"Perché sorridi?"-gli chiesi, sorridendo a mia volta.
"Perché sono l'artefice di questo." -toccò nuovamente il livido con le dita ed io gemetti a bassa voce. Un leggero bruciore si fece sentire, ma lui si avvicinò nuovamente a me e passò la lingua sul livido, lenendo il bruciore. Quando si allontanò, mi guardò.
"E non sarà l'ultimo che ti farò." -mi diede un bacio a stampo sulle labbra e andò via. Rimasi immobile, forse sorridendo. Quelle cose a me piacevano, infondo, se fatte da lui. Il suo sguardo mi provocò ancora una volta miliardi di brividi lungo la schiena ed era una sensazione che adoravo, che avrei voluto provare per sempre.
Salì le scale che portavano al piano superiore, incontrando mia madre che stava invece, scendendo.
Spostai immediatamente i capelli, cercando di nascondere il segno rosso sul collo.
Le sorrisi, non sicura del fatto che non avesse visto nulla.
Sembravo una stupida. Le passai accanto guardandola per tutto il tempo, sorridendole. Il suo sguardo era strano, ma strano nel senso che probabilmente, mi stava prendendo per pazza.
Il giorno dopo, sarebbe stata Domenica; puntai la sveglia per l'indomani, per la mia solita messa mattutina. Pensai che non fossi sicura di assistere alla messa ogni domenica, da quando conobbi Harry.02:26 a.m.
Dei trilli provenienti dal mio computer fecero sì che io mi svegliassi; erano arrivate delle email. Ci pensai un po',prima di alzarmi, sapendo che poi, avrei recuperato il sonno un po' difficilmente. Suonava con insistenza, quindi, avrei preferito spegnere del tutto il sistema.Un'email da Harry.
Lo sapevo."Non faccio altro che guardare le tue foto. Buonanotte piccola."
Mi morsi un labbro, inconsapevolmente, poi sorrisi.
Mai nessuno mi aveva detto le cose che mi diceva spesso lui. Mai nessuno mi aveva chiamata "piccola". Mai nessuno mi aveva apprezzata come sembrava stesse facendo lui. Mi sentivo felice. Felice con me stessa.
Mi divertiva il fatto che mi chiamasse anche per cognome, oltre che con quei nomignoli.
Decisi di rispondergli, nonostante fossero le 2:30 di notte."Non guardarle troppo, buonanotte prof!"
Andai nuovamente a letto con il sorriso, infilandomi sotto le coperte, con una vaga idea di averlo vicino, a proteggermi. Toccai il livido con la mano, gemendo quando sentì un leggero dolore. Sperai che domattina, il colore rossastro che aveva, si fosse alleviato.
STAI LEGGENDO
Il professore della porta accanto
Mystery / Thriller(FF Completa) Non avevo mai pensato prima di allora a come sarebbe stato avere una relazione con un professore. Mi sembrava una cosa impossibile... prima che arrivasse lui. La storia è mia, non è una traduzione. Qualora voleste prenderla, chiedete.