessi. Le ricerche sul mio passato sono tutte lì.

Come puzza l'aria... lo scarico di questi mezzi è deleterio.

Il bus si ferma, le porte si aprono e io salgo subito, per evitare di rimanere in piedi.

Chi è seduto potrebbe scrutarmi in volto, non voglio.

Non deve accadere.

Se resto seduta, invece, basta mantenere il viso basso e chiunque vedrà solo un bozzolo di abiti scuri.

Ed è ciò che voglio. Sparire.

Modalità goth introversa.

Il mezzo si avvia, percorre la strada, inizia a dondolare per effetto delle buche sull'asfalto. Le ripareranno mai? La provincia di Roma sud ormai è un colabrodo.

Bah, tanto le ruote ce le rimettiamo noi...

Oh, diamine, che razza di buca!

Il tessuto mi scopre il viso, si accascia sulle spalle, lo prendo e lo tiro di colpo sulla testa. Non devono vedermi, nessuno deve farlo, spero che non mi abbiano vis...

...

...oh, no.

No, no, no!

Tre ragazze mi stanno fissando.

E sono... bellissime. Hanno dei volti ben truccati, possono sfoggiare le loro sembianze senza problemi, sulle loro facce c'è la solita espressione che ha la gente sconosciuta quando vede le mie cicatrici.

Sì, avrei dovuto proprio chiedere uno strappo a Nereo. Solo lui e gli altri mi trattano come una persona normale. Modalità vittima, a tutta birra.

Mi sembra di sentire nella testa le parole di quelle tipe lì davanti, la loro pietà mi striscia sulla schiena, strozza il collo, penetra nella nuca.

Oppure... staranno ridendo di me? Non ho il coraggio di guardarle, non voglio saperlo.

Oh, no... non devo piangere. Non devo, mi si scioglierà il trucco e sarà peggio!

Deglutisco. Non vedo l'ora di scendere da questo coso infernale.

 Non vedo l'ora di scendere da questo coso infernale

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