ASHLEY
Tutto buio. Non mi stupisce.
La porta spalancata sembra la bocca dell'inferno, ma non ne ho paura.
Dell'inferno, intendo. Ho deciso di tornare a casa, non ho voglia di avere a che fare con Jean, non gliel'ho nemmeno detto.
La prenderà malissimo. Non importa.
Ho sete. Bevo dalla bottiglia, il sapore acidulo della birra m'inonda la bocca, le bollicine mi pizzicano l'esofago. Fa schifo, questa roba, è proprio di basso livello.
Ma non importa, mi aiuta a non pensare.
A Leon, alla band, al futuro, a cosa devo fare.
Il borsone tocca terra con un tonfo, cerco a tastoni la luce, premo l'interruttore. Le forme e i colori del mio appartamento si rivelano, c'è un bigliettino vicino alla porta.
Chi se ne frega.
Vado in camera, le lenzuola sono state cambiate. Sorrido.
Emerson è davvero una brava ragazza.
Scalcio via gli anfibi, mi siedo, non mollo la bottiglia nemmeno a pagarmi oro.
Poso gli occhi sulla chitarra acustica, chiusa nella custodia nera. Sospiro. Non ce la faccio.
Mi alzo, vado a sciacquarmi il viso con dell'acqua ghiacciata. Magari mi aiuta.
E invece no. Sono ancora messa così, un buco nero nel mio petto che mi trascina con sé, non so dove, non so quando. Non so che fine farò.
Non importa.
Mi tiro indietro i capelli sciolti. Sono tanti, lunghi, toccano il lavello.
A Jean piacciono tanto. Sì, a lui sì.
Mi lecco le labbra, sanno di birra. Apro il cassetto e tiro fuori le forbici, armi simpatiche per uccidermi.
Deve cambiare. Qualcosa deve cambiare.
Acciuffo i capelli in una mano, chiudo le lame su di loro, ma sono troppi per essere tagliati via tutti insieme. Affondo più volte, sempre più corti, dalla curva lombare all'osso del collo in due minuti.
Li butto a terra, mi guardo allo specchio. I miei occhi sono freddi, vuoti, i capelli ridotti a una zazzera disordinata che sfiora appena il mento. Accorcio ancora quelli davanti, quasi me li strappo dal cranio.
Piacciono a Jean, voglio toglierli di mezzo più che posso. Se solo avessi una macchinetta per la barba...
Passo entrambe le mani tra i ciuffi sopravvissuti alla furia. Sono ancora troppi, Sono ancora troppo femmina per accettarmi.
Sospiro. Sarò mai soddisfatta di me?
Mi attacco alla bottiglia di birra, esco dal bagno, so cosa fare, dove infilarmi ad annegare tutti i pensieri. Infilo gli anfibi, il portafogli in tasca ed esco di casa, nella notte.
STAI LEGGENDO
Creep
RomanceCassandra ha ventitré anni, suona le tastiere in una band, è innamorata di Leon, chitarrista principale, e nasconde un terribile segreto. E non sa che lui ha una doppia vita. Nessuno di loro lo sa, nemmeno Seth, diciottenne bassista del gruppo, il...