33) FUGA PRECIPITOSA

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"Siamo in pericolo! Muu-Gol sta arrivando!" furono le prime parole che Frassinella strepitò verso Saaràn, quando egli la raggiunse all'interno della Casa dei Lupi.

La Yaonai era trafelata, impaurita, con un gesto secco si tolse il cappuccio dalla testa e si sfilò il pastrano che aveva usato per ripararsi dalla luce del sole. Lo gettò in terra, incurante del disordine.

Non era da lei, pensò Saaràn, non l'aveva mai vista così turbata, tuttavia, se quello che diceva era vero, poteva capire la sua agitazione.

Nella tenue penombra di quella tana da lupi, nell'apprendere che il loro nemico si stava avvicinando, anche lungo la schiena del Naaxia corse un brivido.

Per un attimo, ebbe paura.

Infine, il momento che tanto aveva temuto, era arrivato.

Lo scontro tra le due fazioni Un, ormai era inevitabile.

Ora che si era messo in movimento, Muu-Gol non si sarebbe più fermato per nessun motivo al mondo e Kutula, se non voleva soccombere ancora davanti alla sua malvagità, doveva assolutamente reagire. Sospirò.

Purtroppo quello che più lo spaventava si stava avverando e, da ora in avanti, tutto poteva accadere.

"Si è messo in marcia, dunque!" rispose tentando di mantenersi lucido almeno nella voce "Quanto dista, ancora?".

"Attraversa la Steppa come un forsennato. Al momento ha più cavalli che cavalieri e se non rallenta, domani sarà qui con i suoi uomini" gli rispose lei.

"Così presto!" esclamò lui "Non saremo pronti! Potrebbe essere una rovina!".

Il pensiero di Saaràn corse immediatamente alla schiera di Kaidu e Konghirati capitanata da Ongiroo, che si avvicinava alla valle passando più a Nord rispetto a quella del Khan.

Quei cavalieri, marciando parallela ai Monti d'Oro, ignoravano dell'arrivo di Muu-Gol.

Se i due gruppi Un fossero giunti in contatto l'uno con l'altro, sarebbe stata una catastrofe.

Di certo sarebbe avvenuta una carneficina e inoltre, nella lotta, il morbo di Gioturna si sarebbe diffuso ovunque.

"Ongiroo dove si trova adesso?" fece trafelato a Frassinella.

"Non temere, la pista che gli ho mostrato stamane per il momento è sicura. Tuttavia, prima di sera Muu-Gol gli taglierà la strada e se quello sciocco dovesse avanzare senza sapere a cosa va incontro, rischierebbe di trovarselo davanti".

"C'è tempo, allora! Bene".

Egli annuì, soddisfatto dalla notizia.

Almeno da quella parte c'era ancora un po' di tempo per riflettere.

"I fuoriusciti, invece?" domandò ancora Saaràn.

Sapeva di essere pressante con quelle domande dirette, ma se voleva decidere per il meglio aveva bisogno di risposte precise per farsi un quadro generale più esatto possibile della situazione.

"Entro un'ora arriveranno da Kutula e noi dovremo essere pronti per accoglierli" gli rispose la donna.

Egli capì.

Con un lieve dondolare della testa le fece comprendere che dunque non vi era più tempo da perdere.

Era ora di andare; le cose a cui dovevano pensare erano molte e il tempo stringeva.

Il cavallo, le bardature, avvisare Kutula, valutare cosa dire a quegli Un quando fossero arrivati fino al suo Anda...

Rapidamente Saaràn passò in rassegna le cose che rimanevano ancora da fare prima di andare incontro a quella gente.

OCCHIO LIMPIDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora