JEAN

«No, no, no, cazzo, Cass!»

Sposto appena gli occhi. Lei si gira lenta verso Eros, come se la cosa non la toccasse, «Cosa non va bene, stavolta

«Tutto, sei fuori tempo! Sai almeno contare?»

«Non esagerare», lo riprendo. Adesso inizia a stancarmi.

Lui sospira, si gratta la nuca, «Allora, o facciamo le cose per bene, o io me ne vado.»

Oh, questa è una bella notizia. Magari se ne andasse, un problema di meno!

Però... come faremmo senza mezza chitarra?

La mancanza di Ashley è un disastro non solo per me, ma per tutta la band. Non resteremo a galla ancora per molto, senza di lei.

Se stasera saremo ancora uniti, sarà un miracolo.

«Senti, sfilati la scopa dal culo se vuoi rimanere qui, chiaro?»

Cass... cos'è che ha detto? L'ha detto davvero?

Eros inspira forte e sfila la chitarra di dosso, «Facciamo così, quando ti sei data una calmata facci uno squillo, così combiniamo qualcosa di serio.»

Lo fisso. Sistema lo strumento come se non stesse facendo nulla di male, chiude la custodia ed esce.

Io sono di sale. Non è possibile, devo... aver capito male.

«E anche oggi, nulla di fatto.» Nereo si alza, va verso Alexi che dorme sul divano.

«Mi dispiace ragazzi, io quello proprio non lo tollero.» Cass sembra davvero contrita.

Seth scuote il capo, «Fa nulla. Andiamo a dormire.»

Abbasso la testa, loro continuano a smontare in silenzio, ognuno preso dai suoi pensieri.

Non mi piace. Ho già visto in passato questo tipo di dinamica, ma ora è... diverso.

Vorrei tanto che non fosse vero, magari mi sbaglio. Spero tanto di sbagliarmi, perché quello lì... sta scimmiottando Leon.

Accendo le luci del salone, appena rientriamo

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Accendo le luci del salone, appena rientriamo. Salgo le scale verso le nostre stanze, vorrei dirlo a Cass, avvertirla, ma... mi crederebbe?

«Dormiamo insieme?» domando.

Lei mi guarda, iridi scure, due pozzi senza fondo. Annuisce.

Ci dividiamo. La mia stanza, come sempre, è rassicurante nei suoi arredi in stile. Il legno pesante mi piace, scalda l'ambiente ed è elegante.

Mi libero degli abiti, sono ancora in dubbio sulla mia impressione. Indosso due stracci per dormire, mi strucco nel bagno e sento la porta aprirsi, Cass entra.

Esco, i nostri occhi s'incontrano, le bocche sorridono appena. I guanciali mi accolgono, braccia materne che non conoscerò mai. La mia anima trema, avrei bisogno di conforto, qualche conferma, ma... devo parlare con Cass, devo metterla in guardia.

Mi giro verso di lei, forse ha capito, me lo dice con gli occhi. La maglietta che indossa è quella degli Slayer di Leon, copre appena le cosce ma Cass non mi fa effetto, sono troppo preso da Ashley.

Sembra di essere ai pigiama party con le amiche, in procinto di darsi al gossip. Ma la situazione qui è giusto un filo diversa.

Lei si lascia andare sul letto, affonda nel materasso morbido. La mano lo cattura, sembra piacerle.

«Che succede?» domanda.

Figurati.

Scuoto il capo, «Non ti sei accorta di niente, vero?»

Lei stringe le palpebre. Immagino quanto sia difficile questo momento, ma devo avvisarla.

Socchiude le labbra, «No...? A che alludi?»

«Eros. Ti maltratta.»

«Oh, beh, non me ne frega niente. Non darti pena per...»

«Non hai capito», la blocco, «Lui cerca la lite. Fa l'attaccabrighe. Come Leon all'inizio. Lo sta copiando.»

Cass rimane senza fiato per qualche secondo, le palpebre sbattono come ali di farfalla.

«No... dai. Non è possibile», la sua voce è un soffio, non ci crede.

«Lo conosco da prima di te. Non è mai stato così.»

Si gira dall'altra parte, «Jean, ti prego. Ce l'ho nella band, se mi dici così io... mi costringi a mollare tutto.»

«Vorrei mandarlo via io», rivelo, «Non amo i suoi modi.»

«Può imitarlo quanto gli pare. Io amo solo Leon.»

Sorrido, «Sì, ti capisco. Anche se... ho paura che la mia mente mi faccia qualche brutto scherzo. Come ai vecchi tempi.»

Cass ricambia il sorriso, mi accarezza una guancia, «Sei forte, Jean. Passerà questo brutto momento, per voi.»

Per noi.

C'è un mondo dietro queste due parole. Io e Ashley siamo vivi.

Leon, no.

Noi potremmo avere ancora un noi, in futuro.

Abbasso lo sguardo. Spengo la luce.

 Spengo la luce

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