•CAPITOLO 47•

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Non osai muovermi, fin quando Harry afferrò dolcemente il mio braccio e mi condusse verso la porta. Lui non poteva far nulla contro la coordinatrice. La professoressa Jackson, insegnava da noi dal primo anno e conosceva il mio carattere; e conosceva anche quello di Emily.
Appena fuori dalla porta, guardai Harry, che mimò la parola "tranquilla" con le labbra. Teneva ancora Il mio braccio, dolcemente; mi sentivo più tranquilla.
Guardai altrove, quando vidi Emily e la professoressa Jackson venirci incontro.

"Emma?"-Chiamò Harry.

La professoressa Jackson si voltó leggermente.
"Si?"-rispose.

"Portale tu, io ritiro i compiti dei ragazzi e arrivo."-guardai giù ed Harry accarezzò il mio braccio con le dita.

"Certo."-guardai i suoi occhi con riluttanza, poco prima di camminare verso la professoressa Jackson.
Guardai Emily, intenta a strappare le pellicine delle cuticole. Feci una smorfia, quando "miss Jackson" mi prese a braccetto.

L'insegna "Presidenza" mi fece venire un dolore di stomaco assurdo; quel dolore che mi prendeva quando provavo ansia.

"Mr Turner?"-la professoressa Jackson bussò alla porta, che si aprì con violenza, quando il preside si presentò a noi.

"Buongiorno Emma."-gli occhi del preside scrutarono me, poi Emily; non lo biasimai, quando guardò più volte lei.
Emily era quello che era, ma era comunque una bella ragazza. Ma fui certa, che guardò altro, nel corpo di Emily. Avrei dovuto indossare qualcosa di più.. scollato? Beh, non di certo per Mr Turner.

"È successo qualcosa?"-continuó, poi.

"Buongiorno signor Turner. Queste due ragazze litigavano in classe, durante un compito."-il signor Turner ci fece accomodare nel suo ufficio; era tutto in stile.. western?
Mi sedetti su di una delle sedie, sussultando, quando il mio braccio toccò della peluria attaccata dietro la sedia.
Emily si accomodò accanto a me, mentre il preside girò il grande tavolo di legno e si sedette, incrociando le dita.

"Bene. Spieghi a fondo."-la sua mano indicò miss Jackson, che sospirò poco prima di parlare.

"La ragazza.."-la sua mano si posò sulla mia spalla. -"..è entrata in classe, urlando contro la signorina Patrick, per un qualche motivo personale, credo."-continuò.

Lo sguardo del preside si posò su di me, ma si spostó, insieme al mio, alla porta, non appena Harry entrò, bussando poco prima. Fui sollevata; anche solo la sua presenza, mi faceva sentire meglio; più tranquilla.

"Buongiorno signor Turner."-lo salutò Harry, che si fermò alla mia destra, accanto la professoressa Jackson.
Il preside gli sorrise, poi tornò a guardarmi.

"E come mai?"-mi chiese.

"Signor preside, mentre mi recavo al bagno, ho notato che il mio armadietto era completamente ricoperto di bianco. Avvicinandomi, ho notato che erano insulti, scritti con un cancellino, che poco prima, Emily teneva in mano."

"Non puoi affermare che sia stata io."-aggiunse Emily.

"Emily.."-la richiamò Harry.

Lei lo guardò, poi abbassò lo sguardo.

"É vero?"-chiese il preside, guardando Emily.

"No."-disse lei, incrociando le braccia al petto.
Mi voltai a guardare Harry, che indurì la sua mascella.

"Emily, dì la verità."-la incoraggio Harry. Lui sapeva che era stata lei, mi avrebbe creduta. Sapeva cosa sarebbe stata capace di fare.
Emily lo guardò, guardando poi Mr Turner.

Il professore della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora