EMERSON

La porta d'ingresso si chiude, mi volto di scatto. Remi compare sulla soglia, appoggia per terra una busta di carta.

«Allora? Com'è 'sto posto?» chiedo.

Rovescia la testa e si stiracchia, «Quanto cazzo è difficile trovare una casa decente in Italia!»

«Niente anche oggi? Accidenti, Remi, dobbiamo lasciare l'appartamento di Cass, non può rimanere per sempre da Jean.»

Lily e Cass ci hanno prestato casa loro, sono gentili, certo, ma Remi ha deciso che dobbiamo spostarci, che non va bene, non è carino fare i parassiti.

Io non mi sento parassita, solo che ci hanno offerto ospitalità e non la rifiuto. Funziona così, no?

Ma Cass deve rientrare, ora che il suo ragazzo è morto, e quindi mi sta bene togliere le tende. Potrebbe rompere le scatole sul nostro modo di vivere, e comunque in tre qui dentro non ci si sta. Manca almeno una stanza da letto.

«Siamo sicuri di volerla lasciare sola?» Remi mi guarda, «Voglio dire... non era lei ad avere tendenze suicide?»

«Non possiamo rimanere in casa sua senza invito.»

Le camere da letto, Remi. Sei bello quanto stupido, santo cielo.

Cala un momento di silenzio, sentiamo il rumore dei clacson per strada. Magari riusciamo a trovare una casa un po' fuori da questo casino.

Non mi manca per niente casa mia a Melbourne, divisa con quelle quattro oche della mia compagnia di ballo. Ma scommetto che Remi darebbe un rene per tornarsene nella fattoria assolata dei suoi.

«Comunque l'ho trovata, una casa.»

E lo dice così?

«Davvero?»

Annuisce con l'aria di chi ne sa tanto, «Quasi centoventi metri quadri, dicono qui. C'è una grande stanza dove possiamo allenarci, e due bagni. Comunque è grande.»

Oh, wow! Bene, ottimo, finalmente ognuno avrà i suoi spazi, era ora!

Lo guardo, ed è strano, lui non sembra così contento. Mi fissa con aria distratta... sta pensando a qualcosa, sono sicura. Magari sta pensando alla sfregiata, al fatto che in una casa così grande potrà portarsela a letto senza che io me ne accorga.

Beh, non so se ci sta pensando, ma io sì. Paparino potrebbe rimanere chiuso in camera con me per tutta una giornata, me lo farei in ogni posizione possibile...

Basta, diamoci una calmata. Tanto, prima o poi, sarà mio.

Mi prendo sempre ciò che voglio.

Mi prendo sempre ciò che voglio

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