Saaràn aveva avuto la benedizione di Ten-gri con il Taniltsuulakh Yoslol e Bortecino aveva camminato con lui davanti agli Un, ma senza il Pugnale Azzurro egli era un Capo dimezzato.
Disperava che quel folle di Muu-Gol accettasse di restituirglielo senza lottare.
Ora che lo stringeva in pugno l'avrebbe tenuto ben saldo e non l'avrebbe ceduto facilmente.
Per cui, senza quel simbolo di potere nelle sue mani, il Naaxia poteva soltanto sperare che i Monti d'Oro e la presenza della Lupa Azzurra al suo fianco, fossero deterrenti abbastanza potenti per intimorire i cavalieri della Steppa e farli desistere dal combattere.
Voleva credere con tutto se stesso che una cosa simile potesse accadere per davvero, tuttavia non ci sperava, li conosceva troppo bene.
Ciononostante, prima di lasciarsi andare alla disperazione, preferiva parlare con Frassinella, sentire quale notizie la Yaonai avrebbe portato dei vari gruppi in cui l'Orda si era spaccata e quali fossero i loro più recenti movimenti.
Come ogni mattina, ella era partita alle prime luci dell'alba per andare a rendersi conto personalmente dalla situazione delle quattro differenti schiere.
Avevano stabilito assieme il giro di ricognizione che avrebbe dovuto compiere.
Per prima cosa sarebbe andata a vedere le condizioni di Kutula, poi si sarebbe diretta verso la schiera dei fuoriusciti accampati alla fine della valle, in seguito avrebbe fatto visita a Ongiroo per indicargli la via da seguire, infine, sarebbe andata a controllare il campo di Muu-Gol.
Era quest'ultimo che la Sua Signora voleva osservare con maggiore attenzione.
Da lì avrebbero potuto arrivare i pericoli maggiori per la sicurezza di Togriluudyn e dei suoi Togril e voleva essere certa delle intenzioni di quel folle.
Ogni mattina passava la maggior parte del tempo a discorrere con i lupi che vi aveva lasciato a guardia e a controllare l'andamento della malattia tra i Clan rimasti fedeli al Khan, ma in genere faceva abbastanza in fretta. Se non ci fossero stati impedimenti particolari a trattenerla, avrebbe dovuto già essere di ritorno.
Di norma ritornava prima che la rugiada evaporasse del tutto e ormai si era già ben oltre a quel punto del mattino.
Come Yaonai, ella non amava restare alla luce del giorno e in quella giornata di cielo terso, il sole era particolarmente forte e pungente.
Per tardare in questo modo, qualcosa doveva averla trattenuta e temeva che le fosse successo qualcosa di grave.
Ormai si era a metà mattinata ed egli iniziava a essere in ansia.
Credeva sarebbe tornata prima, invece tardava ad arrivare e di lei nessuno sapeva nulla.
Non gli piaceva la situazione che si stava venendo a creare e la sua l'impazienza cresceva di pari passo al tempo che restava fermo senza fare nulla.
Il gruppo di Un fuoriusciti si avvicinava sempre più a Kutula ed entro poche ore sarebbero arrivati ai piedi del sentiero, dove Helun aveva lasciato il carro Yurta giorni prima.
Saaràn avrebbe voluto muoversi anziché restare fermo ad attendere ancora, malgrado ciò, senza notizie certe, avrebbe potuto fare ben poco se non improvvisare sul momento.
Avrebbe dovuto azzardare, tuttavia questa volta preferiva non rischiare.
La situazione era troppo delicata.
Forse era meglio attendere ancora un poco.
In fondo avevano un piano, lui e Frassinella.
Quando la Sua Signora fosse ritornata, avevano stabilito che insieme si sarebbero diretti alle stalle e avrebbero scelto uno stallone Togril per lui e sarebbero scesi a valle passando dalla Dugui Naluu, la Rampa Tonda.
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OCCHIO LIMPIDO
FantasyPuò un uomo solo cambiare il destino di un'Orda intera? È quello che proverà a fare Saaràn, il Naaxia, il Cercatore di Strade, il derelitto, l'escluso, l'ultimo degli ultimi tra gli Un. Ottavo discendente di Sangun il Traditore, guidato dalla Sua Si...