JEAN
Busso, apro la porta che cigola sui cardini. Cass si volta, mi guarda.
Le sue iridi sono vuote come barattoli di vetro, mi lascia interdetto il buio nella stanza nonostante sia solo ora di pranzo.
«Posso entrare?» chiedo.
Mi sorride appena, solo con la bocca, «Questa è casa tua.»
«Non voglio disturbarti», ribatto. Mi avvicino, mi siedo sul letto con lei.
Tocca a me dirglielo, solo io posso parlarle di queste cose, so quali punti toccare, come fare... gli altri non ci proverebbero nemmeno.E comunque, non glielo lascerei fare.
Devo usare la massima delicatezza. Quel discorso rende il nostro legame unico, profondo.
Affondo un dito nel lenzuolo, che è accartocciato sul materasso.
«Senti», inizio, «volevo ringraziarti. Ashley è tornata.»
«Era questione di tempo», Cass non sembra stupita.
Ma è fredda, molto. Forse sarebbe più semplice non girarci attorno.
Toccare quel tasto m'intimorisce, ma non posso fare altrimenti.
Inspiro, «Ieri sera Alice ci ha chiamati. Ci ha mostrato dei video registrati in saletta.»
Lei non si sposta di un millimetro, «Avete fatto qualche ripresa coi cellulari?»
Scuoto la testa. «Prima che Leon se ne andasse, hanno montato delle telecamere di sicurezza.»
Attendo un momento. Mi sporgo per valutare l'espressione sul viso di Cass, che però non muta. Una statua di cera.
«Ce ne ha mostrata una sola, ma dice che ce ne sono delle altre.»
«E... cosa... cos'avete visto?»
Ecco, ci siamo. Potrei tenerle la mano, ma non ho idea di come potrebbe reagire.
«Eros. E te.»
Stavolta Cass contrae una mano. Stavolta è turbata.
Attendo una risposta che sembra non voler arrivare. Il capo si sporge in avanti, scruto il volto della mia amica.
L'espressione non è cambiata, ma le guance sono solcate dalle lacrime. La sottile scia umida non lascia spazio a ulteriori interpretazioni.
Le tocco una mano, lei non reagisce. Non posso lasciarla sola ad affrontare tutto.
Mi avvicino, la cingo tra le braccia. Le mani le accarezzano la testa, «Mi dispiace tanto, Cass.»
La sento rilassarsi sul mio petto, «Non è colpa tua.»
«Forse sì. Eravamo tutti troppo concentrati su di noi.»
«Jean, io... non me ne sono nemmeno accorta. Ho guardato tutto da fuori. Non sono riuscita a muovermi, era come se stessi vedendo un film. Capisci?»
Che cos'ha detto? Si è... dissociata?
«Per fortuna ci sono quei filmini, almeno puoi fargli causa.»
Il suo sguardo, però, rifugge il mio. Ho un brutto presentimento.
«Cass...?»
«Non lo denuncerò», dice in un soffio, «non voglio tornare in quel circolo. La giustizia è lenta, e poi... quanto si farebbe, cinque anni? Mi farebbe più male dell'atto in sé. Capisci?»
Capisco benissimo. Anche i miei stupratori sono ancora liberi, da qualche parte, in Francia. Purtroppo.
«Sì, comprendo. Però... così potrà rifarlo.»
E ho ragione, nessun dubbio. Eros ha dimostrato di essere una bestia della peggior specie e non riesco a mandare giù di buon grado l'idea che la passi liscia.
Le labbra di Cass si socchiudono, «Potete mandare in giro quel video, così tutti sapranno che schifo d'uomo è, a livello globale.»
Sgrano gli occhi, «Sei matta? Ti si vede, in quei video. E bene.»
«E 'sti cazzi. Jean, ho perso Leon, ho perso tutto. Me ne sbatto di quello che mi ha fatto Eros, vivo per inerzia. Solo tu puoi capirmi.»
Ha ragione.
Il dolore per la perdita di Ashley mi aveva riportato indietro, ai vecchi meccanismi della mia personalità istrionica, tanto che sono finito a fare sesso anche con lei.
«Adesso è importante che la gente sappia che tipo di mostro è quello lì. Mi denunciasse per violazione della privacy, non me ne frega un cazzo.»
«Gli rompiamo il culo, se ci prova.»
Lei mi guarda, ora è lei a sgranare gli occhi.
«Se parli come me, allora sei proprio incazzato», osserva.
«Oh, non sai quanto.» Mi alzo, «Tra una mezz'ora si mangia. Ashley sta facendo la sua pasta al forno.»
«L'hai fatta uscire?»
Mi accosto alla porta, la guardo e le rivolgo un sorriso, «Te l'ho detto che è tornata.»
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Creep
RomanceCassandra ha ventitré anni, suona le tastiere in una band, è innamorata di Leon, chitarrista principale, e nasconde un terribile segreto. E non sa che lui ha una doppia vita. Nessuno di loro lo sa, nemmeno Seth, diciottenne bassista del gruppo, il...