Cassandra ha ventitré anni, suona le tastiere in una band, è innamorata di Leon, chitarrista principale, e nasconde un terribile segreto.
E non sa che lui ha una doppia vita.
Nessuno di loro lo sa, nemmeno Seth, diciottenne bassista del gruppo, il...
Leon salta gli ultimi tre gradini, a costo di farsi male. Idiota!
«Cristo, non siamo mai andati così bene!» Si gira verso di noi, è davvero contento di com'è andata la serata.
Grazie al cazzo, non ha steccato manco mezza volta! E ha pure improvvisato.
Nero lo guarda con un sorrisetto strano, «Secondo me hai bevuto roba alterata, siamo andati come al solito.»
«Parla per te, Nero. Lui s'è fatto il suo Paganini e adesso può anche morire felice», Ashley gli dà di gomito
«Cazzo, sì!»
Stasera Leon sembra davvero fatto di qualcosa.
Era davvero splendido, mentre suonava. Se mi torna in mente la sua postura, i suoi movimenti... com'è che dicono, quelle normali?
Ah, sì, mi sciolgo.
Oh, cazzo, mi ha appena guardata! Che figuraccia, lo stavo fissando come una maniaca.
Mi fa un cenno di vittoria con le dita, sento il senso di colpa strisciarmi dal basso fino alla gola. Mi ha fatto il tappo, non riesco a mandare giù manco la saliva.
Jean mi piomba addosso tipo valanga, e mi spegne una mezza crisi di panico. Meno male!
«Ho parlato con Ashley», dice, «stanotte in camera con te ci sto io, lei dorme con Leon.»
«Prego?» Leon si gira, sembra sconvolto. Ashley se lo porta via, alludendo a delle partiture da vedere insieme.
«E perché?» Chiedo a Jean. Non mi piace l'idea di avere un maschio nel letto.
Oh Dio, in realtà Jean è l'unico che potrei tollerare...
«Dobbiamo parlare, noi due. Domani si torna a Roma ed è l'ultima data del tour, non avremo più occasioni.»
«Jean... siamo sempre accampati a casa tua o in sala prove, cazzo dici?»
«Cicci, devi fidarti di me.» Mi tocca la punta del naso con l'indice. Ma che cazzo fa, mica sono una ragazzina!
Lo guardo. So che questo qui è tenace, e se si mette in testa una cosa, è la fine. Che palle.
Sono costretta ad arrendermi, «E va bene. Tanto quando ti metti in testa una cosa...»
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«Si può sapere cosa vuoi?»
Jean se ne sta sul mio letto, tutto abbracciato al cuscino. Guarda per aria, non mi caga proprio! Sospira, manco avesse il peso del mondo sulle spalle, i suoi capelli lucidissimi sono sparsi sul piumino.
Guarda te questo se deve farmi rosicare con la sua chioma alla Pantene!
...magari potrei farmi crescere i capelli anche io, invece di rosicare a buffo.
