CASS

Ci sono diversi contenuti su Leon che trovo navigando per Instagram. Vedo foto di lui sorridente, mentre suona, con noi alle prove...

La gente si fa un sacco di domande. E anche io.

Ha rotto con Cass?

Ha litigato con qualcuno del gruppo?

Forse è solo sparito, come tante persone scomparse nel nulla?

Oppure, è in pericolo?

Ovviamente la maggioranza dà la colpa a me, pensa sia stata io a fare qualsiasi cosa a suoi danni e mi stanno scrivendo le peggio puttanate. Insulti, accuse, tutte le classiche stronzate che fanno i coglioni del web, quelli che non hanno un cazzo da fare nella vita.

Non sanno niente di me e Leon, niente, eppure si sentono in diritto di sparare merda solo perché hanno sentito due canzoni e visto qualche storia su Instagram.

Ma gli altri hanno ragione. Bisognerà dare una spiegazione, prima o poi, senza dubbio.

...ho voglia di vederlo. Sfioro lo schermo del telefono, digito il suo nome.

Aspetta.

Non è possibile.

Riprovo, faccio la ricerca, ma... il suo profilo, dov'è?

Perché non lo trovo?

Forse mi ha bloccata.

Apro la chat del gruppo su Whatsapp, Leon ne è uscito dieci giorni fa senza manco salutarci.

Faccio un audio, «Ragazzi, potreste... vedere un attimo il profilo di Leon? Non mi compare più, ho paura che mi abbia bloccata... grazie.»

...quanto tempo è passato? Cazzo, solo un minuto! Sembra una vita...

Mi mordo le unghie, attorciglio i capelli attorno all'indice, dondolo con la schiena, e il telefono vibra.

Nereo ha risposto.

Poi c'è Seth, «Cass... temo che Leon abbia chiuso il profilo.»

...no, non è vero. Non può essere.

Torno a controllare, cerco anche gli altri account. Non esistono più, da nessuna parte, neanche su Google. L'ha fatto davvero...

La porta si spalanca, c'è Ashley. Piange tristezza, lei.

«Non è possibile...» mormora.

Non so cosa dire.

Non riesco a dire.

Il dolore è tanto, troppo, mi sommerge. Che cazzo... succede? Perché?

Mi piego su me stessa, mi abbraccio da sola. Piango, singhiozzo, non riesco a respirare bene, mi formicola la bocca.

«Perché... perché mi fa questo?» mugolo, «Lo sa come sto, sa che mi sta uccidendo così!»

Ashley mi abbraccia, mi tiene stretta, mi bacia la testa, la copre con una mano. Lascia che pianga a dirotto qualche istante, poi parla.

«Mi dispiace davvero... davvero.»

«Ogni volta... ogni volta succede qualcosa, io... non ne posso più, Ash! Se solo mi aveste lasciata morire...»

«Non dirlo neanche per scherzo.»

«Parli facile, te, che hai Jean! Io non ho più niente, niente!»

«Non sei sola, Cass», mi guarda negli occhi, «Noi siamo tutti con te! Stiamo soffrendo tutti insieme, Leon è uno di noi, della famiglia. È una perdita enorme e io... sono... incazzata nera. Vorrei averlo tra le mani, dargli tanti di quei pugni che... non hai idea, credimi.»

Osservo la mia amica, i suoi lineamenti. Sono cambiati, tesi, duri, sembrano tenuti insieme col cemento armato. Ashley, che ha sempre avuto l'espressione fredda, sorrisi mesti e poca autostima, adesso sembra che voglia rompere il culo al mondo.

Non è mai stata una tipa violenta, quella ero io. Eppure le credo, quando dice che vorrebbe picchiarlo.

Una volta sarei riuscita a mascherare i miei sentimenti, ma Leon ha strappato via quel velo che avevo tirato su, tra me e il mondo esterno. Non riesco a ricucirlo.

Chissà quanto stanno soffrendo, anche gli altri.

Chissà quanto stanno soffrendo, anche gli altri

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